Un nuovo maxielettrodotto attraverserà la Val di Susa

Un nuovo nuadelettrodotto attraverserà la Val di Susa Altre polemiche dopo quelle per la linea da Leini a Piossasco Un nuovo nuadelettrodotto attraverserà la Val di Susa La richiesta dell'Enel alla Regione in gennaio - 60 chilometri di tracciato, fra parchi e riserve Ci risiamo con l'Enel e i suol maxielettrodotti. Non si è ancora spenta la polemica sul tracciato LeiniPiossasco, che subito ne sorge un'altra a proposito di una nuova linea destinata ad attraversare la Val di Susa per cresta e per valle fino a raggiungere la «stazione» di Piossasco. La richiesta per costruire la linea elettrica è stata fatta dall'ente alla Regione il 19 gennaio scorso: due facciate protocollo, in tutto 46 rìge dattiloscritte, data e saluti compresi per ottenere l'autorizzazione a metter su tralicci lungo un tratto di 50-60 chilometri, passando per stupendi squarci di paesaggio, lambendo riserve e parchi. In cintesi il progetto prevede l'allacciamento al chilometro 70 della statale 25, vale dire al confine del Moncenislo, con la linea francese che parte dalla stazione di Grande-Ille nel pressi di Chambery. La convenzione fra l'Enel e l'Elétriclté de France è stata firmata il 19 novembre scorso e prevede la realizzazione di un elettrodotto a 380 kv a doppia terna (sei fili). L'opera interessa almeno una decina di Comuni ma le amministrazioni locali non ne sanno nulla nonostante debbano esprimere un parere, per altro non vincolante. Cosa dice l'Enel? A domanda non risponde. Non risponde, se non in maniera vaga, l'ing. Alivertl di Torino: «C'é tempo per parlarne. Non posso aggiungere nulla a quanto e scritto nella domanda inoltrata alla Regione. Adesso siamo occupati in altre questioni». La faccenda rischia di diventare seria appena dovranno pronunciarsi gli enti preposti a dare 11 loro consenso: a cominciare dall'assessorato regionale per la pianificazione territoriale a cui spetta decidere se l'opera è compatibile o meno con 11 rispetto dovuto al paesaggio, al territorio, al patrimonio artistico e naturale. L'Enel assicura che farà le cose per bene. Scrive: «Nella scelta del tracciato abbiamo evitato sia di interessare zone che avrebbero comportato l'attraversamento di aree protette quali p l'Orrido e la stazione del leccio di Chianocco, il parco dell'Orsiera-Rocciavré, il parco naturale dei laghi di Avigliana e della palude Moreschi, quanto di avvicinarsi ad opere di particolare interesse artistico ed architettonico quale l'abbazia di Novalesa». Tutto sta a vedere sei tralicci di settanta metri d'altezza feriscono o no il paesaggio e se le distanze dalle aree protette o dall'Abbazia sono sufficienti a non deturpare le une e l'altra. La Regione avrebbe ben altra autorevolezza e possibilità di intervento al momento opportuno se avesse già approvato il disegno di' legge sulla valutazione di impatto ambientale pre¬ sBdacuivnpczlntpiRssnlf sentato dall'assessore Bianca Vetrino, accolto dalla giunta e da tre mesi avviato all'esame delle commissioni consiliari. E' un progetto innovativo che indica i parametri da osservare quando si costruiscono grandi opere (come appunto un elettrodotto) e che si avvale delle indicazioni fornite dalla Cee. Non lo si manda avanti perché non c'è accordo fra chi ritiene che il provvedimento possa essere varato come iniziativa autonoma della Regione e chi invece lo considera una anticipazione sterile non essendoci alcuna legge nazionale (forse l'avremo nel 1988) a cui riferirsi. Pier Paolo Benedetto Dalla Francia il nuovo elettrodotto (indicato con il tratteggio) attraverserà la Val di Susa

Persone citate: Bianca Vetrino, Moreschi, Pier Paolo Benedetto

Luoghi citati: Avigliana, Chianocco, Francia, Leini, Novalesa, Piossasco, Susa, Torino