Milano, rock per tre miliardi di Marinella Venegoni

Milano, rock per tre miliardi Ieri sera due concerti, 70 mila persone si sono mosse per Bowie e Gabriel Milano, rock per tre miliardi Tanto hanno speso fans e presenzialisti per una kermesse di cinque giorni di appuntamenti, compresi i quattro spettacoli di Prìnce - Intasamenti fra Palatrussardi e San Siro dove sin dal mattino è arrivata la folla DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Due miliardi abbondanti d'incasso per David Bowie, 187 milioni per Peter Gabriel. Così, a suon di quattrini, si può riassumere il senso della folle serata di rock intemazionale che ieri sera ha sconvolto la metropoli più metropoli d'Italia, ammassando più di sessantamila persone allo stadio di San Siro e altre 8.500 al Palatrussardi. Giorni così bollenti, a memoria di musica giovane, non si sono mai visti. Prince, che ha debuttato domenica scorsa, in quattro sere esaurite (l'ultima oggi, sempre al Palatrussardi) ha collezionato sui trentamila spettatori, con circa un miliardo d'incasso. Fra domenica sera e oggi, perciò, più di tre miliardi saranno usciti dalle tasche degli appassionati di musica milanesi e pellegrini da varie partì d'Italia, in una rincorsa alle rockstar più rappresentative di vari stili: Prince, la nuova genialità nera; Bowie, la storia ma anche il precursore del rock teatrale che oggi viene riscoperto; Gabriel per quelli che amano il rigore, la professionalità stretta e i nuovi confini della ricerca musicale confezionati nel crogiuolo della perfezione spettacolare. Senea spettacolo, ormai, non si fa più musica. Questa incredibile kermesse, che chiuderà la stagione di massa milanese e sposterà a Roma la febbre dei rocckettari (il 15 e ti 16 Bowie, inizio luglio Prince), è la vittoria dell'impossibile. Quando tanti concerti, in contemporanea e in concorrenza non sempre cordiale fra impresari italiani, furono annunciati, nessuno pensava ad una risposta tanto entusiastica del pubblico. Soprattutto, tutti pensavano che fosse assurdo, in una sera sola, aver Bowie e Gabriel nella stessa i so successo. Invece, i .tutto esaurito» sono il segno della disponibilità totale dei fans a seguire glt eventi dal vivo. Ma anche ti segno di una moda, quella delle grandi concentrazioni di musica pop, che bisogna per forea seguire, per poter dire: .Io c'ero» al concerti che contano. A lungo repressa, prima per glt anni di piombo e poi per la reticenza delle rockstar ad avvicinarsi all'Italia, la voglia di musica convoglia i più maturi che hanno dovuto aspettare tanto tempo per veder dal vivo i loro idoli di gioventù, e i otovani e ragazzini che con la musica e gli idoli sono nati e cresciuti, sui dischi e con la Videomusic. Mentre il pubblico di Prince è il più chic e ricercato, oppure il più giovane e attento alle nuove forme musicali spettacolari, neanche tanto curiosamente ieri sera a scegliere Bowie sono stati i ragazzi della massa e t fan» più maturi: i primi per via dei video e delle favole e del musical cinematografici di cui il Duca Bianco è stato protagonista negli ultimi anni, più che per i dischi; i secondi per motivi generazionali, perché hanno riconosciuto in Bowie, tanti anni fa, il precursore della trasgressione e l'anticipatore delle inquietudini esistenziali degli Anni 70. A scegliere Peter Gabriel sono stati invece soprattutto i cultori più sofisticati di musica e quelli intorno ai trent'anni, per i quali l'ex leader dei Genesi» rappresenta la storia dell'adolescenza e insieme la continuità di un impegno di ricerca. Ieri sera il suo concerto è stato il primo a cominciare. Le porte del Palatrussardi si sono aperte alle 18, e alle 19JO il supportar senegalese Youssou Ndour, con le sue percussioni e le danzatrici, ha dato il via alla notte più fitta della breve storia del rock Internazionale In Italia. Gabriel è salito sul palco colorato di spot alle 20,30. Il Duca Bianco è sceso dal suo grande ragno di plexiglas verso le 21. Palatrussardi e San Siro non sono lontani, ieri sera la confusione era al massimo. Fin dalla mattinata, e sempre più con il passare delle ore, la zona si è inta¬ sata di gente a piedi, in macchina, in moto, alla ricerca di posti e parcheggi o di un biglietto ancora invenduto.Marinella Venegoni

Persone citate: Bowie, David Bowie, Gabriel Milano, Peter Gabriel

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma