Kantor: amore e morte una terribile macchina

Kantor: amore e morte una terribile macchina L'artista polacco parla del suo nuovo spettacolo Kantor: amore e morte una terribile macchina Debutto il 18 giugno a Milano con una compagnia italiana MILANO — Macchina dell'amore e della morte, 11 nuovo spettacolo di Tadeusz Kantor, debutteri, a Milano il 18 giugno, al teatro dell'Arte, nell'ambito di «Milano aperta». .Prima' a Kassel (13 giugno), e in autunno a Palermo (7 ottobre). La produzione è del Centro Ricerche Teatrali, milanese, e del Museo Internazionale delle Marionette, palermitano. Una ventina di attori in scena, e, per la prima volta, uno solo polacco: tutti gli altri italiani, cosi come l'autore delle musiche (Saro Cosentino), 1 tecnici, gli artigiani; le prove si sono svolte al teatro Litta, dal 24 maggio. Quello con 11 grande regista e autore polacco è, nel nostro Paese e specialmente a Milano, un appuntamento che si ripete da anni; ma non perde nulla in smalto, suggestione, densità. Oli occhi chiarissimi sono sempre imprendibili e pungenti, la tensione intreccia continuamente le mani e le nocche delle dita diventano bianche, la voce sembra portata dai gesti. -Nel 1937 — dice Kantor — La morte di Tintagiles di Maurice Maeterlinck fu il mio spettacolo. Era di marionette, ma sema nessuna ragione particolare. M'interessava specialmente il rapporto tra la Morte e il Potere, il potere che per sua stessa natura non può che dispensare morte. Mancavano 3 anni allo scoppio della guerra, io non sapevo di essere profeta, ma l'arte lo è: costantemente e senea rendersene conto». Tradotta da Giovanni Raboni, l'opera racconta di un bimbo e di una regina malvagia che finirà per divorarlo, come ha fatto con tutti 1 suoi cari, e con gli uomini della famiglia. La ripresa del Tintagiles di allora costituirà la prima parte della se- rata. La seconda. Si sa quale macchina, riproporrà la stessa vicenda mezzo secolo dopo. Profetica di cosa? «Ancora non lo so — risponde Kantor, e il sorriso è tanto teso quanto indefinibile — perché anche adesso le intuizioni dell'arte sono inconsapevoli.. Fa una pausa, poi: •Questo è uno spettacolo molto Individuale, intimo, segreto. Ma non autobiografico». Per Macchina di amore e della morte — che sta montando insieme con un altro spettacolo «più grande» — Kantor rifiuta la definizione di teatro di marionette e precisa che il proprio modo di lavorare è costantemente sottoposto ad elaborazioni e modifiche, «io non so mai quale sari l'epilogo, e questa è la cosa più affascinante. Non so mai se Ulisse tornerà a Itaca e non so mài se ritroverà Penelope'. Per la prima volta vi compare anche il tema dell'amore. Di particolare importanza, le macchine, 1 congegni, le figure In scena; ideate dallo stesso Kantor, sono state realizzate in modo artigianale, avvalendosi però dei si stemi più moderni. Omelia Rota

Luoghi citati: Milano, Palermo