A San Giusto la psicosi delle bombe

A San Giusto la psicosi delle bombe A San Giusto la psicosi delle bombe Dopo il tragico scoppio con tre morti ed il ritrovamento in un giardino di cinque bombe da mortaio, gli artificieri dell'esercito provvederanno ad una radicale bonifica del terreno SAN GIUSTO — Tra qualche giorno decine di artificieri dell'Esercito controlleranno una vasta zona di terreno compresa fra gli abitati di San Giusto e della frazione Cortereggio: la scoI porta di cinque I -•ortalori&VBellangero alia' paese, avvenuta l'altro giorno, fa ritenere che ancora parecchio materiale risalente all'ultima guerra si trovi nascosto nella zona. L'Esercito effettuerà una vera e propria «bonifica» seguendo gli stessi criteri usati durante le esercitazioni dei gruppi d'artiglieria: dopo i tiri il terrenno viene controllato metro per metro dagli artificieri alla ricerca di bombe La gente comincia ad aver paura: il ricordo della tragedia di poche settimane fa a Cortereggio in cui hanno perso la vita tre giovani artificieri è ancora vivo. In quel caso, oltre a residuati bellici, erano stati scoperti esplosivi di più recente fabbricazione: materiale usato dai pescatori di frodo un tempo numerosissimi nella zona. «Adesso sono rimasti in pochi — dicono a Cortereggio ■— per qualche chilo di pesce rischiano magari di saltare in aria mentite maneggiano l'esplosivo*. Qualcuno porta ancora addosso! segni' di incidenti: dita o addirittura mani amputate, schegge negli occhi o altre gravi mutilazioni. Dopo la tragedia dei tre artificieri molti hanno cominciato a disfarsi del materiale esplosivo conservato in luoghi lontani da sguardi Durante l'ulto, le campagne lari Giorgio e San Giusto avevano visto il passaggio di numerose colonne di nazifascisti in fuga: è probabile che parecchio del materiale che si sta scoprendo oggi fosse appartenuto a quelle truppe. Anche le forze partigiane erano particolarmente attive in questa zona: molti combattenti dopo il 25 aprile si portarono a casa qualche ricordo del periodo della Resistenza. Il rinvenimento di parecchio materiale bellico In questo periodo potrebbe essere del tutto casuale, anche se i carabinieri non escludono possa trattarsi di una conseguenza seguita all'esplosione di Cortereggio. •Chi sa di avere in casa bombe o materiale simile non abbia paura a segnalarcelo — dicono dal comando Compagnia di Ivrea —. purtroppo abbiamo visto come a distanza di tanti anni questi ordigni possano provocare conseguenze terribili». Controlli accurati sono anche stati disposti in casolari abbandonati e sulle rive del torrente Orco, il luogo prediletto da chi vuole sbarazzarsi di bombe, micce e detonatori. v

Persone citate: Durante

Luoghi citati: Ivrea