Le signore del voto di Marcello Sorgi

mm dm M H H.H r ; ''I Sai SUD La signore del voto Mamme, mogli e figlie dei leader si mobilitano per la campagna elettorale mm dm M H H.H r ; ''I Sai SUD La signore del voto Da Anna Craxi a Annamaria De Mita fino ai parenti di un candidato dei pensionati - Lo «stile silenzioso della signora Nicolazzi» - Altissimo: «Mia madre spiega la crisi anche al pedicure» )MA — Anna Craxi, di-It ftl n<5Ì n nnono fnt>nnfn IROMA — Anna Craxi, dicono al pai, appena tornata dagli Stati Uniti s'è messa subito al lavorò. Annamaria De Mita è apparsa a Tivù Tivù sorridente e serena, cercando di sdrammatizzare l'appuntamento elettorale del marito. Candida Nlcolazzt preferisce stare fra le quinte, non compare in pubblico, ma controlla fino al secondi 1 «minutaggi» televisivi degli avversari. Pacata, capillare, riservata, la campagna delle first ladies si snoda dietro 11 palco rumoroso di quella dei leader, è un altro pezzettino subacqueo di propaganda degli ultimi giorni. Per meta è un gioco •familiare», una specie di catena di Sant'Antonio fondata sul valore tutto italiano che qui ha l'amicizia; l'altra meta è confidential all'americana, corre sul filo e sulla moda recente delle pubbliche relazioni. Era una tradizione democristiana (di donne, di parrocchie, di «devozione») fino a qualche tempo fa. Oggi coinvolge tutte (o quasi) le mogli dei candidati, dai segretari agli ultimi i in lista, un po' di mamme famose e molti figli mio, che non ho una grande esperienza di campagne elettorali, me ne sono accorta per caso — conferma la sociologa milanese Laura Balbo, autrice di un libro-Inchiesta sulla famiglia e In lista per il pei —. Nel mio palazzo c'è un altro candidato: l'ho capito dal trambusto di moglie figli e parenti attorno a casa sua». Nel lungo elenco delle «signore del voto» ci sono le mogli di De Mita, Craxi e Nlcolazzi; c'è la madre di Altissimo; e non manca quella del leader dei pensionati Meni cacci. In cima, non fcos'altro che per assiduita anche in momenti d'ombra del suo illustre marito, first lady per eccellenza è Maria Pia Fanfari! A lei non tocca la campagna elettorale, il marito (che per altro è senatore a vita) come presidente del Consiglio se ne astiene. Ma della gran vetrina del vertice di Venezia è stata una regista infaticabile. Nella visita lampo del Reagan a Roma s'è mossa da padrona di casa. -A Castel Forgiano — ha raccontato —j,dopo,lq.colàzione con il presidente, ho ■parlato con Naypy. mia amica da molti anni.Le'ho tòt»- sfrato una mia iniziativa molto importante, che ho chiamato 'Insieme per la pace' e dovrebbe riunire le first ladies di tutto il mondo per venire in aiuto a chiunque dovunque ce ne sta bisogno.. Poi, sulla Laguna ha rivolto lo stesso invito alle signore presenti, scegliendo la signora Mulroney, moglie del presidente canadese e nuova alla ribalta italiana, per una foto a due. E ha voluto un pranzo; dedicato alle mogli, nella cornice di Palazzo Pisani Moretti: dicono che le abbia fatto molto piacere estere giudicata «fra le più eleganti, dalla stilista Laura Biaglotti. Le altre signore hanno ciascuna un proprio stile, non studiato ma neppure completamente improvvisato. Cè quello 'distaccato» di Anna Craxi: «Mia moglie — dice il segretario del pai — non va certo iti giro a chiedere voti per me. E' stata in Usa per la prima parte delia, campagna, ora è tornata e partecipa alle iniziative del partito, frequenta cene,, cocktail, incontri di candidate socialiste. Anche mio figlio, Boto, dà una mano insieme hi giovani della Fgs: ma dove sia finito in questi giorni non saprei dirlo. In casa, l'unica che non si occupa di politica è Stefania, l'altra mia figlia: ' Cè quello un po' •materno» di Annamaria De Mita. Sorridente in tv, come per fare un'iniezione di sicurezza ai suoi 'tre candidati»; «Ario figlio si prepara per la maturità; mia figlia deve dare una materia all'università; per noi queste elesioni, che sono il terzo esame dell'anno, proprio non ci volevano». Risoluta In privato, quando avverte la candidata repubblicana Susanna Agnelli, in visita elettorale ad Avellino .che qui, più che democristiani, sono tutu demitiani». De Mita In ogni caso la sua campagna la fa da sé: U figlio, che voleva impegnarsi a tutti i costi, lo ha «prestato» a Francesco D'Onofrio, il suo amico costituzionalista che si candida a Roma. Chi invece conta molto sul comitato elettorale familiare è Clemente Mastella, portavoce della segreteria de. A Benevento la moglie Sandra si divide fra serate, incontri femminili organizzati dalle amiche, visite agli anziani n figlio Pellegrino, a soli dodici anni, si preoccupa molto della riuscita del padre, fa la campagna perfino fra 1 compagni di scuola. E quando Pannella ha querelato Mastella per una storia di presunti digiuni interrotti: Papà — gli ha detto — ora dove li trovi l cinque miliardi che vuole quello?». La signora Candida Nicolazzi, stretta fra due campagne socialdemocratiche incrociate del marito (Franco) e del figlio (Massimo), non è presenzialista, ama stare a casa davanti alla tv, contare minutaggi e disparità delle trasmissioni elettorali fino ai secondi, fare da crocevia fra gli inseguimenti telefonici del due candidati. Se poi c'è un imprevisto, un consiglio da dare, è pronta ad intervenire: Massimo, un attimo prima di andare in tv, s'era tirato addosso una tazzina di caffè. Ed è toccato a lei convincerlo che poteva presentarsi con un maglione: «Sei giovane — gli ha detto —e stai benissimo». Qualche nostalgico del psdi però ricorda «Io stile ben diverso della Fernanda», moglie di Pietro Longo. Lei segue ancora oggi il marito in tutti 1 comizi, poi lo guida da un angolo della piazza con segni delle mani («accorcia qui», »ora alza la voce», •adesso fermati un attimo»). •Consigli a casa a papà non ne mancano — assicura la figlia di Longo, Isabella — anche se poi a decidere è sempre lui. Noi per esempio non eravamo d'accordo che uno cosi stonato come lui cantasse in tv. E lui c'è andato lo stesso/.. Leader, ex-leader, semplici candidati: ma c'è qualcuno che riesce a sfuggire dall'ingranaggio dei comitati familiari? Forse solo il pei si ostina a separare il «privato» dal «pubblico»: della signora Adele, moglie di Alessando Natta, nessuno o quasi conosce 11 volto, n «numero due» Achille Occhetto si muove autonomamente da Aure liana Alberici, sua compagna di vita e fra l'altro candidata anche lei. E Tonino Tato, ex consigliere di Berlinguer, confessa di aver fatto, tanti colnteÌn«ma 'nèssuho''nel col¬ I legio di mia moglie., la « I »_j /~iì r*n_j legio di mia moglie», la senatrice Ciglia Tedesco. Per il resto, la famiglia prende piede anche in un partito «all'inglese» come 11 pli: 'M'ero dato una regola, mal parlare di politica a casa: mia madre non ha voluto accettarla — ammette il segretario liberale Renato Altissimo — io torno stanco, vorrei prendere fiato, e lei vuole argomenti per spiegare la crisi al suo droghiere o al suo pedicure». Oppure in un partito neonato come quello del pensionati. La madre di Menicacci, uno del leader degli anziani, al telefono dice a tutti «core mio!., si commuove parlando del figlio, e se qualcuno ha l'aria di un avversario: 'Orca marina, lo metto al posto suo!», minaccia. Ma davvero alla fine può servire nell'era della politica-spettacolo, delle campagne telematiche, dei messaggi pseudo-pubblicitari anche 11 richiamo familiare? 'Non ci credo — risponde Giuseppe De Rita, il direttore del Censis che da vent'anni pubblica un rapporto sull'evoluzione sociale italiana — Per me è solo un altro segno dt Imbarazzo dei partiti, un tentativo di superare la comunicazione difficile con l'elettorato. Ormai i programmi non interessano più, lo scontro ha stancato, la discussione sugli schieramenti cade nel nulla. Provano con : le mamme, o con le mogli, senza capire che la famiglia alla fine decide tutta insieme e in gran parte dei casi vota tutta per lo stesso partito». Al dunque, conclude Laura Balbo, questa potrebbe rivelarsi un'altra grande illusione: »La famiglia sarà una novità, una sorpresa in un paese in cui le mogli erano destinate a restare dietro le quinte della politica. Che questo possa avere, come in Usa, effetti trascinanti o rischiosi sull'esito dei candidati, non mi pare. Potrà convincere qualche indeciso. E al massimo, se un candidato da un'elezione all'altra cambia famiglia, potrà variare il voto di qualche bigotto. Ma prima che in Italia si arrivi a un 'caso Hart' ce ne corre! Per gente ormai abituata a passar sopra aglt scandali giudiziari, jiguriamoci quanto vale unàrxappatelui!»^ Marcello Sorgi

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