Mafia-tour per brividi scandinavi di Giuseppe Zaccaria

Mafia-tour per brividi scandinavi A Savoca (Messina) dove girarono «Il Padrino»: «Vendono così la nostra immagine» Mafia-tour per brividi scandinavi DAL NOSTRO INVIATO TAORMINA — Per un'eccl tata comitiva di turisti svedesi il brivido dell'imprevisto l'altro ieri si è concretato in tre poliziotti col mitra imbracciati. .Seguite quel pullman», ha ordinato il capopattuglia: e alla vigilia del rientro a Goteborg col charter bisettimanale da Catania, decine di stranieri hanno avuto una mattinata per convincersi che la polizia era li per proteggerli dagli assalti dei mafiosi. L'obiettivo Invece era opposta Davvero, fra Taormina e Giardini Naxos, qualcuno sta vendendo agli scandinavi dei «maffia tours»? - Davvero, in cambio di 16.500 lire, da qualche tempo gli scandinavi si vedono dipingere le gole dell'Alcantara come •prigione di sequestrali e rifugio di sequestratori», o Franca villa di Sicilia come luogo, di origine «dei capi di tutta la mafia»? La polizia non ne è certa, gli operatori turistici nega¬ no, ma altri giurano che è vero e sollecitano addirittura proteste diplomatiche. L'altra sera a Savoca, splendido borgo a due passi da Taormina, la giunta comunale ha deciso all'unanimità (sono tutti democristiani) di rivolgersi, al ministero degli Esteri per sollecitare una protesta ufficiale presso 11 governo svedese. Da un po' di tempo, dicono, c'è perfino chi, mostrando ai turisti le mummie del padri cappuccini, racconta: «Queste sono Ze mummie dei vecchi capi bastone». •E' una bassa operazione commerciale, un tentativo di vendere anche l'immagine più deteriore della Sicilia». Giovanni Trimarcht, medico e sindaco del paese, sembra molto irritato. «Afa si rende conto? Gente portata nella cripta dei frati, messa di fronte alle mummie dei priori e. convinta di trovarsi nel cimitero dei mafiosi...: Arroccato sulle colline ma non lontano dal mare, il paese era ricco e popoloso ai tempi del pirati saraceni Sette chiese, sette diversi panorami (*E sette facce», si diceva quanto al carattere degli abitanti). Un luogo ricco di tradizioni, dunque — compresa quella un po' macabra di mummificare 1 notabili — che adesso tenta di trovare nuove vocazioni accreditandosi come una Taormina più tranquilla. ■ £ in un luogo che da quarant'anni non vede un reato, questa gente adesso pensa di collocare il Gotha dei mafiosi? E' inaccettabile: abbiamo dato mandato a un legale di denunciare i responsabili». Olà, ma i responsabili chi sono? A Savoca, Naxos, Franca villa tutti parlano genericamente di «operatori del Nord», in questo caso da intèndere come Nord Europa, e indicano un nome piuttosto noto nella Sicilia orientale, quello della «Star Tours», di Stoccolma. L'Idea di offrire ai turisti una mattinata «diversa» al prezzo di due film di prima visione sarebbe partita da U. Ma Flnj (Alfio) Flchera, che della «Star Tours» è a Taormina l'agente generale, nega. •Questa storia è frutto di un grosso equivoco. Cercate in tutta Europa, non troverete un solo volantino che proponga questo "maffia tour", o come diavolo si chiama. Ormai sta diventando una persecuzione: polizia, giornali...». Cos'è. successo, allora? •Nulla di straordinario. Semplicemente, noi continuiamo a offrire gite fuori programma nei luoghi più belli della zona. Savoca, Forza d'Agro, Castelmola. Se volessimo vendere anche la mafia porteremmo i turisti a Palermo, non le pare?». Poi però qualche spiegazione emerge: si, può essere accaduto che qualche guida turistica, per compiacere i visitatori, abbia un po' esagerato. D'accordo. Ma come spiegare il fatto che la Sicilia riesca a «vendere» mafia anche in una delle rare zone in cui la mafia non c'è? Tutto sta a non perdere d'occhio il contesto. Da Taormina, per esempio, non parte ogni anno per luminose toumées in Scandinavia un gruppo folcloristico chiamato «I luparoti» (da lupara)? Ed a Savoca, quindici anni fa, la popolazione non prese parte festante alle riprese esterne di un film girato dagli americani? Allora parevano contenti tutti, poi scoprirono che quel film aveva diffuso in tutto il mondo un'immagine del paese che si era sovrapposta a quella reale. Si chiamava «n padrino». Giuseppe Zaccaria

Persone citate: Alcantara, Franca Villa, Giovanni Trimarcht