Le allegre trasgressioni alla corte dei Grandi

Le allegre trasgressioni alla corte dei Grandi Passeggiate e shopping fuori programma, Capanna barcaiolo contestatore, due sub tedeschi intercettati Le allegre trasgressioni alla corte dei Grandi Kohl ha «sgarrato» per un caffè al Florian - Programmi rigidamente separati, tra big e «signóre» - Le margherite di Maggie DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — I ferrei ingranaggi dell'organizzazione del vertice, tra sistemi di sicurezza e gran cerimoniale, stritolano ogni velleità di curiosi, giornalisti ed anche capi di Stato. I curiosi, veneziani mescolati ai turisti, sostano lungo le transenne che bloccano gli accessi alla piazza antistante Palazzo Ducale e la Riva degli Schia, vani, area fulcro di manovre paramilitari con schiere di vigili, poliziotti, carabinieri, finanzieri dotati di mitra e giubbotti antiproiettile. Ben quattro elicotteri occupano il cielo e a turno si abbassano sulla Laguna quasi a sfiorare l'acqua disturbando non soltanto le orecchie, ma.anche le tv dei residenti; una fregata è come in attesa d'attacco; decine di motovedette controllano palmo a palmo. I giornalisti sono ammassati nelle, sale stampa ricavate . alla Fondazione Cini, con al loro servizio la miglior elettronica Olivetti e riprese televisive (improvviso, ieri mattina, il cambio della moquette all'ingresso: era color azzurro acqua, intonata a Venezia; dopo due giorni era lercia come i canali delle fc' gne; l'hanno sostituita con una stuòia rossa, più resi- stente). Chi tra i 2500 dell'informazione vuole di persona assistere a qualche incontro dei Grandi, deve farsi •scegliere o scartare a insindacabile giudizio dell'organizzazione» per poi trovarsi accreditato in un pool che è una prigione senza fuga. I capi di Stato e di govèrno sono arrivati tutti ieri mattina, tranne l'indipendente Maggie che, quasi quasi, fa vertice a sé. E neanche la loro vista fosse pericolosa come quella dell'antica Medusa, per proteggere il loro passaggio in poche ore si sono innalzati tunnel e tendoni bianchi, dagli attracchi aei motoscafi fin alla soglia degli alberghi, e attorno ai portici attigui. Un po' di mistero, su questo palcoscènico che è diventata Venezia, non guasta. Ma quanto più si restringono le maglie della sorveglianza e più si infittiscono 1 controlli (allo sbarco sull'isola di San Giorgio, ogni giornalista, operatore ecc. è sottoposto allo sguardo del metal detector e la mia scatoletta metallica di pastiglie in borsa ha subito scatenato un sibilo d'allarme e un raggruppamento di quattro agenti con il mitra pronto all'uso), tanto più è il momento del piacere della tra¬ sgressione. n cancelliere Kohl, già domenica sera poco prima di mezzanotte, ha disobbedito agli ordini: ha voluto fare una passeggiata a piedi e sorseggiare un caffè al Florian, ammirando piazza San Marco illuminata a festa e godendo della musica di due violini. Ieri mattina ha ripetuto la «fuoruscita» recandosi nella basilica di San Marco come un qualsiasi turista lagunare. Cosi l'esuberante Mila Mulroney, 35 anni, moglie del premier canadese, «in fresco abito primaverile» sotto un raggio di sole presto diventato pioggia, ha deciso ieri mattina di uscire a vedere qualche vetrina. Pare sia rientrata in albergo, il Danieli, 'senza pacchi appresso: o ha comprato sulla parola, come si fa a certi livelli; o ha deciso di soprassedere. Ma ci sono state trasgressioni ben più spericolate. Pare che due giorni fa (tutto è top-secret) i tedeschi, sempre dubbiosi sulle reali capacità italiane di obbedire agli ordini e svolgere servizi rigidi ed efficienti, abbiano voluto mettere alla prova i sistemi di sicurezza: due sommozzatori si sarebbero calati in acqua e avrebbero punta- to verso le reti invisibili che proteggono l'isola di San Giorgio. Prontamente bloccati da sommozzatori nostrani, dopo un piccolo incidente pòco diplomatico, sarebbero riusciti a dimostrare la loro identità. Facendo una gran brutta figura. n leader dp Mario Capanna la brutta figura se l'è cercata ad ogni costo. Ieri mattina è «salpato» su una barchetta bianca e blu con il vessillo rosso del partito accompagnato da un consigliere locale: ha puntato a dritta verso l'isola di San Giorgio; ha fatto pochi metri, è stato bloccato da una decina di motovedette, due elicotteri sulla sua testa, ha parlamentato per'20 minuti sul disarmo e la pace, finché qualcuno ha deciso di fare un break: il battellino è stato' agganciato e trasportato a forza nel Canal Grande, fuori zona protetta. Senza neanche una parola di scusa. Le cerimonie ufficiali hanno occupato il pomeriiTgio. Dalle 15,30 in poi, 11 presidente Fanfani ha dato il benvenuto ai capi di ogni delegazione, ricevendo ognuno (a distanza di circa 20 minuti) nella sala della a vogarla di Palazzo Ducale. Ultimo è stato il presidente degli Sta¬ ti Uniti Reagan,, forse à riprova che;; gli • ultimi sono, sempre, beatamente, tra i primi. Alle 18,30 circa gran cocktail organizzato dall'Hotel Danieli. Poi tutti a farsi, belli. Caratteristica di questo summit è la separazione dei sessi Ieri sera in prefettura a Cà Corner, pranzo in onore del Big: sbattuta fuori casa anche la moglie del prefetto, unica donna è rimasta Margaret., Thatcher, che come premier gode di speciali diritti e che, come donna, ha trovato ad attenderla al suo arrivo, dopo le 19, nella sulte celeste sul Canal Grande, sei mazzi di fiori, composizioni enormi, profumatissime, da rose rosse a orchidee con qualche più modesta ma significativa margherita. Stessa ora, ma sede diversa, a Palazzo Volpi, Eligio Patles con la sua équipe del ristorante Do Forni ha offerto bresaola, risotto alla torcellana, branzino al forno, insalatina dell'Estuarlo, crespelle con fragoline di bosco e spumante Ferrari riserva '79 a 8 ministri degli Esteri, 9 delle Finanze e Tesoro, 40 uomini di scorta. Sempre e soltanto uomini Per fortuna, una sfolgorante Maria Pia Fanfani ha provveduto a riequilibrare le sorti: a Palazzo Pisani Moretta, ha riunito qualche amica, oltre alle first ladies; prima erano 24, poi 48, ieri sera si sono ritrovati in 150 e la contessa Lucia Zavagli Ricciardelli, che ha curato l'organizzazione, ha avuto il suo bel daffare. Tra gli ospiti, autorità, uomini d'affari, nobiltà: l'attrice Valentina Cortese, Gianni e Marella Agnelli, tutti gli ambasciatori della piazza, Livia Andreotti, Virginio Rognoni, Carlo De Benedetti, Gianni De Michelis, Berlusconi, Marta Marzotto, qualche stilista; pare che l'unica a rifiutare l'invito sia stata Anna Craxi. Unico punto in comune tra tante «ladies», 11 parrucchiere. Sembra che Carola, quello degli ultimi «magnifici venti» veneziani che contano, sia stato accaparrato da Marta Pia Fanfani, abbia avuto una prenotazione dalla principessa Torlonia e oggi Vada anche s> «dare una pettinata» alla Thatcher. Soltanto Nancy Reagan, ormai emigrata a Stoccolma, aveva al suo seguito un'equipe di parrucchieri, estetista, truccatori: segno evidente del potere. Perché l'età, per una signora, non conta. Simonetta Conti

Luoghi citati: Stoccolma, Venezia