Steffi Graf, a Parigi è nata una regina

Stetti Grat, a Parigi è nata una regina TENNIS Martina Navratilova si arrende nella finale del Roland Garros Stetti Grat, a Parigi è nata una regina La tedesca, che non ha ancora 18 anni, è la più giovane vincitrice degli Internazionali di Francia - Oggi supersfida tra il ceco Lendl e lo svedese Wilander per il titolo maschile DAL NOSTRO INVIATO " ' PARIGI — Steffi Graf mantiene la sua Imbattibilità nel 1987, ottiene il suo 39° successo consecutiva batte per la terza volta nella sua carriera Martina Navratilova e vince gli Internazionali di Francia conquistando il suo settimo titolo stagionale, il primo della carriera In una prova del Grande Slam, e diventa la più giovane vincitrice al Roland Garros strappando 11 record di precocità all'inglese Christine Truman che, nel 1959, aveva battuto l'ungherese Kormoczl in finale, all'età di 18 anni e 4 mesi. Stef fi tedesca di Bruehl, paesino nei pressi di Heidelberg come lo è Leimen dov'è nato Boris Becker, non ha ancora 18 anni: 11 compirà domenica prossima, essendo nata il 14 giugno 1969, E' lei al momento, l'Indi-' scussa dominatrice del tennis mondiale, ma oggi 11 computer della Wlta (l'associazione delle gtocatrici professionistiche) indicherà ancora una volta nella campionessa _ mondiale in carica, Martina Navratilova, il numero uno del ranking, con una percentuale di 265,5503, mentre Stef fi salirà solo a quota 245,8510 e Chris Evert scenderà a quota 165,0139. Al computer non bastano i primi sei mesi dell'anno per detronizzare Martina, ma la finale del Roland Garros, durata 2 ore e 1', ha espresso un verdetto' che difficilmente verrà smentito: Steffi Graf è la futura regina del tennis mondiale. A Roma, come al Roland Garros, è arrivata al successo senza esprimere il massimo delle sue possibilità, approfittando più del limiti delle rivali che del propri. Indiscutibili meriti. Oggi 11 suo diritto dalla presa molto larga le permette di rivaleggiare come stile con la mitica Suzanne Lenglen o con 11 grande Fred Perry, ma la sua arma migliore resta la cocciutaggine teutonica, la forza d'animo che le permette di Ignorare la sudditanza psicologica nel confronti delle più forti ed esperte rivali Non è stata una grande finale sul plano del gioco. Soffiava sul Roland Garros un mutevole vento, la terra rossa sembrava sabbia del deserta sospinta dal ghibli, ed il gioco delle finaliste ne risentiva parecchia La palla delle donne è meno pesante di quella degli uomini e pertanto più soggetta a variare traiettoria. La Navratilova di colpo perdeva lo slancio che aveva riacquistato con l'arrivo di Renée Richards; erano molti gli errori non provocati senz'altro in numero maggiore delle prodezze La Graf vinceva il primo set al decimo gioco in trentasette minuti ma poi Martina si liberava di qualcuno dei suol mille problemi ed equilibrava le sorti restituendo l'identico punteggio. All'inizio del terzo set 11 campo veniva innaffiato troppo per evitare l'alzarsi della terra e si trasformava in una sorta di risaia. Break in serie, ma Martina aveva la possibilità di servire sul 54 per 11 match, ma la tennista «bionica» non era più tale, commetteva due incredibili doppi falli consecutivi' e rilanciava la rivale che non si era mal data per battuta. Il ricordo di quel quattro servizi consecutivi sbagliati perseguitava Martina che si arrendeva al quattordicesimo gioco facendo spegnere sulla rete un impacciato rovescio d'attacco. Oggi finale maschile, n Roland Garros propone la sfida Lendl-Wilander, 1 due migliori giocatori su terra battuta. In semifinale hanno dato un'impressionante dimostrazione di forza contro Mectr e Becker. Lendl è al suo decimo Roland Garros dove ha vinto due volte ('84 e '86), Wilander alla sua settima partecipazione ed anche lui ha vinto due volte ('82 e '85). Lendl è tornato alle gare vincendo ad Am¬ burgo dopo èssere stato fermo per un Intervento chirurgico al ginocchio; la sua palla' viaggia più forte di quella dello svedese, il suo servizio è decisamente più Incisivo. Ma Wilander che ha già vinto Bruxelles, Montecarlo e Roma è un giocatore che mette la precisione di tiro, il suo equilibrio mentale e la sua calma al servizio di una tecnica in piena evoluzione, rivolta sempre più verso l'attacco ogni qualvolta si presenti l'occasione, migliorato com'è nel servizio e nel gioco al volo. Rino Cacioppo

Luoghi citati: Am, Bruxelles, Francia, Heidelberg, Montecarlo, Parigi, Roma