Un italiano sullo Shuttle l'invito è ancora valido

Un italiano sullo Shuttle l'invito è ancora valido J. Shriver, astronauta della Nasa, a Tonno Un italiano sullo Shuttle l'invito è ancora valido Il prossimo volo della navetta spaziale nel giugno dell'88 TORINO — «Si. io prométta di Reagan di un biglietto per lo Shuttle a un astronauta italiano rimane valida, ma ci vorrà qualche anno di pazienza in pia. La Nasa sta rivedendo i; criteri di stolta e dopo l'incidente al "Challenger" saremo molto più prudenti nell'imbarcare civili e astronauti non professionisti'. Ha 42 anni, si chiama Loren J. 8hriver, è un astronauta della Nasa ed è 11 capo delle operazioni per la sicurezza degli astronauti al Johnson Space Center di Houston, nel Texas. Su invito del Club Dirigenti Tecnici e della sezione torinese dell'Associazione Arma Aeronautica, ha tenuto ieri pomerìggio una conferenza all'Unione Industriale sul tema «Shuttle ieri, oggi, domani». Quando riprenderanno 1 voli della navetta spaziale? •Se tutti i piani di revisione procederanno bene, il primo volo è previsto a giugno del prossimo anno e servirà a mettere in orbita un satellite per la trasmissione di dati. Seguiranno due voli di carattere militare. Poi dovrebbero riprendere i lanci scientifici, che rimangono un aspetto essenziale del Programma Shuttle», Quanti punti crìtici ri¬ mangono nella navetta spaziale? ■ Molti. In una macchina cosi complessa è impossibile stabilire guanti. Ad alcuni, come- agli anelli dei booster, abbiamo rimediato. Ma è difficile duplicare tutti i meccanismi critici, e quindi una sicurezza assoluta non esiste». Qual è la percentuale di probabilità di un incidente grave? •Non c'è una statistica sufficiente per rispondere. Stiamo facendo ogni sforzo per ridurre il rischio, ma andare sullo Shuttle non sarà mai come passeggiare sui marciapiedi di Torino. Il serbatoio del carburante rimarrà sempre una bomba potenziale. Abbiamo introdotto un sistema che permette agli astronauti di abbandonare lo Shuttle in caso di incidente grave, ma può essere usato soltanto nei primi istanti durante il lancio, poi la fiammata che esce dai motori diventa troppo estesa perché gli astronauti possano evitarla. Il sistema di fuga però è utile nella fase di rientro, quando lo Shuttle scende in volo planato». I sovietici nel 1988 lanceranno 11 loro shuttle, l'Europa dovrebbe far volare 11 suo nel 1995. Pensa che nei prossimi dieci anni la filosofia della navetta riutilizzabile sarà ancora valida? •Lo shuttle sovietico è molto simile al nostro. L'unica differenza è che i suoi motori possono funzionare anche al rientro, usando l'ossigeno dell'aria. Quello europeo è più piccalo e limitato, ma spero ugualmente che il progetto vada vanti. No, la filosofia di fondo delle navette riutilizzabili non è invecchiata e non invecchierà. Anche i nuovi progetti di aerei orbitali con decollo orizzontale, come "Hotol" e "Orient Express" rientrano ancora nella filosofia dello Shuttle». L'incidente del Challenger farà ritardare 11 progetto della Stazione Spaziale americana? •Non molto. I riflessi sono soltanto indiretti. Avremo meno voli e meno soldi a causa dei costi in più comportati dall'incidente». L'Unione Sovietica ha appena sperimentato un nuovo razzo usa-e-getta di grande potenza. Oli Stati Uniti continueranno a puntare tutto sullo Shuttle o riprenderanno anche a lanciare razzi tradizionali? ■ L'una e l'altra cosa. E anche tutt'e due insieme: svilupperemo cioè vettori spaziali in parte usa-e-getta e in parte riutilizzabili, come lo Shuttle». pisro Bianucci

Persone citate: Bianucci, Johnson, Loren J., Reagan, Shriver, Space

Luoghi citati: Europa, Houston, Stati Uniti, Texas, Torino, Unione Sovietica