Sul dollaro torna la calma

Sul dollaro torna la calma La moneta Usa si è assestata a quota 1312,7, attendendo Venezia Sul dollaro torna la calma Secondo le previsioni del «Conference board» in America l'economia continuerà a crescere moderatamente e l'inflazione ad aumentare - Nello Sme il marco prosegue la salita mentre la lira perde terreno ROMA — I mercati valutari europei sono stati caratterizzati ieri da una grande calma e da un volume di scambi molto ridotto dopo le turbolenze innescate, nei giorni scorsi, dall'avvicendamento al vertice della Federai Reserve tra Volcker e Greenspan. Il dollaro ha perso marginalmente quotando a 1312,75 lire alla media Uic in Italia contro le precedenti 1315,775 lire e segnando un fixing di 1,8114 marchi sulla piazza di Francoforte contro 1,8163 di giovedì. Oli spostamenti della valuta statunitense sono stati influenzati unicamente dall'aggiustamento delle posizioni che gli operatori hanno effettuato alla vigilia dal fine settimana, che in Germania si allungherà di un giorno per una festività religiosa che si celebra lunedi, cui seguirà, proprio lunedi, l'apertura del vertice dei capi di Stato e di governo del sette Paesi maggiormente industrializzati a Venezia. Difficilmente la pubblicazione dei dati relativi alla disoccupazione negli Stati Uniti in maggio riuscirà a smuovere le acque anche perché gli analisti prevedono che il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi sostanzialmente Invariato rispetto al precedente mese. Per quanto riguarda globalmente l'economia americana il forum economico dell'organizzazione di ricerca «Conference Board» prevede che 11 ritmo di crescita continuerà a essere moderato nel 1987 e nel 1988 mentre l'inflazione tenderà a rafforzarsi. Il presidente della Federai Reserve Bank di San Francisco, Robert Parry, ha dichiarato dal canto suo di prevedere una crescita del 3% per l'economia Usa nel 1987 con un rallentamento al 2,5% nel 1888 e l'inflazione a un tasso del 4% sia quest'anno che l'anno prossimo. Sottolineando che le sue previsioni possono essere giudicate come indicative di . un andamento fiacco dell'economia e suscitare appelli in favore di una politica monetarla più morbida, Parry ha detto che la Fed deve vigilare attentamente sul potenziale di crescita dell'in* nazione ed evitare una politica troppo espansionistica. In merito agli orientamenti della Fed, i «consigli» degli osservatori alla banca cen trale per i prossimi ultimi mesi di presidenza di Paul Volcker prima dell'avvento di Alan Greenspan, sono di mantenere la linea fin qui seguita che è stata di mode rato freno al credito ed è valsa a fermare l'indebolì' mento del dollaro. Oli esperti notano che la relativa calma dei mercati valutari e obbligazionari nonché l'incertezza sulla crescita economica Usa in questo trimestre fanno pensare che gli organi decisionali della Fed preferiranno prendere tempo in attesa di Greenspan. In questa luce, la possibilità di ritocchi al tasso di sconto viene ora data per remota. Cosi come si valutano remote possibili scosse provenienti dal vertice di Venezia, dalla bilancia commerciale Usa e dal fronte dell'inflazione. Sul fronte europeo, il marco ha continuato ad apprezzarsi sulla lira quotando ufficialmente a 724,5 lire in Italia contro le 724,25 lire nella media Uic di giovedì. Rispetto al precedente fine settimana, quando era a 722,03, il marco ha guadagnato ben due lire e mezzo. Sale anche 11 fiorino da 642,68 a 643,10 rispetto a giovedì e guadagna due lire nella settimana. Marginali le variazioni delle altre valute europee. r. e. s. H DOLLARO CONTRO MARCO 1979 '80 '81 '82 '83 '84 '85 '86 '87 20i % 104 INFLAZOONE USA Previsione Uni j 1979 '80 '81 r"—T1——r—-r—tt—-r '82 '83 '84 '85 '86 '87 Il grafico illustra il rapporto tra il dollaro e il marco e l'andamento dell'inflazione In America nel periodo 1979 - 1987

Persone citate: Alan Greenspan, Greenspan, Parry, Paul Volcker, Robert Parry, Volcker