In Barbagia elezioni tinte di paura

In Barbagia elezioni tinte di paura Fucilate contro le abitazioni di sindaci e assessori, bombe contro i municipi In Barbagia elezioni tinte di paura La notte scorsa altre due esplosioni in paesi del Nuorese - Lettera a Fanfani dei parlamentari comunisti - «Criminalità tradizionale sempre più aggressiva» - «Si vogliono intimidire gli uomini che cercano di far rispettare la legge» NUORO — Gli aspiranti deputati e senatori affollano a Cagliari gli studi delle tv private per la registrazione degli spot, nelle province di Sassari e Oristano si danno battaglia con i metodi tradizionali: comizi, incontri, visite porta a porta agli elettori. A Nuoro, Invece, la campagna per 11 rinnovo del Parlamento è scandita dagli attentati contro gli amministratori di sinistra: fucilate contro le abitazioni di sindaci e assessori, bombe contro i Municipi. E' un crescendo: giovedì il partito comunista ha sospeso tutti i comizi e le riunioni per dare una risposta ferma all'esplosione di violenza; manifestazioni popolari si sono svolte nei centri teatro delle gravissime intimidazioni. Ma a qualche ora di distanza, altre esplosioni in due paesi del Nuorese. A Destilo, qualche minuto dopo la mezzanotte, un ordigno è stato lanciato contro la porta d'ingresso del Municipio, nel quale governano una maggioranza di sinistra e sardista; ad Oranl gli attentatori si sono fatti vivi poco più tardi, alle 2: una bomba rudimentale è stata sistemata sul davanzale della finestra della cucina di Oonarlo Mura, 82 anni, pensionato, padre del sindaco comunista del piccolo centro. Nel Nuorese, da mesi, il clima è pesante; il malessere degli amministratori è quasi palpabile; evidente lo sconcerto dei cittadini. Lo hanno denunciato in una lettera inviata al presidente del Consiglio Fanfani e al capigruppo comunisti della Camera, Zangheri, e del Senato, Pecchioli, il responsabile della sezione giustizia della direzione pel. Violante, e tutti 1 parlamentari comunisti sardi. Nel messaggio inviato al presidente del Consiglio, sottolineano che l'obiettivo degli attentati .sono uomini ai quali si addebita il rispetto della legge, il coraggio civile nell'amministrare la cosa pubblica e llmpossibilità di rispondere a tanti bisogni di una società che si sente, non senza ragione, abbandonata». La criminalità tradizionale — ricordano gli esponenti comunisti — diventa sempre più aggressiva, mentre .l'intervento degli organi dello Stato è considerato nella coscienza comune, ed è obiettivamente, del tutto inadeguato al livello raggiunto dalla criminalità: nessuno degli autori dei numerosissimi attentati contro gli amministratori è staffo individuato». In questo quadro — proseguono — accade che in un paese come Oniferi, dopo le Intimidazioni e gli attentati agli amministratori, il Consiglio comunale si sia dimesso e per ben due volte nessuna lista sia stata presentata per il rinnovo dell'assemblea civica. .Un'intera parte della Sardegna — si legge nella lettera inviata a Fanfani — rischia di diventare un'area di illegalità». Dopo essersi detti sorpresi perché il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, nell'ultima riunione, non ha considerato la Sardegna centrale zona a rischio, gli esponenti del pei avanzano la richiesta di superare inerzie, sottovalutazioni e ritardi dando inizio a un'azione coraggiosa e intelligente, .per garantire anche nella provincia di Nuoro la sicurezza dei cittadini e l'ordinato svolgimento delle attività sociali e istituzionali». Corrado Grandesso

Persone citate: Corrado Grandesso, Fanfani, Pecchioli, Zangheri