Stadio, la giunta dice sì

Stadio, la giunta dice sì Approvata la convenzione tra il Comune e l'Acqua Marcia Stadio, la giunta dice sì Nelle 44 pagine dell'accordo fissati i rapporti con la società che dovrà costruire e gestire rimpianto - Firma definitiva dopo l'approvazione del Coreco - Fra due mesi il piano esecutivo, a settembre il cantiere In due ore, dalle 9 alle 11 di Ieri, la giunta ha dato 11 via alla realizzazione dello stadio sull'area della cascina Continassa: tutti gli assessori hanno detto .si» alla convenzione tra Comune ed Acqua Marcia, che affida alla società vincitrice della gara, conclusa il 13 dicembre scorso, la concessione per costruire e gestire il nuovo impianto sportivo. • Ciò dimostra — afferma 11 vicesindaco Ravaioll (pri) — che non c'erano e non ci sono manovre. L'approvazione è slittata di un giorno, soltanto a causa di impegni inderogabili che hanno impedito ad alcuni assessori di partecipare alla giunta di martedì». Precisazione confermata per lettera anche dal prosindaco Porcellana (de). Spiega: »Dopo le dimissioni di Cardetti, competeva a me l'esercizio delle funzioni di sindaco. Anch'io però sono candidato e non ho voluto fruire del vantaggio offertomi. Ultimamente sono stato avvertito che, partecipando alle riunioni di giunta avrei dovuto, per legge, presiederle, intralciando il lavoro che sta svolgendo con tanta correttezza il dott. Bruno. Ecco la ragione dell'assenza, pur essendo d'accordo ad adottare la delibera». La convenzione. E' un documento di 44 pagine, nel quale sono fissati i rapporti tra il Comune e l'Acqua Marcia. Presentato circa un mese fa, in giunta ha subito alcune modifiche. Ecco le più rilevanti: la fidejussione, che nella stesura originale era in parte coperta dal Comune, è interamente a carico del concessionario: la prevendita dei biglietti delle partite dovrà essere concor- data tra Acqua Marcia e club (Juventus e Torino); la vigilanza sullo stadio passa dal Comune al concessionario, n nome allo stadio non sarà scelto da una commissione mista Comune-Acqua Marcia, ma dal Consiglio comunale. I tempi d'attuazione. La delibera approvata Ieri è stata inviata al Comitato regionale di controllo e. a giudizio dell'assessore agli Affari legali, Galasso (de), dovrebbe ritornare vistata a Palazzo civico nel giro di due settimane. A questo punto l'amministrazione, rappresentata dall'assessore allo Sport Matteoli (pel) e dallo stesso Galasso, chiamerà 1 dirigenti dell'Acqua Marcia per la firma definitiva dell'accordo e la consegna dei lavori. I progettisti avranno due mesi di tempo per presentare il piano esecutivo dell'opera, che consentirà di aprire 11 cantiere a settembre, salvo ulteriori sorprese. Se cambia la maggioranza. L'ultimo atto di Ieri è stato approvato soltanto dalla giunta, con una procedura d'urgenza consentita dal regolamento municipale, che lo rende Immediatamente operativo. E' tuttavia necessaria la ratifica del Consiglio. Difficilmente però, a giudizio di funzionari e di amministrativisti, una coalizione diversa dal pentapartito potrà ritornare Indietro, rivedendo scelte, confermate da deliberazioni e da atti impegnativi. Innanzi tutto si aprirebbe un pesante contenzioso (con richiesta di danni al Comune) tra amministrazione e società concessionaria, con U rischio di far saltare tutto. Un'eventuale nuova maggioranza infine non potrebbe fare a meno del psi, partito che con l'assessore Matteoli si è battuto per l'attuale soluzione. Commenti e polemiche. I club delle tifoserie cittadine, alla notizia, lamentano di non aver avuto udienza dal Comune prima dell'.impor¬ tante decisione». La destra, con Massano (msi). presidente dell'Associazione contro le violenze negli stadi, chiede garanzie sia al Comune, sia all'Acqua Marcia sulla sicurezza dell'Impianto che 'dovrebbe sorgere, ma senza pista, alla Continassa». Il capogruppo del pei, Carpatimi, valutando gli 'Ultimi sviluppi della vicenda» li definisce •l'ennesima conferma dell'incredibile condizione d'ingovernabilità in cui. il pentapartito ha lasciato Torino». • Una giunta dimissionarla, in carica per l'ordinaria amministrazione — conclude — ha assunto una delibera che impegna 70 miliardi di denaro pubblico, arrogandosi un potere che è di esclusiva competenza del Consiglio comunale». La risposta arriva dal psdi con 11 vicesegretario Gian grande, 11 capogruppo Furnarì e l'assessore Lerro: 'Chi non vuole lo stadio lo deve dire con chiarezza». Giuseppe Sanglorglo mt»mmkHmimmim^mmmmimm^KmmmtmmmMmiu m..i.m^^mmKm»wm»»%%9»MW»nm»w^w: ■ ■ 11 Cili l dà K il dl i Nl di il fil dll tib 11 Consiglio comunale dovrà segKere il nome del nuovo stadio. Nel disegno, il profilo delle tribune

Persone citate: Cardetti, Galasso, Giuseppe Sanglorglo, Lerro, Massano, Matteoli, Porcellana

Luoghi citati: Torino