Mio figlio di Luciano Gallino

Mio figlio Mio figlio alunni per classe sia limitato a venticinque. Il guaio è che secondo i dati Istat relativi all'ultimo anno scolastico completato (1*85-86), in nessun ordine di scuola, e in nessuna regione italiana, il numero medio di alunni per classe arriva a venticinque. Le classi più affollate sono le secondarie superiori in Piemonte e Puglia, con 23,8 alunni per classe. Nelle medie la media nazionale è di 21,3 alunni per classe. Nelle elementari essa piomba a 16,1, con parecchie regioni in cui scende ulteriormente a 12-14, garanzia di classi minime anche nelle medie tra pochi anni. Ovviamente, nessuno dubita che un certo numero di insegnanti si ritrovi con classi assai più numerose della media; ma per ognuna che supera, per dire, i 30 alunni, ce n'è altrove una che per forza sta sotto i 15. Il senso di queste cifre è che per un paio di decenni, e forse più, non ci sarà alcun posto «vero» per nuovi insegnanti, nemmeno per sostituire il turnover naturale e i pensionati. S'è detto e ripetuto che un Paese avanzato come l'Italia dovrebbe avere un minor numero di insegnanti, pagati e trattati meglio. La produttività dell'insegnamento ne guadagnerebbe. Ma guardare alla produttività non basta. Se non si rende più razionale l'intero processo di formazione, reclutamento, distribuzione e impiego degli insegnanti, la prossima generazione rischia d'essere privata quasi per intero del diritto di accedere a quella straordinaria esperienza intellettuale e umana che è l'insegnamento. Luciano Gallino

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Puglia