Dalla Rai una sfida ai partiti

Dalla Rai una sfida ai parliti Oggi 8 ore di sciopero, ma ci sarà la diretta di Italia-Svezia Dalla Rai una sfida ai parliti «Se i politici sono i nostri padroni, allora li colpiremo duramente in campagna elettorale» ROMA — Una grande manifestazione in piazza, proprio davanti al centro di produzione di Roma in via Teulada, otto ore di sciopero neUe sedi Rai di tutta Italia ma soltanto quattro ore di sciopero a Roma concentrate nella mattinata, la cancellazione di tutti i programmi in diretta — da «Uno mattina, a «Pronto, chi gioca?. — previsti nelle prime ore della giornata nonché la messa in discussione delle altre trasmissioni, non faranno però saltare i grossi appuntamenti sportivi di oggi, con la sola esclusione del Giro d'Italia. Dovrebbe andare regolarmente In onda la partita di calcio Italia-Svezia, da Stoccolma; il torneo di tennis al Roland Garros, da Parigi; il primo incontro degli europei di basket da Atene. La spiegazione è che tutto ciò che parte dall'estero non può essere bloccato dallo sciopero fatto in Italia sia perché a garantire il collegamento basta un tecnico, fosse pure un ingegnere che non partecipa agli scioperi, sia perché alle squadre impegnate all'estero non viene chiesta l'astensione dal lavoro per non costringerle a pagarsi di tasca propria la trasferta. La manifestazione di oggi è la rappresentazione più appariscente della rabbia cresciuta in questi mesi A parlare oggi, davanti a questa gente che sa di giocare 11 tutto per tutto, perché mal più le capiterà un rinnovo di contratto in campagna elettorale, saranno Guglielmo Epif ani della Cgil. Antonio Lovato del sindacato autonomo Snater e Franco Marini, segretario generale della Cisl. L'obiettivo è convincere i dipendenti che il sindacato ha ritrovato la sua forza e non è disposto a barattarla sul tavolo della trattativa Dice Antonio Lovato, ventisei anni di lavoro in Rai, da dieci anni alla testa dello Snater, il sindacato autonomo che meglio ha saputo capire il malumore dei dipendenti: 'Il nodo di questo nuovo contratto è principalmente economico. Un impiegato direttivo con dieci anni di anzianità ha una busta paga di circa un milione e duecentomila lire al mese. Troppo poco per un lavoro che richiede una grossa professionalità ma anche tròppo poco in una azienda che in aprile ha fatto seicento promozioni tra i suoi dirigenti, una qualifica con la quale si arriva a settanta milioni lordi all'anno: L'aumento richiesto nel nuovo contratto dovrebbe aggirarsi tra le trecentomila e le quattrocentomila lire al mese lorde, ma non uguale per tutti. il malumore del dipendenti' Rai,- però;' non è solo sala* riale: contesta il modo di dirigere l'azienda, 11 clientelismo politico e quello familiare nel quale è impantanata, l'uso indiscriminato dei contratti esterni nonché l'abuso di aumenti strappati personalmente nel faccia a faccia con i capi. Spiega un cartello: 'Prepotenti schiaritevi la vista, la Rai non è la vostra terra di conquista: Se 1 partiti sono davvero 1 nostri padroni, dicono inferociti gli undicimila dipendenti Rai che non hanno padrini nelle segreterìe né «santi in paradiso*, sono 1 partiti a dover esser colpiti più duramente. E perciò niente telegionali preelettorali, niente notizie addomesticate per questo o que) leader ili comizio, niente tribune politiche regionali. ^*°°c fHl; * Simonetta Robìony

Persone citate: Antonio Lovato, Franco Marini, Guglielmo Epif