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Marceau: io, ultimo maestro Il mimo al Nazionale di Milano da domani al 5 Marceau: io, ultimo maestro MILANO — «La sospensione — ripete —, la nostra è l'arte della sospensione»; ed è su questa che si poggia la capacità espressiva — non soltanto in scena — di Marcel Marceau. Tutto (I suo modo.iti raccontare, porgere, spiegare, è intessuto di 'Sospensioni' Coti, persino i suoi monologhi lunghi, tipo quelli della conferenza stampa di ieri, diventano sempre conversazioni: basta un petto, una pausa, un eco perché chi ascolta abbia la sensazione di rispondere, partecipare, dialogare. Il grande mimo francese sarà al Teatro Nazionale da domani al 5 giugno, con uno spettacolo composto di esibizioni classiche e di numeri nuovi. «E' mia abitudine lare cosi — afferma — in quanto ad ogni serata, di fianco a spettatori che mi conoscono da tempo, ce ne sono altri che per la prima volta scoprono 11. mimo*. ■Un'arte,' questa, non minore, mal — afferma, accalorandosi —, bensì degna di stare alla pari, autonomamente, .insieme con tutte le altre. Non soltanto, ma In posizione privilegiata, perché 11 nostro modo di comunicare è 11 gesto: come per la musica, non ci sono barriere di linguaggio». «Ma il problema — contìnua — e che nel tempo si sono persi 1 maestri». n suo spettacolo — le Pantomime di stile e quelle di Bip — sarà comico, pur non ignorando «punti di carattere sociale. La serata è inserita nella Seconda Rassegna internazionale Clown, organizzata dal 'Consorzio detto spettacolo: con il Comune di Milano e la Regione Lombardia. Accanto a Marceau, due allièvi, che annunceranno il suo ingresso con bandiere su cui verranno scritti i titoli dei pezzi. Maestro di Marceau è stato Etienne Decroux e oggi, dice, •l'arte del mimo deve le proprie nozioni fondamentali a lui ed a me». L'anno prossimo, con un gruppo di giovani usciti dalla scuola da lui fondata a Parigi nel 1978, Marceau formerà una compagnia. Altro progetto, un libro' su un mimo di strada italiano: sarà un altro omaggio a quella commedia dell'arte di cui Marceau è cultore appassionato, o» r. Marcel Marceau a Milano