Simply Red, anima e bicicletta di Alessandra Pieracci

Simply Red, ànima e biciclette! Il gruppo inglese ha aperto a Padova la tournée italiana Simply Red, ànima e biciclette! Entusiasmo dì 7 mila giovani al Palasport - Le bizzarrìe di Mick Hucknall che, prima di cantare, ha attraversato pedalando la città - Il concerto ha ricalcato quello londinese di due mesi fa con i brani da «Picture Book» e «Men and women» - La band è oggi e domani a Roma, il 5 a Firenze e il 6 a Milano DAL NOSTRO INVIATO PADOVA — Avete mai visto una rockstar arrivare in bicicletta? E' successo qui, al Palasport, domenica sora. Mick Hucknall, voce e anima dei Simply Red, gruppo che ormai sguazza a proprio agio nell'onda della nuova musica anglosassone, ha pedalato di buona lena dal centro alla zona di San Lazzaro, tra i caroselli di auto e le bandiere biancorosse per la promozione del Padova in serie B. La bici ha un posto d'onore sul pullman che trasporta la band in questa tournee italiana aperta con un infuocato concerto davanti a 7000 persone (l'esaurito, rispetto all'agibilità) che però davano l'impressione di essere almeno un migliaio in più. Hucknall si conferma personaggio singolare: la nascita in un quartiere povero di Manchester, l'infanzia passata a tirar sassi nei giardini e spaccare vetri, l'adolescenza turbolenta segnata dalle sbronze nei pub avrebbero potuto farlo diventare un eroe della trasgressione. Invece si è trasformato in un esempio trascinante di gioia di vivere. Una scelta da copione? Forse, ma giù dal palcoscenico l'autenticità, pretende una certa fedeltà ed è difficile tradirla. Il rosso di Manchester bagna i suoi 24 anni nel latte e nelle spremute, con grande soddisfazione del personale d'albergo terrorizzato al ricordo dei fiumi di whisky che innaffiavano gli Spandau e il loro entourage. Sie- de tranquillamente ai tavolini dei bar del centro, guarda incuriosito la gente che passa, firma un paio di autografi e poi dice •Basta, sono stanco». Passa la notte a passeggiare nel centro storico della città e, se poi sbaglia strada e si dirige verso la periferia, non se ne fa un cruccio. Al rientro, nella hall, chiede la chiave e si lascia andare a qualche passo di tip tap. «£' da ieri che fa il matto in biciletta qui intorno* dicono divertiti i ragazzi del servizio d'ordine al Palasport mentre tentano di arginare frotte di ragazzine decise a entrare nonostante l'esaurito. Sono le 21 e lo spettacolo comincia, senza i ritardi accademici del rock. Il concerto ricalca quello londinese che ha aperto la tournée europea del gruppo, due mesi fa, e di cui avevamo riferito. La distribuzione strumentale e 11 posto d'onore ai fiati sono quelli del vecchio, caldo rhythm'n'blues, la musica è un tessuto di soul, reggae e jazz, sul quale la voce di Mick Hucknall intesse i suoi ricami colorati. Intorno a lui ci sono Chris Joyce (batteria), Tony Bowers (basso), Pritz Mclntyre (tastiere, voce), Tim Kellet (tromba, tastiere, voce), Sylvan Richardson (chitarra), Janette Sewell (voce), Ian Kirkham (sax). In due ore di concerto, i Simply Red ripropongono i brani del loro due album Picture Book e Men and women. Da Money's too tight to mention (con un italianissimo ritornello -Soldi soldi soldi*). Holding back the years a Infidelity, passando per / tvon't feel guilty. Love fire. Look at you noto. Come to my aid e Shine di Bunny Wiles. I bis sono per Jericho, Evry tinte we say goodbye di Cole Port e r e naturalmente The right thing. L'atmosfera è rovente, settemila persone cantano In coro, una selva di braccia levate verso l'alto, una decina di ragazze vengono soccorse. Intanto là, sul palco, Mick canta, balla, vocalizza senza microfono, invita il pubblico a schioccare le dita insieme con lui, si spreme come un limone e sembra divertirsi un mondo, «/o sono ancora vivo* grida ai settemila davanti a lui. E' un urlo di battaglia e di rivolta che si fa strada dirompente tra le battute e l'ironia. *Bravo il Padova football*, *Grazie amici, cantate con me questa cannone* dice, in italiano, quando si accorge che è inutile annunciare ogni volta i titoli dei brani, tanto il pubblico li conosce a memoria. L'intesa è perfetta e quando Hucknall, con una risata e un fiammeggiare della zazzera rossa, rovescia un getto d'acqua sulla folla e poi lancia in aria la bottiglia (di plastica), sembra quasi un brindisi collettivo. La voce straordinariamente originale, il solido e affiatato gruppo strumentale fanno dei Simply Red una formazione che trova la sua migliore espressione nei concerti dal vivo. *La nostra è una musica multirazziale — spiega Hucknall — e lo sottolinea la composizione stessa della band. Dopo questo album in un certo senso revivalistico non so che cosa faremo, ma tenteremo di seguire il nostro istinto. Io odio le mode perché non hanno niente a che vedere con la creatività. La buona musica trascende le mode e sopravviverà sempre*. La tournée del Simply Red, seconda tappa ieri sera a Bologna, prosegue stasera e domani a Roma, il 5 a Firenze, il 6 a Milano. Alessandra Pieracci Mick Hucknall: ironia, colori, l'allegria di un clown e una musica «che non segue la moda»