Scoperti altri bidoni di veleni

Scoperti altri bitjoni di vglem Anche arri mi ne aromatiche nella discarica abusiva di Orbassano Scoperti altri bitjoni di vglem La pala meccanica della Provincia ha portato alla luce decine di sacchi di polveri molto irritanti, residui dell'industria dei colori, le stesse sostanze impiegate all'Ipca di Ciriè Non è solo una «tomba ecologica', ma un vero e proprio 'Cimitero di rifiuti', tossici e nocivi della peggior specie, la discarica abusiva scoperta nei giorni scorsi dagli ispettori ecologi della Provincia nella campagna di Orbassano, in località Fraschei. Dopo la scoperta di fusti di stirene, un prodotto altamente cancerogeno impiegato nella fabbricazione del poliuretano espanso, a mano a mano che procedono gli scavi vengono alla luce altri inquinanti: scarti di vernici, toluolo, xilolo, e da ultimo decine di sacchi di polveri molto irritanti, che secondo una prima stima sarebbero residui di animine aromatiche dell'industria dei colori. Ieri la pala meccanica della Provincia ha continuato a scavare nella grande cava a forma di «8», un'area di circa 10 mila metri quadrati in territorio di Orbassano ma di proprietà del Comune di Belnasco. A meno di un me¬ tro di profondità si sono trovati bidoni pieni di toluolo e xilolo, due solventi molto tossici sospetti di provocare malformazioni nell'organismo. A poche decine di metri di distanza altro scavo ed altra sorpresa: nuovamente si sono rilevati fusti pieni di stirene, il materiale che per primo aveva provocato l'allarme. Infine, proprio mentre sul posto c'erano l'assessore all'Ecologia della Provincia, Sibille, ed 1 dirigenti del Servizio protezione ambiente, da un angolo della buca sono saltati fuori del sacchi pieni di polveri colorate. Un tecnico, munito di maschera, ha iniziato 1 prelievi e nei prossimi giorni ci saranno i risultati precisi, ma già ftn d'ora non paiono esserci dubbi: animine aromatiche, le stesse che venivano impiegate all'Ipca di Ciriè, l'azienda diventata famosa come 'la fabbrica del cancro'. Sibille ha quindi deciso di sospendere la ricerca: 'Ormai siamo ben consapevoli di essere capitati su una vera e propria bomba ecologica', dice. 'Abbiamo ribadito al Comune di Beinasco la necessità di isolare la zona: lo avevamo detto fin dall'inizio ma nessuno ha ancora fatto nulla'. Contemporaneamente è partito un telegramma alla Prefettura, perché la Protezione civile (ente competente) provveda ad un piano di bonifica: occorre fabbricare una «tomba» sicura per tutti gli inquinanti. Sibille, che oggi invlerà un rapporto alla magistratura, chiede anche il sequestro penale della zona. Olà ci sono pesanti sospetti su alcuni smaltitori di rifiuti. Risulta anche che, fin dal 20 settembre 1984, su segnalazione dei vigili urbani, il sindaco di Orbassano, Martoccia, Inviò un'ordinanza a Beinasco chiedendo che fossero adottate tutte le cautele per impedire l'accesso al terreno, diventato una discarica abusiva: 'Nessuno può sostenere che Ignorava la situazione di rischio, ma Beinasco e Orbassano per due anni e mezzo si sono rimpallati la difesa dell'area'. E intanto i pirati del rifiuti ne hanno approfittato. g.b.

Persone citate: Martoccia, Sibille

Luoghi citati: Beinasco, Ciriè, Comune Di Beinasco, Comune Di Belnasco, Fraschei, Orbassano