Reagan conferma Volcker

Reagan conferma Volcker Non è però certo che il governatore della «Fed» accetti Reagan conferma Volcker La notìzia ha avuto effetti positivi sui cambi del dollaro (1327 lire) e a Wall Street - Nel trimestre febbraio-aprile i «Sette» hanno speso somme enormi per sostenere la moneta Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Se lo vorrà, Paul Volcker verrà riconfermato governatore della Riserva federale per la terza volta consecutiva. La sua nomina dimostrerà che 11 presidente Reagan è deciso a non lasciar più scendere li dollaro e dissiperà definitivamente le apprensioni del mercati dei cambi. Lo ha dichiarato ieri un alto funzionario della Casa Bianca — probabilmente 11 capo di gabinetto Baker — al Wall Street Journal. Al tempo stesso, la Casa Bianca ha reso noto che nel trimestre febbraio-aprile le sette potenze industriali sono intervenute in maniera massiccia per stabilizzare le monete, spendendo oltre 73 miliardi di dollari complessivi. Si è trattato del massimo intervento da sette anni a questa parte, da quando cioè 11 presidente Carter dovette chiedere l'aiuto degli alleati per evitare il crollo della divisa Usa. La duplice rivelazione ha avuto un effetto positivo immediato sul dollaro, che ha proseguito la sua ascesa della scorsa settimana, chiudendo la giornata a 1327 lire, con un aumento di 12 punti, a 1,838 marcili tedeschi, con uno di un punto e mezzo, e 145,7 yen, uno yen e mezzo in più di venerdì. »La dichiarazione di Reagan della scorsa settimana, che non aveva ancora affrontato il problema di Volcker», ha notato l'ex consigliere economico della Casa Bianca Alan Oreenspan, «aveva innervosito i mercati. Oggi essi si sono tranquillizzati: n motivo forse più importante del nuovo clima, ha aggiunto Oreenspan, «è la notizia che gli Stati Uniti hanno investito più di 4 miliardi di dollari nella difesa del dollaro nel trimestre febbraio-aprile e che gli alleati ne hanno investiti nove volte tanto. Quale riprova più .chiara del fatto che l'accordo del Louvre di febbraio funziona e continuerà a funzionare?». Nonostante questa manovra coordinata dei Sette sulle monete, nel trimestre in questione il dollaro si è deprezzato dell'8 per cento nei confronti dello yen e del 2 per cento in quelli del marco. Retrospettivamente, Oreenspan lo considera inevitabile: mll mondo intero era convinto che gli Stati Uniti ne volessero un'ulteriore svalutazione per rendere più a buon prezzo le loro esportazioni e più a caro prezzo le importazioni dall'estero, in modo da ridurre il deficit commerciale». L'ex consigliere economico della Casa Bianca attribuisce a Volcker 11 merito di aver rovesciato la situazione: «£' stato lui a sostenere che il calo del dollaro è inflazionistico e che destabilizza i mercati». Non si sa esattamente quanto i Sette abbiano speso per la sola divisa Usa, ma includendo gennaio e maggio si calcolano una settantina di milioni di dollari: ciò significa che dall'Inizio dell'anno a oggi gli Interventi globali avrebbero sfiorato 1100 miliardi di dollari, una somma enorme. La Casa Bianca ha precisato al Wall Street Journal che Volcker non ha ancora esposto le sue intenzioni a Reagan. il governatore della Riserva federale, forse il tecnico che gode della maggior fiducia del mercati dei cambi, è combattuto tra 11 senso del dovere e la necessità di dover guadagnare di più per fare fronte a una situazione familiare difficile (moglie e figlia hanno bisogno di cure costosissime). Volcker percepisce circa 100 mila dollari annui, 130 milioni di lire, e nell'industria privata ne prenderebbe dieci volte tanto, n Wall Street Journal ha scrìtto che se Reagan lo sollecitasse, egli resterebbe però al suo posto e il Congresso ha già proposto che gli venga aumentato lo stipendio. Resta da vedere se il presidente farà questa richiesta. Volcker è l'uomo che lo ha costretto a cambiare strada sul dollaro e che continua a sparare a zero sulla reaganomics. La magnanimità reaganiana potrebbe cedere alla tentazione di disfarsi di un avversario interno, se non esistesse il timore che la partenza del governatore causi un uragano monetario. Wall Street ieri ha lanciato in pratica un messaggio perché Volcker resti: la Borsa si è infatti ripresa, sottolineando che 1 tassi d'interesse, saliti di molto il mese scorso, sembrano essersi fermati. Il presidente della Federai Reserve, Paul Volcker (Ansa)

Luoghi citati: Stati Uniti, Usa, Washington