Un codice morale per gli apprendisti stregoni di Marina Verna

Un codice morale per gli apprendisti stregoni Un codice morale per gli apprendisti stregoni Evans cita casi di rondini condannate per aver fatto rumore in chiesa, un gallo fu messo al rogo per aver, sembrerebbe, deposto un uovo. Delle locuste furono diffidate, in nome di Dio, a andarsene dalla zona che infestavano. Un giurista francese, Bartolomeo Chassenee, costruì la sua reputazione come avvocato difendendo alcuni ratti convocati in giudizio davanti a un tribunale ecclesiastico sotto l'imputazione di: «aver criminosamente mangiato e vandalicamente distrutto il raccolto di malto della zona». Quando 1 convenuti non si presentarono all'udienza fissata, Chassenee usò tutte le sue astuzie giuridiche per scusarli davanti alla corte. Sostenne che probabilmente non avevano ricevuto la convocazione dato ! che. d'abitudine erravano di villaggio in villaggio, ossia non avevano fissa dimora e anche nel caso avessero ricevuto l'ordine di comparizione era per. loro, secondo Chassenee, troppo pericoloso esporsi in pubblico sotto gli occhi dei loro nemici gatti. . IN campo biologico i quindici anni che vanno dal '65 all'80 sono gU anni d'oro della ricerca applicata. La ricerca pura 6 messa sotto accuso, si ragiona e si progetta soltanto in termini di ricadute tecnologche. La scoperta della struttura chimica del geni e la loro manipolazione non lasciano però tutti tranquilli, tanto più che le prime Inquietudini e le restrizioni poste all'inizio degli esperimenti vengono allentate dall'entusiasmo per 1 risultati ottenuti Nell'incertezza sulle conseguenze a più lunga distanza qualcuno suggerisce cautamente di astenersi dal turbare la natura, qualcun altro pensa a un codice morale. Nel 1971 l'oncologo Potter conia la parola «bioetica», nel '74 11 biologo Paul Berg e il biochimico Stanley Cohen, spaventati dal «bricolage» del geni fanno la prima proposta di una moratoria degli esperimenti sul Dna. Non sono i soli a essere ' Bruno d'Udine •A preoccupati. I loro avversari però si chiedono: nel nome di una morale più alta o di una paura irrazionale? Il grande pubblico familiarizza con una nuova parola, biotecnologie, ma non sa quasi nulla del grandi problemi che solleva. L'Unesco intanto mette la biologia cellulare al centro del colloqui di Varna del 1975. Occorre trovare una risposta al nuovi problemi di deontologia, occorre combattere l'idea che esistono cose che è meglio ignorare o che è sacrilego scoprire, occorre rimediare alla mancata riflessione morale sulla liceità delle manipolazioni genetiche. E questa riflessione va fatta prima di andare avanti con ricerche che mettono In discussione l'ordine stesso della creazione. I colloqui si chiudono con un appello a filosofi e uomini di scienza affinché elaborino insieme un codice etico appropriato alle nuove conoscenze della vita. Nel '76 Salvador Luria segreto della vita è male. n senso del peccato non tocca molti ricercatori ma le conseguenze catastrofiche si anche perché tutti si rendono conto di quanto sia difficile valutarne la probabilità e la gravità. Non esiste una misura oggettiva. Rivolgersi agli esperti sposta il problema ma non lo risolvè. Chi sono? Il biologo Stich propone una definizione: sono coloro che gli esperti riconoscono come esperti Ancora una volta il problema non è risolto, perché gU esperti non sono d'accordo fra di loro. C'è chi teme il peggio e chi ha fiducia . nella possibilità di controllare razionalmente 1 rischi. A chi credere? Prudenza e sicurezza suggerirebbero, di fronte a valutazioni di rischip diverse, di agire regolandosi sulla teoria più catastrofica. Il matematico Nlrenberg e il fisico Ramsey propongono di proibire l'accesso a quelle conoscenze che non abbiamo la capacita morale di assorbire. scrive: «n diritto di sapere ha per limite il dovere di essere innocenti dell'Infelicità altrui Se. un solo essere umano deve soffrire per le nostre ricerche, sospendiamole: quella verità potrebbe non valere quel prezzo». Qualcuno si chiede se la scienza valga davvero cosi poco. Nel '79 il dibattito sulla manipolazione del Dna è già molto avanzato, almeno nei Paesi anglosassoni dove la riflessione morale e il controllo etico sui lavori scientifici sono favoriti istituzionalmente. C'è Infatti l'obbligo di far esaminare tutti i temi di ricerca da una commissione che ne giudica la conformità etica e boccia quelli che non ritiene conformi a un codice non scritto ma fortemente sentito. il partito dell'alt alle manipolazioni genetiche si è fatto intanto agguerrito e porta due argomentazioni: la possibilità di conseguenze catastrofiche e la consapevolezza che entrare nel La posta è alta. Ci sono in gioco — e in conflitto — molti interessi. Per dirimere una controversia difficilissima, oggi si paria di un tribunale scientifico che sarebbe, per l'attività di ricerca, ciò che il giuramento di Ippocrate è per l'attività medica. Il suo compito sarebbe quello di limitare la libertà di ricerca in quattro casi: - Marina Verna

Persone citate: Bartolomeo Chassenee, Paul Berg, Potter, Salvador Luria, Stanley Cohen, Stich

Luoghi citati: Udine, Varna