Lecito e proibito nel laboratorio del biologo

Lecito e proibito nel laboratorio del biologo Lecito e proibito nel laboratorio del biologo ben chiaro che non intendo affatto dire che non ci siano difficoltà morali. A me personalmente e, spero, a tutti gli scienziati, una tale operazione apporrebbe ripugnante, e per fortuna non c'è alcuna notizia ufficiale che ciò sia mai stato tentato. Ma è chiaro a questo punto che non ci si può esimere dal dare un giudizio morale su tutta la materia aperta dalle tecnologie biomediche, le quali d'altro canto sono destinate con certezza a entrare nella vita di tutti noi. ' ' Dico subito che non si può fare di ogni erba un fascio e che bisogna, a mio avviso, procedere a un esame dei casi particolari cercando di arrivare a norme generali certe, che salvaguardino la dignità dell'uomo, non portino modifiche nocive alla natura in genere e però consentano le tante applicazioni benefiche delle quali l'umanità ha un | bisogno;spesso disperato, i ' | Cominciamo con l'esami- I ! nare; lò;"scalino più "pfcpso | delle nuove tecnologie, il caso più semplice è quello della inseminazione artificiale umana. Questa viene praticata (in migliala di casi all'anno) quando per alcuni difetti di un uomo il suo seme non può raggiungere l'ovulo femminile. In questi casi il medico introduce con una sottile cannula il seme nelle vie genitali femminili in modo che il contatto e la desiderata gravidanza possano avere luogo. Quando si tratta del seme del partner abituale, a me non pare che l'atto comporti particolari problemi morali SI tratta di un'atto medico a mio avviso del tutto lecito, volto a curare questa forma di sterilità della coppia. Le cose si complicano quando, per altre cause, ad esempio assenza o inidoneità del seme del partner, si debba ricorrere al seme di un donatore. Esistono LA notizia diffusa dall'antropologo dell'università di Firenze Brunetto Chiarelli che si starebbero effettuando esperimenti di incrocio tra uomo e scimmia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un'opinione pubblica già allarmata dalle continue notizie sul progressi delle biotecnologie e sul loro pericoli presunti o veri. Che questi argomenti tocchino da vicino tutti è verissimo ed è dunque sacrosanto che l'opinione pubblica sia informata; ma è indispensabile che l'informazione sia corretta. Cerchiamo di andare un po' per ordine: il caso del cosiddetto uomo-scimmia. Innanzitutto niente sulle riviste scientifiche è ancora apparso in proposito. La notizia dell'avvenuta fecondazione in provetta tra ovuli umani e spermi di scimmia o viceversa, è molto probabilmente falsa, perché gli spèrmi di una specie anlI male non fecondano di norma le uova di. un'altra specie, anche vicina. ■ i Esiste però la possibilità tecnica di effettuare l'esperimento con un altro metodo, già impiegato pochi anni fa per creare un ibrido tra capra e pecora, animali tra di loro non fecondabili. Basta fecondare in provetta l'uovo di capra con spermi di capra e l'uovo di pecora con spermi di pecora. Una volta che le due uova hanno cominciato a dividersi nelle prime poche cellule, si può mescolare tra loro queste cellule di capra e di pecora e ottenere un embrione ibrido, capra-pecora. Impiantato nell'utero di una delle due specie, si svilupperà finché nascerà, come è già accaduto, una capra-pecora. 'Non c'è dunque alcuna difficoltà teorico-tecnica perché con procedimento analogo possa essere tentata la creazione dell'uomoscimmia. Ho detto nessuna difficoltà tecnica, ' ma sia o: l'umanoide è già tra noi? bioetica dalla nas numerose banche dello sperma, ma a tutt'oggi nel nostro Paese e In genere nel mondo, senza alcuna'regolamentazione. Io stesso presentai nell'ottava legislatura una proposta di legge alla Camera, che non ebbe seguito né in quella né nella successiva legislatura, cioè quella appena finita. del nascituro, che deve godere di tutti i diritti di un figlio legittimo della coppia che lo ha voluto, anche se sarà biologicamente per metà figlio della donna e per metà di uno sconosciuto. Altri simili problemi nascono ancora quando una donna che vive sola desideri La bioetica di fronte alla fecondazione in provetta e alle più ardite manipolazioni del patrimonio genetico Lo sdoppiamento, della molecola a elica del Dna, alla quale è affidato l'intero patrimonio genetico di ogni essere vivente Ciò, malgrado da anni il Consiglio d'Europa abbia emanato delle direttive generali. I problemi che sorgono sono di tre tipi: primo, la liceità morale di fecondare una donna con 11 seme di un individuo al di fuori della coppia; secondo, la necessità che ciò avvenga nel rispetto delle norme igieniche e mediche e nel più assoluto anonimato del donatore; terzo, la necessità di salvaguardare' tutti 1 diritti l'inseminazione artificiale. Più complesso è il caso della fecondazione in provetta. In questo caso, per difetti di soUto legati alle vie genitali della donna, si può estrarre l'ovulo dell'ovaio e fecondarlo in provetta col seme del partner abituale. Quest'uovo cosi fecondato comincia a dividersi in più cellule e, quando ne ha fatte una trentina, viene introdotto nell'utero materno, dove si impianta e si sviluppa normalmente. cita della parola (1971) al dibattito di Anche questo è a mio parere un atto biomedico, anche se un tantino più complesso, mirato a risolvere la sterilità della coppia. Una complicazione etica è data dal fatto che per motivi tecnici si è costretti a fecondare più di un uovo, perché alcuni possono non impiantarsi nell'utero, dunque si useranno gli altri Che cosa si fa di quelli che non saranno usati? La risposta è duplice: o si lasciano morire o si usano per esperimento. Il primo caso pone già del dubbi morali perché secondo alcune filosofie, ad esemplo secondo la Chiesa cattolica, un uovo fecondato è già da considerarsi essere umano. Il mio parere è diverso: sono certo che un embrione a termine, ancor prima della nascita, va considerato essere umano. Ma mi rifiuto di pensare che una cellula uovo fecondata lo sia già: non ha un sistema nervoso, non vede, non sente, non. .pensa, non ha niente dell'uomo. Mi si obietta, che ha dentro il programma per fare un uomo. E' vero, ma lo stesso programma lo hanno dentro il nucleo tutte le cellule del nostro corpo. Non per questo mi sento in dovere di fare il funerale alle tonsille che mi son tolto, benché contengano migliaia di mie cellule, ciascuna con dentro l'intero programma per costruire un uomo uguale a me stesso. Se però mi si domanda quando l'uovo fecondato diventa uomo, devo dire che non so rispondere. Perché si tratta di un continuo divenire. Quindi l'eventuale uso sperimentale di uova fecondate (cosa che in certi casi può riuscire di enorme utilità per la ricerca), lo limiterei a stadi di sviluppo molto precoci, precedenti la formazione del sistema nervoso. Un'ulteriore complicazione è rappresentata dal caso delle donne che si offrono di portare a termine la gravidanza per un'altra donna che abbia gravi difetti dell'utero. Dal punto di vista puramente biologico il figlio che nasce dalla fecondazione dell'ovulo di una donna col seme del partner abituale e che venga fatto sviluppare nell'utero di un'altra donna, è in tutto e per tutto figlio della coppia donatrice di uovo e seme, e non avrà niente della donna ospitante, salvo possibili influenze psichiche, trasmesse all'embrione durante la gravidanza, almeno secondo alcuni psicologi. La scelta è dunque puramente morale e a mio parere aperta a opposte scelte. L'atto che certamente induce perplessità, rappresenta però in alcuni casi l'unica soluzione per una coppia che desideri un figlio biologicamente tutto suo e non possa averlo per altra via. Si può certamente osservare che, se venisse adottato il figlio di un'altra coppia, l'amorevole educazione dei genitori adottivi conterebbe probabilmente molto di più delle disposizioni biologiche ereditarie, essendo il carattere di un uomo dipendente da due fattori, l'indole (intrinseca ed ereditaria) e l'educazione, del tutto esterna. In tutto questo bisogna anche considerare l'eventuale affezione, del tutto naturale, che la madre che ha ospitato l'embrione può sviluppare verso il nato, che poi le sarà tolto. Dunque c'è veramente da chiedersi se una semplice adozione non sarebbe molto meglio. Molto meno valide mi sembrano le ragioni che inducono all'inseminazione di una donna col seme dell'uomo di un'altra coppia in cui la donna sia sterile. In questo caso il figlio sarà biologicamente in tutto e per tutto della donna fecondata e Giovanni Giudice Continua a pagina 2 in sesta colonna questi giorni ' se 1 risultati servono per un cattivo uso (ad esemplo, la ricerca militare) 0 se la rarità delle risorse obbliga a sacrificare settori più importanti " se i metodi di lavoro sono immorali e illegali (ad esempio, la vivisezione) ° se la conoscenza acquisita è distruttrice per chi la acquisisce. L'antica certezza che l'uomo, essendo un essere naturale, non valica sacre barriere nelle sue esplorazioni del mondo ma inventa semplicemente nuove strade, vacilla sempre di più.

Persone citate: Brunetto Chiarelli, Giovanni Giudice

Luoghi citati: Firenze