Quando il Lupo s'innamora

sìnnamora sìnnamora scontente provvisto di •gadget» e, gli effimeri fasti di S. Valentino — ha bruciato in brevissimo tempo diecimila copie di tiratura: A quanto dicono librai ed editore, gli acquirenti principali sono le ragazzine sedici-diciassettenni: vedrebbero in Lupo Alberto l'incarnazione del tipo rude ma tenero (e li perii spavaldo ma in fondo buffo) che evidentemente sognano come partner ideale nella realtà. In effetti, pizzicando tra gli aforismi raccolti nel volume e commentati graficamente dal sapido pennino di Silver, si scopre una demitizzazione scanzonata dell'amore che può arrivare a suggerire qualche indicazione sui nuovi sentimenti giovanili, oscillanti tra il trasporto dell'emozione e il freddo disincanto di questi Anni Ottanta. Qualche esempio? Si va dal proverbiale •Se ti vedo di rado mi ricordo sposso, se ti vedo spesso mi ricordo di rado, aito battuto snob di Leo Longanesi «L'amore e l'attesa di una gioia ohe quando arriva annoia»; si rifugge del melenso citando Paul Qéraldy; •Se tu mi amassi e lo ti amassi, come ti amerei»; ci si incaglia, trepidi come scolaretti, sulla lapidaria definizione di Jacopo da Lentlni «Amore è piena cosa di paura». E c'è anche una battuto che recita «L'amore è bellissimo, dura pochissimo, frega tantissimo», in modo bruciante: e Iutt'altro che consolatorio. Tempi da lupi. Ferruccio Glromlni

Persone citate: Leo Longanesi, Lupo Alberto, Paul Qéraldy