Cosa ne pensano uno sceneggiatore tv un disegnatore di fumetti un cantautore

Cosa ne pensano uno sceneggiatore tv, un disegnatore di fumetti, un cantautore Cosa ne pensano uno sceneggiatore tv, un disegnatore di fumetti, un cantautore copei di Ersilia Zamponi. Per storpiare una parola bisogna conoscerla bene, per ridere bisogna sapere. Il gioco arricchisce il linguaggio; Nel suol «testi parlati» per ottenere la «sintesi del comico» usa verbi al presente, pochi aggettivi, salta ogni consecutio. Mescola linguaggi alti e bassi, dialetti e inglese, gerghi e neologismi. Soprattutto manipola, deforma, rovescia 1 luoghi comuni del parlare. Sono nati cosi i suoi tormentoni, le tavanate galattiche del criticatrutto, lo spettegolefono, lo pslcana-leasing Vermiglione, il paninaro •troooppo giusto». Parte sempre da1 un'esperienza personale, cose viste, persone incontrate. Per lavoro legge da Alfabeta a Tuttoundnetto. Per sé, ai «libri da consumare» preferisce «quelli che consumano dentro; Ricci sostiene che l'italiano di Drive in, proprio come quello parlato dai giovani, solo in apparenza è povero e ripetitivo: «Anche solo dieci anni fa una trasmissione cosi sarebbe stata impossibile. Mancava un linguaggio comune. Oggi ci si capisce di più. 17 paese è più omogeneo, per stili di vita e linguaggi, dal Nord al Sud. E girano più-parole; t ragazzi hanno mAtiotafii^Nim^itemltanaplù. quei be^o^S«^Tu«r«c*rirb,HJazzo, doè.-.i'" Jacovitti: i rumori diventano parole Vecchioni: facciamo da ponte per la poesia Ricci: «Drive in» rompe i luoghi comuni PER Roberto Vecchioni, cantautore di vocazione e per mestiere insegnante di liceo, piangere sull'impoverimento del linguaggio è «una parrucconata; una cosa da Ippopotami nel lessico del suo ultimo long play. • L'italiano parlato delle canzoni d'autore è oggi II linguaggio popolar-borghese più accettato e sentito dal giovani. Rispecchia con immediatezza quel che la gente davvero dice. E oltre ad essere piacevole ha un suo valore estetico; Ma per Vecchioni tra canzone e poesia «c'è una differenza abissale. I poeti che han scritto testi di consoni hanno tutti miseramente fallito, compreso Prévert (con la sola eccezione delle Foglie morte). La poesia ha regole, fonemi e accenti diversi, è più precisa e sintetica, tende all'origine della parola. E non ha la musica. E' un'emozione di 'pochi e giusti.. La canzone è un kolossal. Per i ragazzi che consumano solo le parole dei «Tenitori o quelle della tv, può essere un trampolino di lancio verso forme, espressive diVerWrion'WpeWrl.? "*} g^i! JACOVITTI, uno del padri del nostro umorismo a fumetti, 11 disegnatore del Vittorioso, è un po' più perplesso: •L'italiano è diventato una baraonda, un riciclaggio di mode e parole altrui, soprattutto americane, una lingua che non fila più. Ma non è colpa dei fumetti: si lavora con quel che c'è. Ho sempre avuto il gusto di maltrattare la lingua, t benpensanti mi accusavano di Insegnare a parlar male. Ho cominciato a disegnare a 15 anni, ero bravo in scienze, molto meno in italiano. Facevo madornali errori, t lettori se ne accorgevano, mt scrivevano con rimprovero. Poi ho cominciato volutamente a storpiare le parole, ho fatto diventare lingua l rumori; Ricorda Cocco bill e i suol «alami affettati, tra schiAAFFI e peDAAAte: «Non ho mal pensato di danneggiare l'italiano, è sempre stato un gioco, per far ridere, nonostante l guai. Mantengo l'ispirazione di sempre, ma con le cose nuove che ci circondano. usw&W.mM SWWtót&O ) le parole della tv». Dalla polvere'all'aitar: cosa prova chi scrive sketch per la tv, fumetti o canzoni, Ieri accusato di «corrompere» il buon italiano, a essere oggi «riabilitato» dagli studiosi della Crusca? ANTONIO Ricci mente e penna di Drive tn e Lupo solitario, è onorato, ma non sorpreso. - Già Eco ci ha citati al Beaubourg tra gli intellettuali europei'. Ora 11 suo Drive in è pure ih libreria (Bompiani, pp.164, L.15.000). Ricci ha accettato controvoglia: «Odio i libri tv, opere di sciacallaggio, stupidi ritorni sul luogo del delitto. Afa tanfi. Compiuti guasti notevoli sull'infanzia, bisognava riparare; E infatti i diritti d'autore andranno all' Unicef. . In realtà. Ricci non ha alcun senso di colpa verso la lingua italiana. E' «contento e convinto» di quel che fa. Genovese, 37 anni, laurea in lettere con una tèsi su Francesco Jovine, ha insegnato per anni in una scuola media: «Per prima, "ocsa esercizi di couipTft^tiootc évpoitmoi(tor; ■"giochi'con le parole, cvme~nei Draghi le - Clara Sereni, figlia dello storico comunista, ci parla di <<Casalinghitudine>> Collana LA NUOVA AFRICA Il vero volto del continente africano B. Davidson L'AFRICA NEL MONDO CONTEMPORANEO Capire cosa cambia. Conoscere il perché Scoprire un «nuovo» continente pag. 374 L. 30.000 J.D. Fage STORIA DELL'AFRICA Afferrare il senso del passato Recuperare il significato degli avvenimenti Comprendere uomini che hanno ima storia da raccontare pag. 506 L. 30.000 R. Dumont - M.F. Mottin L'AFRICA STRANGOLATA pag. 240 L. 18.000 J.H. Kwabena Nketia LA MUSICA DELL'AFRICA Individuare stimoli e sorprendenti risorse Cogliere l'anima inaspettata di uno stile Capire meglio un mondo pag. 278 L. 24.000 J. Chevrier LETTERATURA NEGRA DI ESPRESSIONE FRANCESE Penetrare nel cuore di una cultura affascinante Sorprenderne le espressioni migliori Carpire i suoi segreti pag. 304 L. 26.000