Reggiani solo un poco di gloria

Nel motomondiale a Monza gare bellissime in una giornata triste Nel motomondiale a Monza gare bellissime in una giornata triste Reggiani, solo un poco di gloria Tragica fine di Ceccoli per una caduta MONZA — Un incidente mortale ha amareggiato una giornata di festa per lo sport. In una-gara di contorno del Gran.Premio delle Nazioni, il trofeo monomarca Yamaha FZ 400, un giovane pilota ha perso la vita. Mauro Ceccoli, genovese di 23 anni, corridore dilettante alla sua seconda corsa è caduto al secondo giro all'uscito della prima curva di Lesino ed è deceduto in seguito allo sfondamento del cranio. In base alle testimonianze di altri concorrenti, Ceccoli sarebbe uscito con una traiettoria troppo larga dalla prima curva di Lesino finendo con la ruota posteriore sul cordolo. Sbalzato violentemente dalla moto nel primo impatto col suolo ha perso il casco e, ripiombando nuovamente sull'asfalto, ha subito un colpo tremendo alla testa non piti protetta dallo stesso. Non la pista pericolosa come nel 73, quando a Monza persero la vita Pasolini e Saarinen, ma una imprudenza sarebbe dunque la causa di questa tragedia. Due le ipotesi possibili: o il casco era stato allacciato male o come risulterebbe dalla testimonianza di un amico del Ceccoli, Nicoli, anche lui pilota, il casco era di misura troppo grande e, pertanto, si è sfilato. La. salma di Mauro Ceccoli ed il casco sono ora a disposizione del- ■ L'italiano Chili settimo Honda a 48/100; 4. Cornu (Svi) Honda a 78/100; 5. Pons (Spa) Honda a 4"53; 6. Lavatici (Ven) Yamaha a 5"70; 7. Cardus (Spa) Honda a 15"60; 8. Igoa (Fra) Yamaha a 12"45; 9. Vitali (Ita) Garelli a 30"48; 10. Berlin (Fra) Honda a 30"80. Mondiale 250: 1. Roth p. 35; 2. Mang 33; 3. Cornu 25; 4. Pons 24; 5. Wimmer (Oer) Honda 21. Classe 80: 1. Martlnez (Spa) Derbl in 28'47"31, media km/h 157.146; 2. Herreros (Spa) Derbi a 11"20; 3. Dorflinger (Svi) Krauser a 11"33; 4. Abold (Oer) Krauser a 28"23; 5. Seel (Oer) su Seel a a 30"24; 6. Juaaz (Ung) Krauser a 31"88; 7. Priori (Ita) Krauser a l'01"14; 8. Schimhofer Mondiale 80:1. Martlnez p. 42; 2. Waibel 24; 3. Herreros 23; 4. Dorflinger 20; 5. Criville (Fra) 14. Classe 500: 1. Oardner (Aus) su Honda in 44'04"81 alla media di km/h 189,473; 2. Lawson (Usa) Yamaha a 15"66; 3. Sarron (Fra) Yamaha a 32"46; 4. McElnea (Gbr) Yamaha a 32"49; 5. Haslam (Qbr) Honda a 32"55; 6. Taira (Ola) Yamaha a 40"48; 7. Chili (ita) Honda a l'01"89; 8. Schwantz (Usa) Suzuki a l'02"19; 9. Roche (Fra) Cagiva) a l'05"; 10. McKenzie (Obr) Honda a V06"26. Mondiale 500: 1. Oardner punti 43; 2. Lawson 39; 3. Mamola (Usa) Yamaha e Haslam 32; 5. Taira 22; 6. Chili 17; 7. McElnea 14; 8. McKenzie 14; 9. Sarron 10. Classe 250: 1. Mang (Oer) su Honda 35'10"63, media km/h 178,070; 2. Rolli (Oer) Honda a 20/100; 3. Sarron (Fra) l'autorità giudiziaria di Monza che aprirà un'inchiesta. Mauro Ceccoli, che era accompagnato a Monza dalla fidanzata e da alcuni amici, era — come si è detto — alla seconda gara di una certa importanza. Da parte dell' azienda che produce il casco indossato dal pilota è stato emesso un comunicato in cui si dice che «IT. casco di Ceccoli come quello di tutti i piloti del "Supertrophy-Yamaha" risponde pienamente a tutte le doti di sicurezza richieste nelle competizionU. E' stato anche reso noto che •ogni casco per i piloti viene scrupolosamente controllato con il pilota stesso e che ad ogni competizione è presente un furgone assistenza che è in grado di intervenire per ogni necessità: c. t. Il pilota dell'Aprilìa costretto al ritiro nella 250 vìnta in volata dal tedesco Mang Gardner con l'Honda domina la 500 e passa al comando nel campionato mondiale sa di un pneumatico ormai deteriorato. Cosi lo sprint per il terzo posto ha visto prevalere Sarron su McElnea. In classifica generale la Honda, pur priva del suo numero uno, Freddie Spencer, è riuscita a scavalcare la Yamaha. Tra le quattro cilindri ufficiali Honda e Yamaha è riuscito ad inserirsi con la sua Honda tre cilindri dimostrando una gran grinta, Pierfrancesco Chili, che è finito settimo dietro a piloti (Sarron, McElnea, Haslam e Taira) che hanno più esperienza e soprattutto più cavalli a disposizione. Roberto Gallina, che lo sta seguendo da vicino, giura che questo ragazzo con una quattro cilindri potrebbe fare quel lavoro di aluto-Gardner che attualmente gli altri piloti Honda non riescono a fare. Vedremo se in Giappone gli daranno ascolto e se Chili, finalmente, potrà, avere a disposizione una moto competitiva. Discretamente si è difesa ieri la nuova Cagiva V587 che il francese Roche ha portato al nono posto nella gara di esordio. variante «Ascari» li motore della Aprilia si è ammutolito. Uscito di scena mestamente Reggiani che da anni va forte ma trova sempre la sfortuna sulla sua strada, la guerra in casa Honda si è risolta a favore di Antony Mang già vincitore ad Hockeneim. Una gara tiratissima e spettacolare con volata finale a quattro da brivido, vinta da Mang con Roth, Sarron e Cornu racchiusi in meno di un secondo. DegU italiani il migliore è stato Vitali nono con la Garelli, mentre Cadalora con la Yamaha ufficiale del team Agostini dopo una partenza lentissima, non è riuscito ad andare oltre l'undicesimo posto. Targata Honda è stata anche la gara delle 500 che Oardner ha dominato con autorità, prendendo presto il largo assieme a Lawson e poi staccando implacabilmente anche 11 campione del mondo 1986. A ravvivare la corsa si son viste belle scaramucce per le posizioni di rincalzo. Mamola terzo fino all'ultimo giro è caduto senza conseguenze a cau¬ di CARLO FLORENZANO MONZA — Una giornata di gare molto valide, rattristata purtroppo dal tragico incidente della mattinata. E' durato soltanto un quarto d'ora il sogno di Loris Reggiani che con la Aprllia 250 sognava di vincere il Gran Premio delle Nazioni Ma è stato un quarto d'ora di gloria per lui e di grande emozione per gli 85 mila spettatori di Monza. Partito dalla pole-position, al secondo giro era in testa circondato da quattro piloti con le Honda ufficiali, Mang, Roth, Sarron, Cornu. •MI sono reso subito conto — ha poi raccontato — che anche se all'ultimo giro fossi uscito dalla "parabolica" per primo mi avrebbero potuto bruciare in accelerazione prima del traguardo. Quindi ai primi giri ho tentato il tutto per tutto per staccarli ma non c'era niente da fare e allora sono rimasto nel gruppo: eravamo in cinque e speravo di finire almeno terzo». Invece al nono giro all'uscita della La «500 miglia» a Al Unser senior