La magistratura apre un'inchiesta sul «re della pasta» in Campania

Dopo Elio Graziano un altro accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato Dopo Elio Graziano un altro accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato La magistratura apre un'inchiesta sul «re della pasta» in Campania Sossio Pezzullo h Vendetta mafio a ricevuto una comu sa o sequestro? nicazione giudiziaria - S NAPOLI — GU industriali della provincia di Salerno non dormono sonni tranquilli. Mentre i carabinieri si affannano alla ricerca dell'ingegnere Elio Graziano, titolare di uno stabilimento a Fissiano (si producono lenzuoli e salviétte «a perdere» per conto delle Ferrovie dello Stato) e presidente della squadra di calcio di Avellino, ecco che la Procura della Repubblica di Salerno avvia un'altra delicata inchiesta su una presunta truffa ai danni dello Stato. Il giudice Erminio Rinaldi, titolare dell'indagine, ha inviato una comunicazione giudiziaria a Sossio Pezzullo, proprietario di una moderna industra per la trasformazione di grano e mangime e di alcuni pastifici. Pezzullo, candidato per il psi nel collegio senatoriale di Eboli, è indiziato di truffa aggravata ai danni dello Stato, lo stesso reato contestato in modo ben più grave al suo collega Graziano. La vicenda che riguarda U «re della pasta» (tra i partners di Pezzullo c'è l'industriale Carlo De Benedetti, che detiene 11 33 per cento delle azioni), è molto simile a quella di cui è protagonista il patron dell'Avellino. L'imprenditore avrebbe ottenuto indebitamente dallo Stato alcune decine di miliardi, a titolo di rimborso per 11 potenziamento e l'ammodernamento dell'impianto di Eboli (duecento operai), danneggiato dal terremoto del novembre '80. Dopo aver ricevuto la comunicazione giudiziaria, nella quale si ravvisa soltanto un'ipotesi di reato, Sossio Pezzullo sarà ascoltato nel prossimi giorni dal sostituto Procuratore della Repubblica di Salerno. In attesa di andare dal giudice, l'Imprenditore appare piuttosto tranquillo: •Questa comunicazione giudiziaria — ha detto — la devo a una denuncia anonima con la empre in fuga il presi quale qualcuno intende colpire tutti i pastai della regione che, dopo il terremoto, hanno fatto ricorso ai benefici della legge per la ricostruzione, allo scopo di potenziare e ammodernare gli impianti: Pezzullo sostiene inoltre di avere presentato oltre un anno fa una documentazione esauriente e perfettamente in regola con la legge. mA riprova della mia correttezza — aggiunge — vorrei dire che nello stabilimento di Eboli ho investito il doppio del finanziamento ottenuto dallo Stato. Tutto ciò, per realizzare uno degli impianti più moderni d'Europa». Mentre dall'ufficio del sostituto procuratore Erminio Rinaldi partiva la comur.i- Tenta furto da ci Armoni» Arrostato MILANO — Per evitare che le tavolette magnetiche applicate ai vestiti facessero scattare l'allarme del negozio, aveva rivestito di carta stagnola l'interno della valigia usata per portare via 1 capi di abbigliamento. Cosi, con questo stratagemma, un algerino di 33 anni, Hamauda Hocine, ha tentato sabato sera di portare via dal negozio di «Giorgio Armanl» di via Sant'Andrea a Milano alcuni capi di abbigliamento (valore complessivo circa otto milioni di lire). E' stato fermato da alcuni commessi che lo hanno rincorso quando già era uscito dal negozio. Presentatosi come un normale cliente, Hocine ha riempito di giacche, pantaloni, camicie, abiti da sera, una valigia nera che aveva con sé. A tradirlo è stato il suo eccessivo nervosismo, che ha insospettito i commessi: era già per strada, quando hanno deciso di rincorrerlo e fermarlo. dente dell'Avellino cazione giudiziaria (non è escluso che altri avvisi di reato possano essere emessi nei prossimi giorni), nella Procura della Repubblica di Salerno si è svolta una riunione alla quale hanno preso parte il giudice Michelangelo Russo, che ha ordinato la cattura di Elio Graziano, gli avvocati Antonio Varia e Alberto Clarizia, che difendono l'industriale, e i responsabili dell'Arma dei carabinieri di Salerno, i quali nella speranza di rintracciare 11 latitante hanno bussato anche alla porta di casa del calciatore tedesco Schachner, ricompensato da Graziano con una villa, una lussuosa auto e quattro miliardi di lire, purché giocasse con l'Avellino. Secondo indiscrezioni, il dinamico ingegnere, che si fregia anche di una laurea in chimica conseguita alla Sorbona, sarebbe intenzionato a costituirsi nella speranza di ottenere gli arresti domiciliari. GU avvocati hanno inoltre annunciato che ricorreranno al tribunale della libertà per la revoca dell'ordine di cattura. •Il nostro cliente — aggiungono — è vittima di un errore giudiziario e di una perizia di ufficio confusa e stilata da persone poco competenti in materia». Graziano è accusato dal magistrato di avere ottenuto dal ministero della protezione civile ben diciassette miliardi, a titolo di rimborso per danni subiti dallo stabilimento •Idaff-Icg» di Pisciano. I danni, secondo l'accusa, ammonterebbero in realtà ad appena due miliardi. Oltre a Oraziano, sono stati colpiti da ordini di cattura per truffa aggravata e falso anche Raffaele Cirillo e Giuseppe D'Arco, autori della perizia presentata al ministero. D'Arco, l'unico al quale sono scattate le manette ai polsi, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Fulvio Mllone