«Sono un mistero anche per me»

Quel frate di Pietralcina che aveva sconsigliato il Concilio Quel frate di Pietralcina che aveva sconsigliato il Concilio «Sono un mistero anche per me» ga una •grazia* la gloria e la croce del pontificato. Fu comunque proprio Padre Pio a predire a Karol Wojtyla che sarebbe stato un giorno Papa. Ma per Padre Pio, anche se i più non lo ricordano, non fu quella la prima volta che fece la medesima profezia di un pontificato, n cappuccino stigmatizzato predisse — molto esplicitamente — il pontificato anche a Giovanni Battista Montini. Almeno una volta l'anno, monsignor Montini, allora ufficiale in Segreteria di Stato, andava in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, incontrava Padre Pio, e ne tornava sempre affascinato e commosso. Lunghe, dense furono le lettere che 1 due si scambiarono. Qualcuno, a torto, si aspettava da Papa Wojtyla addirittura una beatificazione «sul campo» sabato scorso, secondo il bell'uso da lui Inaugurato di canonizzare sul luogo della loro nascita o della loro morte molti dei nuovi santi. Papa Wojtyla, in questo caso, ha dimostrato grande riservatezza e pudore, aspettando l'esito regolare anche per un suo grande amico, del processo canonico. D'altronde In questo processo per Padre Pio, il Papa stesso è teste, richiedente e giudice sulla santità del proprio amico. Con Montini, la profezia fu di presenza, esplicita ed anche a suo modo scenografica. Al momento della partenza, Montini si getta ai piedi del frate e gli chiede d'essere benedetto. Ma •In realtà, io resto un mistero a me stesso». Cosi confessava, non molto tempo prima di morire, Padre Pio ad un amico. C'è In queste poche parole tutta l'autobiografia possibile, umile ed intima, di un uomo, di un frate, di un •santo* che resta da scoprire e capire, e che torna di nuovo ad alimentare giudizi e saggi non solo agli agiografi, ma anche agli appassionati di parapsicologia, metapsichica e addirittura di magia. Papa Wojtyla ha onorato il «santo del Gargano* per la terza volta sabato scorso. La prima volta fu nel 1947, da giovane prete, poi nel 1974, da cardinale e vescovo di Cracovia, il Papa questa volta è andato a visitare San Giovanni Rotondo e la •Casa Sollievo della Sofferema*, senza tuttavia dare un carattere di particolare pellegrinaggio alla visita alla città dove l'uomo stigmatizzato gli predisse il pontificata Più ancora di un maestro, pur singolare e non facile, di povertà radicale e di grande carisma nel leggere nei cuori anche 1 destini della sofferenza umana, il Papa ha onorato, pur con questa cautela, non essendo U processo canonico ancora giunto a termine, un uomo di Dio che è stato legato direttamente al suo destino di pastore della Chiesa universale. Questo viaggio di Giovanni Paolo n non può essere dunque letto come ringraziamento «per grazia ricevuta*, perché è difficile pensare che un Papa riten¬ calli, a cominciare dal Sant'Uffizio) andrebbe affrontato tenendo conto di un fatto singolare e anche abbastanza esplicativo: che Padre Pio non vide mai di buon occhio 11 Concilio, soffri e si lamentò apertamente della Messa in italiano, giunse a dire agli amici, con convinta angoscia, che il Concilio era «un fatto grave*, soprattutto per 1 fedeli, e che in quell'assise •avrebbe avuto la sua presenza anche il demonio, che ne sarebbe nata la confusione delle lingue, con conseguenze laceranti di odio e di divisione», e che anche «i pastori si sarebbero messi gli uni contro gli altri, peccando nel modo più grave, cioè contro lo Spirito Santo, abbandonando i fedeli, facili prede dei lupi*. C'è anche in sospeso, come un mistero fra gli altri, l'invio di alcuni segreti di preveggenza sul futuro della Chiesa, che Padre Pio fece recapitare personalmente a Papa Roncalli, e che non . ono mai stati resi noti a nessuno, e nemmeno, sembra, c'è ancora qualcuno che sappia dove quel plico rise iratissimo e scottante sia finito. Tuttavia, nonostante la sua Incompatibilità con 11 Concilio e le riforme conciliari, un giorno Padre Pio aveva predetto duramente al vescovo scismatico Marcel Lefebvre, 11 quale era andato a trovarlo devoto e pronto a cambiare vita, che avrebbe Invece disubbidito e presto, al Papa, e lacerato con uno scisma la Chiesa. Nazareno Fubbretti. Padre Pio da Pietralcina Padre Pio lo rialza a forza, ed è lui ad inginocchiarsi ai piedi del monsignore dicendo testualmente: «Non io debbo benedirti, ma voi benedire me. Chiedo al futuro pontefice di darmi la sua benedizione*. Porse, con la sua preveggenza, 11 frate che sotto nessun pontificato fu umiliato, calunniato, torturato psicologicamente ed offeso, essendo Papa proprio Giovanni axiii, 11 «papa buono» per eccellenza, sapeva probabilmente che solo con l'elezione di Paolo VI sarebbero finite le più umilianti sue pene. Non è da escludere, ma anche questo sarebbe prova della sua santità o almeno della sua straordinaria capacità di leggere nei cuori e nel tempo. Certo, 11 mistero — e lo scandalo — del conflitto fra Padre Pio e Papa Roncalli (o parte della curia di Ron¬ S. Giovanni Rotondo, Fedeli (finan— vissuto con gioia e ne siamo grati al Papa*. Ha conosciuto Padre Pio: lo considerava maggiormente prima, da vivo, intuendolo santo in anticipo, oppure oggi? •Non trovo differenza. Per noi è qui, presente, vivo, e lo dimostra il felice progredire di guanto egli intraprese*. Che Papa Wojtyla questo santo 10 abbia «in pectore* sono pochi a dubitarlo. E' certo da quanto il Pontefice è uscito commosso dalla cripta in cui 11 frate riposa. Visioni, letture del pensiero, profezie fanno di Padre Pio prima, anco¬ mvzitgpsdqnp ra che un probabile santo, un medium eccezionale. Da ciò la popolarità del frate anche tra induisti, buddisti, più vicini dei cattolici al mondo del paranormale. •Non sopportava quell'inevitabile traffico di mercanzia che si verifica nei luoghi in cui la gente accorre attratta dal prodigio*, dice Angelo Giraud, che ha accompagnato alcuni turisti triestini. Non si potrà rallegrare dunque, del business fiorito qui, con radici ben più lontane che non a Sotto il Monte, paese 'natale, di' -Giovanni —

Luoghi citati: Cracovia, San Giovanni Rotondo