Pugni e calci tra Mansell e Senna

Formula 1: Prost trionfa in un Gran Premio del Belgio ricco di suspense, con incidenti e liti tra piloti, mentre Albereto e Berger compiono 11 giri in due Formula 1: Prost trionfa in un Gran Premio del Belgio ricco di suspense, con incidenti e liti tra piloti, mentre Albereto e Berger compiono 11 giri in due Pugni e calci tra Mameli e Senna Ferrari più veloci, ma si rompono Il francese in testa al campionato. L'inglese nel primo giro tenta un sorpasso azzardato e urta il brasiliano: entrambi finiscono fuori pista, perdendo ogni chance. Al box il pilota della Williams aggredisce il rivale, scoppia una zuffa, i due vengono separati a stento. Amarezza nel team di . Maranello. L'austriaco prima sbaglia, poi è tradito dal motore. Il milanese, al secondo posto, bloccato dalla trasmissione: «Peccato, potevo vincere» sorpasso all'esterno. Ha chiuso la traiettoria, le due vetture si sono agganciate e, come in un valzer, sono carambolate fuori pista. Poi l'Inglese e riuscito a rimettere in moto la Williams, è tornato ai box, ha cambiato le gomme ed ha ripreso la corsa staccato di un giro. il suo inseguimento però è durato poco. Al 18° passaggio è stato costretto al ritiro definitivo in quanto si apriva 11 fondo della sua vettura, evidentemente danneggiata. Allora Mansell è sceso come'una furia, si e precipitato nel box della Lotus dove 11 brasiliano stava guardando in un monitor i dati della gara e lo ha affrontato a pugni levati. Ha detto Senna, segnato sul volto: «Quello è matto. L'ho visto arrivare con la bava alla bocca. Mi ha stretto contro un muro e mi ha colpito. Ho dovuto difendermi, ricambiando i calvi. Forse gli ho anche dato un calcio all'inguine.. Dopo pochi istanti 1 due piloti-pugili sono stati separati (a stento) dagli uomini delle squadre. Che dire di più? Senna aveva ragione, è stato più vittima che altro. E forse Mansell ha sfogato su di lui la rabbia di vecchi dissapori. niera scorretta. Poi c'era stato, nel 1882 ad Hockenheim, Nelson Piquet che, in mondovisione, aveva'preso a calci nel sedere e a manate il cileno Eliseo Salazar. Ieri protagonisti del combattimento sono stati I due «discoli» della Formula 1, appunto Senna e Mansell. Due corridori di talento, diversi fra loro, spesso criticati dai colleglli per la loro irruenza, al limite dell'incoscienza. Già l'anno scorso si erano autoeliminati nella prima gara, in' Brasile. Stavolta'.hanno fatto di peggio. Dopo un incidente che li ha tolti praticamente di mezzo entrambi, si sono esibiti in una rissa da tavernai degna di due ubriaconi. Bisogna però dire che è stato l'inglese (ma dov'è finito 11 fair-play britannico?) a provocare il brasiliano. Intanto l'incidente. E'avvenuto quasi subito, dopo la seconda partenza. Il pilota della Lotus, In terza posizione sulla griglia, ha bruciato tutti, infilandosi fra le Williams di Piquet e Mansell, e si è portato al comando. Il coriaceo Nigel non ha digerito 11 fatto e, a tre quarti del primo giro, in una curva a esse chiamata «Pif-Paf», mentre Senna girava sulla destra, ha tentato il dal nostro inviato CRISTIANO CHIAVEQATQ SPA — Che Gran Premio in Belgio. Emozioni a getto continuo, suspense e seconda vittoria di Alain Prost, che è balzato al comando del mondiale. Che cosa si poteva chiedere di più, in fatto di spettacolo, a questa terza corsa dell'anno? Due partenze, incidenti a ripetizione, bagarre In pista e fuori, liti tra piloti, là Ferrari che illude nelle prove e delude in gara, un pilota italiano inatteso sul podio (De Cesarie terze) dopo un finale incredibile. E poi ancora, sui piano delle cifre, Prost che raggiunge Stewart diventando con 27 successi il pilota che si è aggiudicato più gare. E' sembrata una corsa facile facile, magari anche piatta. Ma è successo di tutto, compreso un bel match di pugilato fra il peso leggero Ayrton Senna e U medio massimo Nlgel Mansell. Non è la prima volta che i piloti scaricano tensioni e paure in maniera violenta. Ricordiamo, ad esempio, che nel 1978, in Spagna, Brambilla sferrò un gran pugno sul casco di James Hunt, reo di averlo stretto con la sua vettura in ma¬ ■ V SPA — Doveva essere una giornata positiva, quella della conferma dei progressi emersi nelle prove. Invece la Ferrari torna a Maranello dal Belgio a mani vuote. Gerhard Berger si è ritirato nel secondo giro, per il cedimento del motore, Michele Albereto e finito ko. dopo nove tornate per un guasto alla trasmissione, quando si trovava in seconda posizione, alle spalle di Piquet. E cosi gli uomini del Cavallino hanno lasciato subito Spa senza fare tanti discorsi. Ha detto 11 ds Marco Piccinini: «Abbiamo trovato forse la competitivita, ma non ci siamo con l'affidabilità. Due guai fra l'altro molto strani. Il propulsore montato sulla vettura di riserva di Berger, era nuovo. Orai ci prepareremo per Montecarlo. Prove a Fiorano e poi a Le Castellet, prima della trasferta a Detroit Il bilancio non è positivo, ma pensiamo di essere sulla buona sfroda.. Berger è stato molto franco. «Ho commesso un errore nella prima partenza. Ho infilato la chicane con tròppa foga, forse le gomme non erano abbastanza calde. Sono partito in testacoda, ho anche piantato un bel botto contro il guard-raU. Tutto sommato mi è andata bene'. una grande giornata. Invece bisogna ancora rimandare l'appuntamento con una vittoria'.' Baraard cercherà di stringere i tempi, n tecnico inglese ha già in mente alcune modifiche che vuole apportare alle Fi-87. SI parla della sospensione anteriore, del musetto, degli alettoni. Qualcosa si farà anche nel campo dell'elettronica, insieme alla Magneti Mare Ili. Insomma c'è carne al fuoco, anche se questo recupero diventa sempre più lungo e stressante. Ed Intanto gli avversari si allontanano in classifica. O almeno l'avversarlo che conta in questo momento, cioè Alain Prost. Si dice che 11 francese abbia già in tasca un contratto presentatogli dalla scuderia modenese per 11 1988. Deve solo firmarlo. Ma ci vorranno prove più positive per convincerlo di Imboccare la strada che porta a Maranello. Cosi come sarà problematico per la Lotus fermare Senna per un altro anno, anche se già esiste un accordo per due stagioni. Il brasiliano morde il freno, comincia ad avere divergenze con i meccanici e Ducarouge. E si mormora di un suo possibile passaggio alla McLaren. Al bore to non è neppure rientrato ai box. E' andato direttamente nella motorhome Ferrari, dove ai trovavano già Berger e Baraard. Dopo un breve conciliabolo con i due ha detto: «Afi dispiace molto. Facevo fatica a tenere dietro Prost, ma stavamo recuperando entrambi su Piquet. Il francese mi ha superato sul rettilineo Quando io avevo già sentito uno strano rumore alle mie spalle. Probabilmente ha ceduto un giunta'. Ma la vettura era valida? «Tenevamo un buon ritmo. A mio avviso avrei anche potuto vincere, perché Prost poi è andato a spasso in elianto nessuno è più riuscito a impegnarlo.. In quali tratti delia pista la Ferrari poteva tenere testa alla McLaren? •Nelle curve non c'erano problemi. Questa significa che telaio e motore vanno bene. Prost era più veloce in rettilineo, il che vuol dire migliore aerodinamica e forse più cavalli a disposizione'. n milanese se ne è andato. Aveva l'aria triste. A un amico ha confidato: «Mi verrebbe quoti voglia di piangere perché sentivo che questa poteva essere

Luoghi citati: Belgio, Brasile, Hockenheim, Maranello, Montecarlo, Spagna