Ma i miei gol sono sempre i più belli

Mai miei gei sono sempre a più belli L'impossibile classifica delle dieci partite della nostra vita Mai miei gei sono sempre a più belli Lunedi da ricordare. Dal 6 luglio e per dieci lunedi la tv riproporrà a caìciomàni, calcio/ili e calcióloghi, nonché a calciofobi masochisti, le .dieci più belle partite della nostra vita-, come, con un pizzico di mèlo, recita il titolo della trasmissione. Saranno registrazioni complete, come furono viste in diretta. Una breve introduzione; l'intervallo calcistico canonico ueato per discutere con i protagonisti di allora, un breve commento. Bla come si fa a decidere quali sono le dieci partite più belle della nostra vita? Chi può arrogarsi il diritto di frugare net ricordi degli italiani per metterli in fila, per stabilire una graduatoria di emozioni, di esaltazioni, di delusioni? Chi può dire se i calzettoni alla cacaiola ■ di Sivori vengono prima dei lanci di Suarez, se la marcatura di Trapattoni su Cruiff è più importante delle tattiche di Valcareggi? " Questo compito, impossibile e invidiato da tuta gli italiani, se lo sono divisi in quattro. Eneo Biagi, Andrea Barbato, Gianni Mina è Sergio Zavoli. Enzo Biagi la sua scelta l'ha già fatta: «A me hanno detto di puntare su due incontri in una discreta lista, mi sono spostato all'indletro sul mio Bologna e sul Milan che tifo perchè ha il nome di quella che è la mia citta da tanto tempo»: cosi Biagi, che parla semplicemente di «operazione nostalgia», sema nessuna resa di un'altra fetta di tivù alla divinità calcistica. «E nessuna finalità etica, casomai un po' di informazione per chi non aveva visto quelle partite. Io mi sono divertito, spero che divertiremo la gente. Offriamo anche il fondale storico del te—no T£ c.ìyitf partita si è sv-tHc., un» specie di "come èt'avamo". O, almeno, cosi ho fatto lo. Non ci slamo parlati, noi quattro, ognuno può mandare avanti una trasmissione sua; come contorno al match, n lunedi sera è per Rai 3.11 tempo del "processo", si continuerà a parlare di calcio ma in maniera diversa». Si spasierà dalle finali mondiali ai grandi incontri della nostra Nazionale e alle grandi sfide di Coppo, «scartando — dice Biagi — partite troppo viste, oppure soggiacendo a ragioni tecniche che consigliano quel match e non quell'altro». In studio personaggi grossi, giocatori e non solo. I telecronisti saranno offerii com'erano, •nature- senza tagli, in Bologna-Inter secondo Biagi c'è «un Carosio pulito, Inappuntabile, nessuna sua invasione di parole. Gli posso rimproverare quel definire sempre Jair "il negletto", e una certa enfasi descrivendo azioni di attacco, immaginando ordini guerrieri dell'allenatore Bernardini, ma nell'insieme è ancora un bel sentire». E nel match «quella grande; civiltà che è del campioni, e che vale ancora adesso, rielle loro rievocazioni; e che non è di altre categorie di persone celebri che talora debbo Intervistare». Dovrebbe essere un'operazione appunto civile, sdrammatizzante. Pare fra l'altro che si veda un bel gioco, e bello in assoluto, cioè spostabile ai nastri giorni. Personalmente, ci piacerebbe appiccicare il telebeam o l'olUidé o qualche altra diavoleria elettronica di questi ultimi tempi a marcature, tiri, barriere, misteri di allora. Biagi non ci sta: «Penso, ad uno spettacolo anche e soprattutto per 1 non tècnici». Certe riprese si riveleranno tecnicamente deboli, rispetto alle cagliostrerie attuali. Ci sono anche problemi di audio, si sente poco e Gian Facto Oi-mezzano (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

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