Ifil, profitti raddoppiati

il, profitti raddoppiati Ieri Consiglio d'amministrazione presieduto da Umberto Agnelli il, profitti raddoppiati Sono passati da 19,8 miliardi nell'85 a 45,6 - Proposto un dividendo superiore di 30 lire a quello dell'anno scorso (120 lire per le azioni di risparmio e 100 per le ordinarie) - Il patrimonio netto oltre 621 miliardi TORINO — Un utile netto di 45.6 miliardi di lire, più che raddoppiato rispetto all'85 (19,8 miliardi) ed un dividendo superiore di 30 lire sia per le azioni di risparmio (120 contro le 90 deU'85). sia per le ordinarle (100 contro le 70 dell'85), per un ammontare complessivo di 31,8 miliardi (15,4 nell'85): e questo il «biglietto da visita» che il consiglio di amministrazione deirifil, riunitosi ieri a Torino, sotto la presidenza di Umberto Agnelli, presenterà all'assemblea degli azionisti 1130 giugno prossimo (112 luglio in seconda convocazione) per l'approvazione del bilancio 1986. A fine esercizio, il patrimonio netto, comprensivo dell'utile, ha superato 1621 miliardi (407 a fine '85), mentre 1 mezzi disponibili per nuovi investimenti ammontavano a 277 miliardi (29 miliardi a fine '85). Quanto alle partecipazioni neU'86 hanno fatto registrare un incremento di 1545 miliardi. Nel corso dell'86, rifu, in relazione alla vendita della partecipazione Fiat detenuta dalla Latteo, ha elevato al 9,7% la propria quota di partecipazione al capitale ordinario Fiat, con un investimento di 1485 miliardi finanziato con risorse reperite tramite l'intervento di Mediobanca. Quest'ultima, come è noto, ha emesso tre prestiti obbligazionari convertibili in azioni «Toro Mito e Saes». Il consiglio non si è, invece, occupato della notizia diffusa ieri circa la costituzione di una finanziarla in cui verrebbero parcheggiate le azioni Fiat cedute dalla Latteo. -In tutte le società — ci ha tuttavia precisato il presidente dell'ini, Umberto Agnelli — esistono studi di carattere organizzativo per rendere più efficiente l'operatività dell'azienda: Ulta, nel corso del 1986, ha portato al 54,2% la sua quota di controllo nella «Toro Assicurazioni» ed ha partecipato all'aumento di capitale da 55 a 110 miliardi della stessa società con un investimento complessivo di 103 miliardi. La finanziarla'di partecipazioni ha pure favorito il collocamento e la successiva quotazione in Borsa delle ordinarie «Saes»,- cedendo 6,4 milioni di azioni di questa sua controllata. Ai compensi del corrente mese di maggio, le partecipazioni ifli registrano una plusvalenza di circa 1100 miliardi. La gestione '86 delle società partecipate Toro, Mito (Gruppo Prime), Saes (La Rinascente), Fiat e Banca Brlgnone ha evidenziato risultati positivi ed In netto progresso rispetto all'anno precedente, La If il ricorda poi che, nel quadro della strategia di diversificazione della società, nel gennaio '87 è stata, acquistata, in via paritetica con 11 gruppo .Bsn-Gervals Danone», la maggioranza del gruppo «Sangemini-Ferrarelle», le cui principali società operative hanno realiz-. zato utili complessivi per circa 9 miliardi ed un volume d'affari di oltre 180 miliardi, superiori del 21% rispetto Il vicepresidente della Fiat, Umberto Agnelli