I partiti di Arrigo Levi
I partiti I partiti Chigi. Nel 1983 i quattro partiti laico-socialisti avanzarono nettamente risalendo al 23,5 per cento, mentre de e pei insieme scendevano al 62,8, con una perdita di ben 10,43 punti in sette anni! Il bipolarismo spinto era durato poco. Alcuni sviluppi politici fanno ora sperare ai laico-socialisti ulteriori progressi Questi partiti hanno occupato quasi ininterrottamente Palazzo Chigi durante anni di crescente benessere, e propongono oggi al Paese due leaders di statura riconosciuta: Craxi e Spadolini. In questa campagna elettorale i laico-socialisti non litigano tra loro, ma presentano, con bastante coesione, una sfida comune, «terzaforzista», ai due partiti maggiori. Dei quattro, solo il pli dice che non andrà al governo senza la de; psi e psdi rifiutano ogni scelta prima del voto, il pri riserva le sue decisioni Se verrà mantenuto fino alla fine, questo rifiuto di ribadire a priori la tradizionale scelta di campo, per la de e contro il pei, sarà il fatto nuovo di queste elezioni; quasi una svolta storica, checché accada dopo il voto. Ma come reagirà l'elettorato alla sfida laico-socialista? Premieri i partiti che l'hanno lanciata, particolarmente il psi? O potrà invece accadere che gli elettori si spaventino all'idea che possa iniziarsi un'epoca di instabilità? Si fiderà, l'elettorato, dei partiti di mezzo, premiandone l'audacia? O giudicherà arrogante, sproporzionata e pericolosa la loro sfida, e inaffidabili i leaders che l'hanno proposta, o che non l'hanno impedita? Lo scontro è particolarmente netto tra Craxi e De Mita. Ha forse sbagliato il leader socialista a provocare l'orgoglio democristiano, offrendo al leader de un buon tema elettorale (la paura dell'instabilità) e all'elettorato de «qual¬ cuno da odiare»? Prevarrà, insomma, la voglia di cambiare, o il desiderio di stabilità? Nella nostra storia elettorale gli spostamenti di voti tra «aree», da un'elezione all'altra, raramente hanno superato il 5 per cento dei voti: ciò è accaduto nel 1948 e nel 1953, poi di nuovo nel 1976 e nell'83. Noi non sappiamo ovviamente se, dopo il flusso di voti alle ali del '76, e il riflusso al centro dell'83, ci sarà un nuovo, spostamento pendolare, a vantaggio della de e del pei; o se l'avanzata dei partiti di mezzo continuerà; tanto da' fame Un'area di peso quasi eguale a quello dei due partiti maggiori. Ma ci sembra positivo il fatto che l'elettorato sia stato posto di fronte a scelte chiare. No, quest'elezione non nasce da una volgare lite tra Craxi e De Mita; è il portato di una precisa sfida laico-socialista alla de e al pei; una sfida al bipolarismo imperfetto tipico del nostro Paese. Arrigo Levi
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