Il ministro: «Stato di necessità» di Giancarlo Fossi

Il ministro: «Stai® di necessità» Il ministro: «Stai® di necessità» ROMA — La «circolare Falcucci» sugli scrutini rischia di saltare in seguito ad un ricorso urgente presentato al Tar del Lazio dal sindacato autonomo Snals, mentre si allarga a macchia d'olio il fermento nella scuola e nell'intero settore del pubblico impiego. A poche ore dall'attesa riunione del Consiglio del ministri e dall'incontro tra Fanfani e i sindacati, segnali allarmanti giungono da più parti per la vertenza degli insegnanti (CgU-Cisl-UU di Milano, avvicinandosi per alcuni aspetti alla posizione dei «Cobas», hanno proclamato una astensione per il 3 giugno negli istituti di istruzione statale) e da tutte le altre categorie che da mesi attendono l'applicazione dei nuovi contratti. I dipendenti degli enti locali minacciano scioperi «a cominciare dagli uffici che più da vicino interessano le elezioni-, ma anche gli statali amministrativi, i parastatali, 1 postelegrafonici, i lavoratori della sanità e del monopoli sono sul piede di guerra. 8e poi dovessero essere promessi ai «Cobas» aumenti integrativi per gli insegnanti (11 sottosegretario alla presidenza Bubbico ha negato questa eventualità), si potrebbe verificare una mobilitazione generale sulla richiesta di rimettere in discussione gli equilibri faticosamente raggiunti nelle lunghe trattative contrattuali. Per questo, nell'Imminenza del «vertice» con il presidente del Consiglio, le segreterie Cgll-Cisl-Ull sottolineano con fermezza che «gli interlocutori abilitati ai negoziato sindacale rimangono i soggetti che hanno i requì siti definiti dalla legge-quadro per il pubblico impiego(cioè non certamente'!' A" ' bas»), indicano «come condizione decisiva per la èònclu" sione della vertenza l'acqui stzione nell'incontro con Fanfani (oggi nel tardo pomeriggio, ndr) del decretolegge sul precariato; confermano mia netta contrarietà ad ogni ipotesi di rinvio al prossimo contratto delle parti aperte dell'accordo: Dopo aver rilevato che 1 criteri di applicazione del fondo di incentivazione dovranno essere definiti «sulla base di un'ampia consultazione della categoria, anche di tipo referendario, garantendo comunque il più ampio confronto: Cgil-Cisl-Uil rinnovano l'appello ai lavoratori della scuola «od astenersi dal blocco degli scrutini.. Intanto, si fa di ora in ora più aspro lo scontro tra la Falcucci da un lato, e dall'altro 1 «cobas», lo Snals, e numerose forze politiche, tra cui pei, pli, mai (Ammirante ne ha chiesto ieri le dimissioni), democrazia proletaria. Con il ricorso al Tar, lo Snals sostiene l'illegittimità della circolare ministeriale sugli scrutini «per straripamento di potere e carenza di presupposti, non esistendo nell'ordinamento giuridico alcuna norma che conferisce al ministro il potere di nominare commissari'ad acta in sostituzione dei docenti in sciopero». La Falcucci si difende, in un articolo per II Popolo di oggi, affermando: «Se ho dovuto decidere tali interventi, l'ho fatto in stato di necessità per corrispondere al do¬ vere che lo Stato ha di assicurare lo svolgimento degli scrutini e degli esami, t'ho fatto ricercando la soluzione che potesse tener conto, il più possibile, del rispetto della professionalità docente, mentre ho respinto, anche pubblicamente, le sollecitazioni venute da più parti e in varie forme a prendere intempestivi provvedimenti per garantire, comunque, lo svolgimento degli scrutini e degli esami. Sollecitazioni di cui tutti ora sembrano essersi dimenticati: Una delle poche lance a favore della Falcucci l'ha spezzata ieri il segretario generale della Osi Marini •Troppa gente — ha dichiarato Marini — in questi giorni sta barattando il "senso dello Stato" e degli interessi pubblici con una nuova specie di sport nazionale: il tiro alla Falcucci. Dinanzi alle contestazioni di una minoranza, c'è una rincorsa elettoralistica a compiacere spinte irrazionali che, in altri momenti, sarebbero state liquidate come qualunquistiche da quelle forze politiche che plaudivano al contratto di febbraio e, di contro, trascurano oggi il diritto di studenti e famiglie alla regolare conclusione dell'anno scolastico». Giancarlo Fossi

Persone citate: Bubbico, Falcucci, Fanfani

Luoghi citati: Lazio, Milano, Roma