Dct artigiano all'assassinio di Claudio Giacchino

Dct artigiano all'assassinio" Il processo in assise ai banditi che terrorizzavano la collina Dct artigiano all'assassinio" La metamorfosi di Vito Geraldi, titolare di una piccola impresa e poi spietato socio di Mario Selis - «Sapevo che quelle cose non erano giuste, le ho fatte per necessità» Vito Geraldi, 29 anni, originario di Burglo (provincia di Agrigento) studiò fino alla seconda classe dell'istituto alberghiero, poi andò a lavorare. Da apprendista ad artigiano, in breve si ritrovò titolare di una piccola ditta di catramatura, con due dipendenti. La ditta, però, non rendeva abbastanza, almeno per le sue pretese. Allora si mise in società con l'amico Mario Selis, ed è diventato, cosi, uno dei banditi che hanno seminato 11 terrore nelle ville della collina. In dodici mesi di violenze e sadismi gratuiti ha bruciato la propria esistenza e quella di due donne Inermi: Teresa Molasela e Trinidad Garmona, uccise a colpi di pistola nell'assalto alla casa del dentista Mario Garzino Demo. ■ Adesso, In Corte d'assise, Geraldi giustifica cosi la propria truculenza: •Sapevo che non erano giuste le cose che facevo, le ho fatte per ne- io ho sempre agito senza trucchi, non mi piaceva mascherarmi, lavoravo a viso scoperto: Affermazione smentita dall'istruttoria. Appena arrestato (novembre '85, pochi giorni dopo l'omicidio delle due donne) Geraldi negò tutto: 'Guardate le mie mani, sono mani di lavoratore, non di un criminale: Poi, messo alle strette dalle confessioni di Selis, confessò. Ora, al presidente Vladimiro Zagrebelsky e al pm Stella Camlnlti, spiega: •Confessai perché non era giusto non portare rispetto a quelle due persone ammazzate». I giudici gli ricordano le violenze commesse, le minacce di stupro ad una ragazza, gli atti di libidine su una rapinata, 1 pugni ed i calci su chi tentava di opporre resistenza, 1 colpi di pistola e di fucile esplosi (fortunamente con mira scadente) contro ostaggi Indifesi. Geraldi esce In risposte e ridi¬ i Vito Geraldi in assise cessità... L'esigenza mi ha spinto a compiere questi brutti atti, mia moglie non ha mai saputo della mia doppia vita: Non scende in troppi particolari sull'.esigenza. e la «necessità» che l'hanno trasformato in rapinatore-assassino, proclama con sicurezza mista a vanteria: « Ognuno fa le sue scelte, cole giustificazioni che aumentano via via lo scoramento del suo difensore, avv. Giampaolo Zancan: «In quella rapina ad Alpignano, dissi a Selis: "Questa è la casa di sposini, se portiamo via tutto li roviniamo, andiamocene"; un'altra volta, una signora mi consegnò i suoi gioielli, e stava per darmi anche la fede nuziale, ma le dissi di tenersela perché la fede non si deve mai togliere: Della giovane che fecero spogliare e minacciarono di violentare per indurre (come accadde) 1 genitori ad aprire la cassaforte, ricorda: 'Poverina, era cosi spaventata, s'era attaccata a me, diceva che ero il più bravo. La calmai, prima di filarcela l'ammonii a non usare mai la droga». Sul duplice omicidio, se la cava con uno sbrigativo: 'Non so spiegarmi come sia potuto accadere: Il processo riprende martedì. Claudio Giacchino .*

Luoghi citati: Agrigento, Alpignano