Troppi malpagati e delusi di Giovanni Trovati

Troppi malpagati e delusi Troppi malpagati e delusi La nostra scuola ha troppi insegnanti, li paga poco e non riesce a valorizzare la professionalità e l'impegno dei più bravi. Sono le tre principali cause del malessere che in questi giorni è venuto alla luce, ma che si trascina da anni. Un professore di liceo entra in carriera con un milione 125 mila lire il mese, nette; un bidello statale all'inizio ha uno stipendio di 965 mila lire. Il professore è un laureato e ha vinto un concorso: per fare il bidello basta la licenza media. Un operaio dell'industria, di un livello cui si acceda con la quinta elementare, ha una paga attorno al milione. La maggiore responsabilità, la maggiore difficoltà di lavoro non sono adeguatamente ricompensate. Non è semplice il confronto con altri Paesi, in tema economico, perché da noi c'è la ritenuta fiscale alla fonte, altrove la ritenuta segue criteri diversi. Nella Germania Federale un professore inizia con uno stipendio di poco superiore a quello di un operaio di livello medio, in Francia addirittura con uno stipendio inferiore. Per contro negli altri Paesi viene premiata l'anzianità, che significa riconoscere il valore dell'esperienza. Mentre da noi un professore di liceo dopo 40 anni di servizio guadagna un quarto di più (da un milione 125 mila passa a un milione 632 mila lire) in Francia la differenza è di due volte e mezzo (da un milione 650 mila lire arriva a 4 milioni 50 mila). L'impegno di lavoro in classe è di 18-25 ore la settimana per l'insegnante italiano, di 18-20 ore per il collega francese, è di 30 ore per il docente tedesco. In Italia l'ultimo contratto per la scuola è stato firmato il gennaio scorso con validità dal gennaio 1985 al dicembre 1987. Cgil, Cisl e Uil e il sindacato autonomo Snals affermano di essere riusciti a ricuperare il 50 per cento dell'appiattimento degli ultimi 10 anni con un costo per lo Stato di 3 mila miliardi. Alla fine di quest'anno sarà pagata l'ultima parte dell'aumento ottenuto (un professore di liceo al termine della carriera riceverà altre 120 mila lire il mese). Contro le tre confederazioni e lo Snals sono insorti quei professori che si riconoscono nei Comitati di base, i Cobas, perché giudicano misero il contratto del gennaio scorso. Il nucleo originario dei Cobas e costituito dai simpatizzanti del Sessantotto, ad essi si Giovanni Trovati (Continua a pagina 2 In quarta colonna)

Luoghi citati: Francia, Germania Federale, Italia