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livorno, il porto iena spam Novi sotto la forre di Pisa* Due piani a confronto: ampliamento a mare o verso terra livorno, il porto iena spam Novi sotto la forre di Pisa* Ambientalisti contrari a un progetto che coinvolge enormi interessi fondiari DAL NOSTRO CORMSPOKDBfn LIVORNO — Un domani; che non sembra poi lontano, il panorama che oggi 1 turisti ammirano dalla Torre di Pisa potrebbe essere «arricchito» da fumaioli delle navi, da bracci delle gru e da cataste multicolori del container che già soffocano la vicina Livorno. La prospettiva non è peregrina, come potrebbe sembrare, se andrà avanti 11 progetto, sostenuto dal ministero del Lavori pubblici (sezione delle opere marittime), che prevede lo sviluppo del porto di Livorno verso le campagne alle spalle della cittadina di Tirrenla, lungo lo Scolmatore d'Arno e il canale dei Navicelli, unica via d'acqua che permette alle navi sino ad ottocento' tonnellate di raggiungere da Livorno l'antico Porto Pisano, situato a meno di un chilometro dal Campo del Miracoli Una slmile eventualità («pericolosa» per gli ambientalisti, decisi a difendere 11 territorio, già vincolato a verde perché parte integrante del parco di Migliarino) è ispirata dall'esigenza del porto di Livorno di fruire di nuove aree per 1 suol ter minai di stoccaggio delle merci e per realizzare nuove banchine per l'attracco delle navi, ma anche dalla mal sopita aspirazione del pisani di riconquistare uno sbocco diretto al mare, al servizio di un sistema di trasporti che ha già 1 suol punti fermi nel l'aeroporto O. Galilei, nel nodo autostradale (FirenzeMare ed E-l) e ferroviario (linee Roma-Plsa-Oenova; PÌ3a-Pontre moli-Parma, cioè 11 collegamento con la Padana; e Firenze-Pisa). In questa situazione, Livorno sembra essere fatalmente proiettata sugli spazi del territorio pisano, anche se non mancano 1 contrasti fra due correnti opposte: . quella che vuole la proiezione a mare rt^l'flfn'pliiyy'^t-o dello scalo e l'altra che, ap- punto, mira allo sviluppo litoraneo verso la città confinante. Uno sviluppo che s'impone a Livorno, 11 secondo porto d'Italia, per quanto riguarda le relazioni di traffico con 11 resto del mondo (gestisce 844 servizi di linea intorno al mondo, seguito da Genova con 821 linee e, a distanza, da Trieste 386, Napoli 348, Venezia 330, La Spezia 189). Livorno è inoltre 11 primo porto del Mediterraneo (dopo che ha superato anche Marsiglia) per il traffico del contenitori: quest'anno sono stati già 540 mila. Da questi dati la giustificazione per l'ampliamento dello scalo marittimo, della linea del banchinagglo per le navi, del terminal per le merci. Uno sviluppo che il piano regolatore redatto da una società deUTtalstat, la Bonifica, prevedeva a mare, com'è stato fatto a Genova, ma con il quale oggi contrasta il parere dei Lavori pubblici. Una grossa questione (lo sviluppo verso Pisa implica enormi interessi sulle aree tutte in mano a robuste società private) che ha chiamato in causa le forze politiche, sindacali e le amministrazioni delle due città, che dieci anni or sono avevano destinato 1 terreni, oggi trasformatisi in .colle d'oro., a zona verde e di rispetto del parco. Un progetto, quello dello sviluppo litoraneo, che ha visto Inizialmente nettamente contrarla Pisa, ora invece su una linea morbida. n Eindaco di Pisa, Giacomino Granchi (pei), ha fatto sapere, durante un recente incontro, che «non ci sono preclusioni di principio all'espansione del porto verso l'Interno lungo lo Scolmatore d'Arno.; esiste invece, secondo 11 sindaco, «una legittima preoccupazione — da parte pisana — per l'impatto ambientale che il progetto potrebbe comportare: B sindaco di Livorno, Roberto Benvenuti (pel), difende invece le scelte fatte a suo tempo, cioè lo sviluppo del porto a mare con la costruzione di una nuova darsena, detta «Darsena Europa», da affiancare a quella già esistente, la «Darsena Toscana»: •Rimettere tutto questo in discussione — sostiene Benvenuti—significa creare pesanti ritardi per le strutture già avviate: E conclude che la vocazione -del porto di Livorno, è nella «Darsena Europa». * " Omero Marracclni Si riapre la grande sfida tra i porti italiani