De Benedetti, un pool europeo nell'informazione finanziaria

De Benedetti, un pool europeo nell'informazione finanziaria Dopo l'ingresso nel Financial Times, una quota nella francese Dafsa De Benedetti, un pool europeo nell'informazione finanziaria In Italia controlla Radiocor • Coopera/ione industriale con .'Olivetti, che fornirà impianti telematici PARICI — La Cerus, holding francese di Carlo De Benedetti, continua ad espandersi e a diversificare gli investimenti; lunedi era stato dato l'annuncio dell'ingresso nella Pearson (Financial Times, The Economist e altro); Ieri il direttore generale della finanziaria, Alain Mine, ha preannunciato l'acquisto di una quota di maggioranza relativa di 'almeno II 25%» del capitale della Dafsa di Parigi, una delle principali società europee di informazione finanziarla, per una somma di circa 65-70 milioni di franchi. ' L'entrata della Cerus nella Dafsa si i ara attraverso un aumento del capitale nominale che sarà portato a 100 milioni di franchi. Sono attualmente azionisti della Dafsa i principali istituti finanziari e di credito francesi, tra cui la Banque Indosuez, la Bnp, la Compagnie Flnanclère de Suez, il Credit Lyonnals, Lazard Frères et Cie, la Sedete Generale, la Lyonnaise de Banque et il gruppo assicurativo Uap. Oltre a operare, nel campo dell'informazione finanziaria, la Dafsa dispone di due importanti filiali: la Centrale de. Bilans (analisi finanziarla) e le guide •Compass», pubblicate in Francia, Belgio e Olanda. , Il gruppo impiega 450 dipendenti, di cui 230 per la sola casa madre. L'operazione, ha sottolineato Mine, rientra nel quadro della strategia d'espansione nel campo della comunicazione finanziaria perseguita dal gruppo De Benedetti; un campo destinato ad espandersi e che offre un grosso potenziale di cooperazione industriale con la Olivetti ai livello delle infrastrutture telematiche e informatiche, nella prospettiva di creare una rete omogenea di collegamenti in Europa. Oltre al servizi d'informazione societaria, la Dafsa fornirà in tempo reale anche i corsi di Borsa. Si rafforza quindi la posizione di De Benedetti nell'informazione finanziarla; in Italia controlla Radiocor e la Analisi Dati Borsa, mentre da lunedi, come si è detto, in Gran Bretagna possiede 11 4,9% della Pearson, cui fanno capo tra l'altro 11 quotidiano «Financial Times» e 11 settimanale «The Economist». Quest'ultimo è un Investimento 'amichevole e a lunga scadenza». Lo ha assicurato lo stesso De Benedetti, secondo quanto riferisce il «Financial Times», in due telefonate a Lord Blakenham, direttore generale della Pearson, e a Michel David-Weill, uno dei banchieri della Lazard Frères che possiede l'8,6% delle azioni della Pearson. L'annuncio dell'acquisto, che ha comportato un investimento di 62 milioni di sterline (circa 124 miliardi di lire), era stato dato l'altra sera a Milano da Corrado Passera, uno degli stretti collaboratori di De Benedetti. Il «Financial Times» riporta la notizia in prima pagina e nelle pagine interne pubblica un profilo di De Benedetti. Alla Borsa di Londra le azioni della Pearson non hanno subito variazioni e lunedi alla chiusura sono state quotate 6,25 sterline (circa 13 mila lire italiane). 'Ci sono tre ragioni fondamentali che ci hanno spinto a questo acquisto — ha dichiarato alla stampa britannica Corrado Passera — : la prima è che siamo convinti che la Pearson è un buon investimento, la seconda è che vogliamo incrementare la nostra presenza internazionale e la terza è che siamo interessati al campo dell'informazione: niente è meglio di una società che è proprietaria di testate cosi prestigiose come il Financial Times e l'Economist». La Pearson, oltre che nell'editoria, ha interessi nelle porcellane cinesi, nell'energia e nell'agricoltura.