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Torino, tre artificieri vaisi da uno scoppio Dovevano far brillare esplosivo e residuati bellici trovati in una cascina Torino, tre artificieri vaisi da uno scoppio TORINO — Erano in sei intorno a 3 chili e mezzo di dinamite e tritolo e a due bombe a mano da far brillare. Due. si sono allontanati per bloccare eventuali auto. Pochi passi e, alle spalle, lo scoppio violento e Improvviso. Tre artificieri morti, un quarto è grave al Cto, il volto sfigurato (forse perderà la vista). La sciagura poco prima delle 13, in un campo di Corte regglo, frazione di San Giorgio Canavese, poco lontano da Ivrea. Militari due delle vittime: 11 sergente maggiore Giuseppe Rizzo, 23 anni, sposato, due figli, di Alessandria; il sergente Paolo Lavermicocca, 22 anni, di Torino. Terza vittima, un civile, Mauro Corte, 25 anni, di Alessandria, il ferito è 11 sergente Franco De Michela, 20 anni, di Novi Ligure, Tutti, in forza al primo Reparto rifornimenti di Alessandria. L'esplosivo, le bombe, SO detonatori e 60 metri di mie- eia, residuati bellici di fabbricazione tedesca, erano stati trovati nel fienile di un cascinale a ■ Cortereggio. I carabinieri hanno chiamato gli artificieri, che ieri alle 0 si sono messi al lavoro. Racconta l'autista, Salvatore Porqueddu, militare di leva: 'Rizzo e Corte, i più esperti, hanno preso bombe ed esplosivo e li hanno riposti in una bacinella: Oli artificieri, l'autista e il maresciallo del carabinieri Dell'Anna si allontanano dalle case, raggiungono un campo Incolto. Rizzo e Cotte scavano una buca, vi depositano l'esplosivo, n maresciallo Dell'Anna sta tornando sulla strada per bloccare il traffico, seguito da Salvatore Porqueddu: Pochi istanti- e lo scoppio. La deflagrazione ha fatto tremare i vetri delle case a un chilometro di distanza. (Servizi in Cronaca di Elia Muscarina e Giuliana Mongeili). La disperazione di Salvatore Porqutddu, 20 anni, scampato all'esplosione (Foto Piero Goletti)