Processo ai misteri della fregata Usa di Ennio Caretto

Processo ai misteri della fregata Usa Le vittime della Stark sono salite a 37 Processo ai misteri della fregata Usa Polemiche in America: perché non ha reagito all'attacco iracheno? DAL N08TRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — I morti della Stark sono saliti da 28 a 37. Il presidente Saddam Hussein ha presentato ufficialmente le scuse per l'attacco del caccia iracheno alla fregata americana, con una lettera personale a Reagan. Mentre la Task Force statunitense pattugliava 11 Oolfo Persico nel massimo stato d'allarme, pronta cioè a lanciare i suoi missili contro aerei che si avvicinassero •in atteggiamento ostile; ieri Washington e Baghdad hanno annunciato un'inchiesta congiunta sulla tragedia. Sul piano dei rapporti bilaterali America-Iraq, ripresi a fatica dopo anni di gelo, 11 grave incidente sembra cosi destinato a chiudersi in fretta, con un risarcimento del Paese arabo alle famiglie del caduti e alla marina militare Usa. Nel Oolfo e negli Stati Uniti, tuttavia, 11 dramma della Stark ha suscitato tensioni fortissime. Come sempre accade dopo eventi così sanguinosi, la superpotenza si pone gravi interrogativi. Perché la fregata non ha usato le sue difese antimissilistiche, costituite da ben tre sistemi diversi, e non da uno solo come si credeva originariamente? Si è trattato davvero di un errore del pilota ; iracheno, »che non aveva nessuna intenzione di colpire [una vostra nave» come ha iscritto Saddam Hussein? La f protezione che Reagan si accinge ad accordare alle superpetroliere del Kuwait — che batteranno bandiera americana — non provocherà una escalation di tali tragedie, e quindi del conflitto, coinvolgendovi l'America e l'Urss? Ed è proprio necessaria la Task Force Usa nel Oolfo, non si potrebbe sostituirla con una forza internazionale? Intervistato alla televisione, il ministro della Difesa Weinberger ha spiegato che la Stark avrebbe potuto: 1) distruggere il caccia Iracheno con un missile, prima che lanciasse gli Exocet, dopo avere scoperto che la prendeva, di mira; 2) ricorrere alle attrezzature elettroniche Chaff che interferiscono con 1 computers del missile nemico In arrivo e gli fanno sbagliare bersaglio; 3) sparare con il Phalanx, un'arma antimissilistica da 3000 colpi al minuto, sempre elettronica, che si aggancia automaticamente all'obiettivo. •Queste sono difese più che adeguate* ha sostenuto il capo del Pentagono. 'Posso solo pensare che l'attacco abbia colto la fregata di sorpresam. il comandante della Stark, Glenn Brindell — paradossalmente, è un esperto di elettronica — è stato subito interrogato da una commissione militare ieri all'arrivo della Stark a Barheln. Quello della mancata reazione della fregata non è l'unico mistero. In un'altra Intervista alla tv, il capo di gabinetto della Casa Bianca Howard Baker è sembrato mettere in dubbio che 11 pilota abbia compiuto uno sbaglio madornale. «La stark era in acque internazionali — ha affermato —, fuori della nona di guerra. E' plausibile che un pilota dal grilletto facile lanci un missile in base solo a un segnale radar, sema tentare di identificare la nave?», il Pentagono ha aggravato 1 dubbi, svelando che gli aerei iraniani e Iracheni «si divertono a entrare e uscire dai radar della Task Force americana'. Baker ha aggiunto che tutti i messaggi del pilota sono stati registrati «da attrezzature Usa; Da Teheran, il leader del Parlamento Rafsanjani ha accusato l'Iraq, l'Arabia Saudita e gli Stati Uniti di aver tentato di simulare un'aggressione iraniana alla fregata, «ma di essere stati miracolosamente scoperti e sconfessati'. A Washington, nessuno presta fede a tale interpretazione del tragico incidente. Molti parlamentari tuttavia si chiedono se la strategia di Reagan, di Gendarme del Oolfo Persico, non stia diventando controproducente. Reagan ha messo gli Stati Uniti in prima linea per fare capire all'Iran e all'Iraq che attacchi sistematici ai Paesi del Golfo scatenerebbero la loro rappresaglia. Ma il gendarme americano rischia ora di dovere sparare: se lo facesse, interverrebbe anche l'Urss, che ha interessi altrettanto vitali da difendere. In un discorso nel Tennessee, 11 Presidente ha Ieri ribadito che manterrà aperte le rotte petrolifere a tutti 1 costi. Il suo portavoce Fitzwater ha aggiunto che Reagan è deciso a prendere le petroliere kuwaltite sotto la difesa Usa, E' su questo punto, e sull'eventuale rafforzamento della Task Force, che parte del Congresso ha Incominciato a protestare. Il senatore repubblicano Dole, uno del candidati alla Casa Bianca nell'88, ha esortato il Presidente a riesaminare .l'utilità di concedere l'uso della bandiera americana al Kuwait: Riferendosi alle voci secondo cui la flotta dell'Oceano Indiano,'capeggiata da una portaerei, si starebbe spostando verso lo stretto di Hormuz, per qualsiasi evenienza, Dole ha suggerito che 'Si ponga un limite al prezzo da pagare per la stabilità del Golfo», e si pensi a una forza internazionale. Ennio Caretto