Il dollaro perde terreno Tokyo non riduce i tassi

Il dollaro perde terreno Tokyo non riduce i tassi Mercati sotto pressione, negli Usa timori di inflazione Il dollaro perde terreno Tokyo non riduce i tassi L'oro rìsale (473) a livelli record - La lira cede leggermente sul marco E Wall Street va giù ROMA — Dollaro In calo nelle quotazioni ufficiali europee nonostante le aspettative di un rialzo dei tassi d'Interesse americani che, alla vigilia del vertice di Venera, restano il punto di maggiore scontro tra 1 «Grand'- ' -ematore della banca del Giappone, Sumita, infatti, nu itA nuovamente sottolineato la necessita, di stabilizzare lo yen, ma ha anche ribadito che Tokyo non intende affatto ridurre il tasso di sconto. In questo clima d'incertezza il biglietto verde perde colpi: ieri è stato indicato alla media Die a 1287,4 lire, in calo di 6.25 punti sulle 1293,65 di venerdì, mentre a Francoforte è stato registrato un fixing di 1,7752 marchi contro 1.7829 precedenti, il mercato è nettamente orientato in senso ribassista HL'ECONOMIA CSA SEGNA IL PASSO — Pesano sulle sorti della valuta americana la fiacca mostrata di recente dall'economia americana, mentre gli stimoli positivi per 11 biglietto verde che provengono da una previsione del rincaro del costo del denaro negli Stati Uniti e dai timori di interventi delle banche centrali hanno un impatto molto limitato. Da registrare, inoltre, che la notizia dell'attacco ad una nave americana nel Golfo Persico ini erto per errore da aerei iracheni ha contribuito a sostenere il dollaro sui mercati asiatici, ma si è trattato di un effetto di breve durata e di portata limitata. La lira, nel frattempo, ha perso solo marginalmente terreno sul marco quotato alla media Uic 725,05 lire contro 724,97 di venerdì. BANKITALIA STA A GUARDARE — Molto modesto è stato l'intervento operato dalla Banca d'Italia al fi¬ xing di Milano nelle contrattazioni in marchi. Su un volume di 30,5 milioni di marchi il nostro istituto centrale ne ha venduti 8,2. Poco prima sono stati scambiati 28,1 milioni di dollari, il franco francese, nel frattempo, è sceso lievemente alla media Uic a 216,94 lire da 217,04 di venerdì, mentre il fiorino olandese si rafforza marginalmente a 643,375 da 643,06 lire. Fuori dello Sme la sterlina è sostanzialmente stabile a 2170 lire da 2169,65 precedenti, mentre il franco svizzero tocca un nuovo record a 884,355 contro 882,5 lire di venerdì, precedente record. TORNA A SPUNTARE L'INFLAZIONE — I tassi d'interesse restano sotto pressione negli Usa. Secondo gli analisti il prime rate che è passato venerdì a 8 1/4 dall'8% salirà almeno di un altro punto percentuale nuest'estate. I timori di una ripresa dell'inflazione prendono sempre più piede, a causa del calo del dollaro e del recenti rialzi di molti prodotti di base. L'aumento dello 0,7% del prezzi all'Ingrosso, reso noto di recente per il mese di aprile, ha colto di sorpresa molti economisti accrescendo 1 timori di un rallentamento della crescita. HWALL STREET IN PICCHIATA — La debolezza dell'economia Usa si ripercuote anche sulla Borsa. L'indice Dow Jones dei titoli industriali della Borsa di New York è sceso nel pomeriggio di oggi di 32 punti (a quota 2240) recuperando in parte una perdita di oltre 40 punti. «L'umore degli operatori è più cauto e più nervoso che in passato — ha osservato Gerald Simmons, un analista della Smith Barney Harris Upham —; il volume degli scambi tuttavia è piuttòsto limitato, gli Investitori rimangono1 in attesa di vedere dove ci porterà questa inflazione». Lo scontro yen-dollaro surriscalda i mercati dei cambi

Persone citate: Gerald Simmons, Smith Barney Harris, Sumita, Venera

Luoghi citati: Francoforte, Milano, New York, Roma, Stati Uniti, Tokyo, Usa