Battaglie di un laico cristiano di Sergio Quinzio

Battaglie di un laico cristiano 80 TESTIMONI SU LAZZATIA UN ANNO DALLA MORTE Battaglie di un laico cristiano Quando 11 18 maggio dell'anno scorso Giuseppe Lazzatl, per quindici burrascosi anni Rettore dell'Università Cattolica, mori, a ricordarlo con commosse parole di stima furono anche persone lontanissime dalla sua militanza cattolica. Alessandro Natta, che era stato deportato con lui in un campo di concentramento in Germania, scrisse un articolo per la prima pagina de l'Unità. Mario Capanna, che era stato suo allievo alla Cattolica, e che con la sua approvazione ne era stato espulso nel 1968, lo definì .dotato di grande fascino, uomo di lucida intelligensa, integro, coraggioso nelle scelte, di grande cultura clàssica», dichiarando la propria gratitudine. Filippo Gentilonl, nel Manifesto, lo ricordò come colui che aveva saputo acutamente indicare i limiti del cattolicesimo Italiano. Lazzatl è certamente una delle presenze più significative nel cattolicesimo italiano degli ultimi decenni. Armando Oberti, che gli è, succeduto alla presidenza dell'istituto secolare «Cristo He», ha curato per l'editrice Ave una raccolta di testimonianze con 11 titolo Giuseppe Lassati': vivere da laico. Fra leottanta testimonianze si leggono, oltre alle già citate, quelle del cardinali Pellegrino e Martini, di Dossetti e di Bontadini, di padre Sorge e di numerosi politici, non soltanto democristiani. Ma la parte più utile del volume è costituita dagli «Appunti per una biografia» scritti da Persandro Vanzan, gesuita della Civiltà Cattolica. Si tratta in realtà di un saggio ampio e molto ben documentato, che di Lazzatl ci fa conoscere l'essenziale. Docente di letteratura cristiana antica, Lazzatl spese la sua vita nell'università, nell'impegno politico e nell'istituto «Cristo Re» da lui fondato. Vanzan ce lo presenta come uno «stare? occidentale», e cioè come l'equivalente occidentale del laico monaco della tradizione ortodossa, che è anche rrìaestro e guida spirituale. L'«occldentalità» implica però una propensione decisamente attiva: Lazzatl concepiva -la spiritualità tipica del laico cristiano come reciproco inverarsi della dedizione a Dio e dell'impegno nel mondo». Più che nella concezione della Chiesa e del mondo come realtà distinte ma entrambe • incalzate dalla dinamica ulteriore del Regno di Dio», e del conseguente ruolo del 'fedele laico» In esse — una concezione che è sostanzialmente quella di Maritain —, il valore' della testimonianza cristiana resa da Lazzatl credo stia in alcuni gesti che manifestano una fede pura e lontana da ogni compromesso: perciò credibile.. Gesti che gli costarono nella Chiesa non poche difficoltà, critiche, accuse, come quando si scontrò con l'integralismo del «Comitati civici» geddiani, o quando dopo incalzanti critiche si ritirò' nel 1953 dal partito cattolico, o quando rifiutò di allinearsi sulle posizioni ufficiali nel referendum sul divorzio, o quando nel 1985 disse: '510X110 di fronte al vuoto delle realizzazioni conciliari: Uomo che fiduciosamente credeva nella convergenza dell'opera evangelizzatrice della Chiesa e della storia del mondo, Lazzatl mantenne sempre una leale posizione di equilibrio, lontana dagli estremi del clericalismo e del laicismo. A differenza del suo biografo padre Vanzan, non sono convinto che la possibilità dell'incontro in una «nuova cristianità» concretamente si dia. Basti un segno: quando In nome dell'auspicata «reciproca fecondazione tra le scienze dell'uomo e quelle di Dio» il rettore Lazzatl si prodigò perché la Cattolica, almeno la Cattolica, avesse una facoltà di teologia, il no venne s— :—:—"—\ proprio da Paolo VI, suo grande amico e ispirato come lui da Maritain. Sono dunque vicino a capire .l'amarezza che ultimamente Lassati lasciava trapelare», -sebbene la delusione non gli impedisse di creare proprio alla fine della sua vita, con gli intenti di sempre, l'associazione «Città dell'uomo». L'idea tomista e mariteniana della politica, che è stata di Lazzatl, l'abbiamo alle spalle. Come ricordava recentemente Giovanni Bianchi in un convegno delle Adi, la città umana è stata biblicamente fondata dai discendenti di Caino, e non si può sfuggire, in virtù dell'Ideale, al nodo drammatico che nella politica hanno riconosciuto Machiavelli e Hobbes. Anche l'idea che della laicità cristiana ebbe Lazzatl, laico celibatario e consacrato in un istituto secolare, sembra insufficiente. In un momento in cui si canonizzano e beatificano ecclesiastici e religiosi in gran numero sarebbe certo già molto se l'ormai prossimo sinodo dei vescovi su Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo recepisse le posizioni lazzatlane; ma si resterebbe comunque molto lontani da quello che fu 11 ruolo dei laici nei primi secoli della Chiesa. J La nobile testimonianza di fede di Giuseppe Lazzatl s'iscrive purtroppo in un orizzonte che è fondamentalmente quello dell'Inadeguatezza delle risposte che vengono date in nome della verità cristiana alle sfide del tempo. Sergio Quinzio

Luoghi citati: Cattolica, Germania