Molecola anti-dolore di Bruno Ghibaudi

Molecola anti-dolore Uso sperimentale delFNgf, scoperto da Rita Levi Montatemi Molecola anti-dolore D Nobel: «La proveremo innanzitutto nei casi in cui la morfina e gli altri analgesici non sortiscono più alcun effetto» - Non si esclude che possa mitigare la sindrome del morbo di Alzheimer (600 mila malati in Italia) ROMA — Fra poche settimane l'Ngf (Nerve Orowth Factor, fattore di crescita del nervo, la molecola proteica che è valso a Rita Levi Montalcini e a Stanley Cohen il Nobel 1986 per la medicina), che la Genentech e la Fidia sono riuscite a preparare in laboratorio con l'aiuto dell'ingegneria genetica, sarà usato sperimentalmente in applicazioni cliniche. Sarà l'avvio di un nuovo capitolo terapeutico che — se l'esito della sperimentazione sarà positivo — consentirà di curare, di contenere o di guarire, molte malattie in cui sono Interessate le cellule nervose. A dare la notizia è stata Rita Levi Montalcini, nel corso di una conferenza sulle nuove frontiere della neurobiologia tenuta ieri presso la Scuola Ufficiali Carabinieri Il primo settore in cui l'Ngf verrà sperimentato sarà quello del dolore, ha spiegato la scienziata. •Dolori fortissimi e non mitigabili con la morfina o con altri analgesici come quelli degli "arti fantasma" o quelli prodotti da necrosi agli arti per carenza di circolazione potrebbero essere notevolmente attenuati con applicazioni locali di Ngf, in quanto l'Ngf agisce sulla sostanza che trasmette la sensazione dolorifica al cervello. L'Ngf potrebbe agire con efficacia in determinate lesioni, malattie o alterazioni dei sistemi colinergici centrali.. Le ricerche stanno dimostrando che l'Ngf è un fattore chiave per lo sviluppo dell'organismo e per il comportamento. •Abbiamo scoperto .che se nell'animale da laboratorio appena nato si annulla l'Ngf — ha proseguito — in due settimane si sviluppa una sindrome deficitaria gravissima che colpisce le ghiandole endocrine, come l'ipofisi, la. tiroide, le surreni. Scoprire Uperché e il come, aiuterà a capire meglio mol' te malattie'-" La morte di Rita Hayworth, distrutta dal morbo di Alzheimer (demenza senile), ha ricordato una volta di più la drammaticità della malattia. Oggi in Italia i colpiti sono almeno 600.000. Quali speranze. dall'Ngf? •Di recente si è scoperto che il morbo di Alzheimer non differisce sostanzialmente dal morbo di Down (mongolismo) e deriva da un'alterazione del cromosoma 21 — ha risposto Rita Levi Montalcini —. Se la causa della malattia rimanesse genetica sarebbe, difficile ottenere risultati con l'Ngf. Ma questa causa è stata confermata soltanto nel 10-15% dei casi. Se negli altri fosse diversa, per esempio una degenerazione del tessuto nervoso, l'Ngf potrebbe dare risultati favorevoli, quanto meno mitigando la sindrome». Un pianeta di misteri, 11 si¬ stema nervoso. Formato da circa 100 miliardi di cellule nervose (1 neuroni), il cervello umano può immagazzinare cento miliardi di miliardi di informazioni (oggi il computer più potente arriva ad un miliardo). Ma più del 50% delle attività cerebrali sfugge ancora alla nostra attenzione. Nel 1986 è già stato dimostrato che la somministrazione di Ngf a certi neuroni lesionati meccanicamente, come nel caso di traumi incidentali, impedisce la loro morte. Certezze sempre maggiori affiorano su una possibilità che soltanto clnquant'anni fa appariva impensabile: la riparazione funzionale delle cellule Uno degli scopi di queste ricerche è naturalmente quello di riuscire a mantenere l'integrità di queste strutture malgrado il passar degli anni. Ebbene, dopo la conferenza della Levi Montalcini, la dott. Maria Grazia Nunzi, responsabile del Dipartimento di Morfologia della Fidia, ha fornito nuovi ragguagli sulle scoperte più recenti: «Atei processi di apprendimento e di memorizzazione sono particolarmente coinvolti i neuroni dell'ippocampo, poiché ricevono e mandano segnali attraverso delle protuberanze chiamate "spine dendritiche". Sembra che le "spine" siano proprio la sede anatomica della memoria, quelle in cui le informazioni vengono codificate». Quindi una notizia ancora più straordinaria: • Abbiamo già dimostrato che un trattamento farmacologico mirato permette di evitare il deterioramento neuronale e di mantenere integre le capacità cognitive.. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Factor, Levi Montalcini, Maria Grazia Nunzi, Rita Hayworth, Rita Levi Montalcini, Rita Levi Montatemi, Stanley Cohen

Luoghi citati: Italia, Roma