Il processo di Sergio Quinzio

Il processo Il processo due categorie di delitti non è sempre agevole, specialmente se la difesa è affidata a un avvocato come Jacques Vergès, che è stato fra l'altro il grande difensore dei partigiani del Fronte Nazionale' di Liberazione algerino. Le responsabilità di Barbie poi, che si dichiara nazista convinto e fedele esecutore di ordini, tendono a trasferirsi sul suo diretto superiore, il colonnello Werner Knab, che essendo morto non può difendersi. Ma soprattutto il processo tende a capovolgersi in processo agli accusatori, in accusa alla Francia, non solo quella della crudele guerra d'Algeria, ma anche quella della Resistenza antinazista. L'avvocato Vergès ha portato con sé casse di documenti, e la minaccia che grava sul processo è quella che vengano rivelate connivenze con gli occupanti tedeschi, e tradimenti, anche tra i «resistenti» divisi fra loro. Questo per la Francia, ma ci sono anche i tre anni nei quali il criminale nazista, subito dopo la guerra, ha servito nel controspio¬ naggio americano. E ci sono le questioni internazionali a proposito della sua estradizione dalla Bolivia, la cui legittimità viene messa in discussione. C'è insomma un groviglio di nodi inestricabili. C'è soprattutto l'impossibilità di fare veramente giustizia. Non solo in questo caso limite, le incongruenze e le aberrazioni della società finiscono ormai nell'imbuto del processo penale, dove un ultimo filtro dovrebbe consentire di riconoscerle e di separarle. E l'imbuto non può che intasarsi: la speranza di sapere, di capire, di correggere, di risolvere diventa allora delusione, sfiducia, impotenza, indifferenza, scetticismo, cinismo. Sergio Quinzio

Persone citate: Jacques Vergès, Werner Knab

Luoghi citati: Algeria, Bolivia, Francia