Quando di avversari aiutano il dichiarante

Quando di avversari aiutano il dichiarante Quando di avversari aiutano il dichiarante CAPITA talvolta di assistere a una sorta di lotta di segno contrario: il dichiarante si ingegna di andare sotto, mentre gli avversari fanno fuoco e fiamme per cercare di rimediare i suoi errori n fenomeno è molto frequente se i quattro giocatori sono tutti estremamente deboli, ma qualche volta si verifica anche quando i difensori conoscono bene il loro mestiere. In realta il compito di impostare il controgioco può rivelarsi proibitivo se l'unico punto di riferimento è la condotta di gioco di un dichiarante che brancola nel buia Infatti 1 difensori sono costretti a fidarsi di lui, anche se magari non proprio ciecamente, e cosi capita spesso che le loro deduzioni si rivelino completamente errate. Nei tornei a squadre il danno non è poi cosi grave quando il contratto sarebbe imperdibile se giocato correttamente. Tuttavia agli effetti del punteggio un guadagno mancato ha lo stesso peso di una perdita ed è sempre molto spiacevole constatare che l'avevamo a portata di mano e non abbiamo saputo afferrarlo. Di norma la regola che impone di studiare con molta attenzione quello che fa il dichiarante e di comportarsi in maniera diametralmente opposta rivela tutta la sua saggezza. Però, lo ripeto, la sua validità è direttamente proporzionale a quella dell'azione intrapresa dall'avversario. Sud, una gentile signora, giocava 6 cuori e l'attacco fu il fante di fiori per la donna e l'asso. Est prosegui col tre di quadri e la dichiarante, con parsimonia tipicamente femminile, prese con la donna ottenendo cosi un Importante risultato. Infatti Est, senza curarsi della risposta del compagno, contò undici prese: cinque cuori (a meno che Ovest non disponesse di una presa in atout che avrebbe battuto automaticamente 11 contratto), due picche, tre quadri e una fiori Un taglio dal morto sarebbe stato la dodicesima presa se Sud avesse avuto quattro quadri o tre fiori e quindi la sola speranza era che avesse tre picche. La dichiarante conosceva l'aneddoto dei centomila inglesi annegati nel Tamigi per il rimorso di non aver battuto le atout: eliminò in quattro giri quelle di Ovest e, giacché c'era, incassò anche la quinta scartando picche dal morto. Est si disfece senza imbarazzo delle cinque scartine di fiori né ebbe dubbi sull'opportunità di scartare una quadri quando Sud giocò fiori per il re. Dopo aver riscosso l'asso e tt re di picche la dichiarante giocò quadri fece l'ultima presa col sette e spiego che non aveva tentato di affrancare le picche con un taglio perché era sicura di trovarle mal divise. •> AK752 V J862 0 64 + KQ * 1043 N * QJS <5 10974 n| |E 0 ~ 0 952 1 1 0 J1083 * J109 S * A86532 * 96 <0 AKQ53 0 AKQ7 * 74 Camillo Pabis-Ticci

Persone citate: Camillo Pabis-ticci