E' di casa Le Corbusier

E' di casa Le Corbusier E' di casa Le Corbusier scimenti all'estero, è puntualizzato da una grande raccolta di opere, che mettono in luce una personale e metafisica poetica del frammento dell'oggetto. Un catalogo Allemandi, con testi di F. Dalmasso, F. Franco, V. Gatti, G. Mantovani, G. Romano, S. Saroni, G. Soffiantìno, accompagna la mostra antologica di Mario Calandri, un maestro dell'Accademia Albertina, aperta nella stessa sede, a Torino. Un corpus di 60 opere tra incisioni e dipinti, tra il 1946 e oggi, ci illustra l'importante attività di questo artista torinese che è stato titolare della Scuola d'incisione dell'Accademia, nel periodo che vide maestri Cosaratì, Cremona, Menzio e Paulucci. Nel Museo di Villa Croce e al Museo di S. Agostino di Genova si è svolta la mostra di Giannetto Fieschi - le forme, gli oggetti, i miti, con catalogo Mazzotta e testi di Rossana Bossaglia e Guido Giubbini. Nella sua complessa opera, dal 1945 a oggi, si intrecciano nuova figurazione, colta e simbolica, ed elementi desunti dall'Informale e dalla Pop art. Un catalogo Fabbri a cura di Raffaele De Grada, con un'antologia di scritti dell'artista, correda la retrospettiva di Romano Gazzera 1906-1985 che si è svolta nel Sagrato del Duomo di Milano: un itinerario nel .naturalismo surreale, del noto pittore piemontese. Da De Luca-Mondadori è stato edito un catalogo su La Donazione Gottoso e le altre opere dell'artista nelle collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, a cura di Augusta Monferini, nell'occasione dell'apertura di due sale a lui dedicate nel rinnovato Museo di Roma. Con questa recente donazione la presenza di Guttuso in Galleria si amplia a tutto l'arco dell'attività dell'artista, dal 1941 al 1985. NELL'AMBITO delle celebrazioni internazionali per il centenario della nascita del grande architetto svizzero-francese, è stata aperta all'Università Statale di Milano la mostra Le Corbusier - La progettazione come mutamento. L'ampio catalogo Mazzotta che l'accompagna, a cura di Cesare Blasi e Gabriella Padovano, ne riassume l'opera completa, anche in relazione al razionalismo e al design italiani, con contributi scientifici, tra gli altri, di E. N. Rogers, A.C. Zevi, F. Irace, M. Fagiolo, M. Dezzi Bardeschi, C. Gavinelli, C. De Seta, E. Battuti. Per la prima volta è stata esposta al pubblico a Castel Sant'Angelo di Roma una selezione dei Tesori d'arte dei Musei diocesani. Il catalogo Allemandi, a cura di Pietro Amato, analizza storicamente i prestigiosi dipinti e oggetti liturgici conservati in alcune collezioni diocesane italiane. Tra i pittori .anacronistt. italiani, Omar Galliani occupa un posto di rilievo. Una sua personale è stata aperta alla Tour Fromage di Aosta, con catalogo Fabbri a cura di Janus: grandi tele abbaglianti di luci e di colori riprendono il gusto e l'enfasi dell'immaginario. Una bella rassegna antologica di Carla Accardi dopo Acireale è ora in corso al Castello di Genazzano. Nel catalogo Mazzotta, Achille Bonito Oliva mette a fuoco l'importante e singolare percorso dell'artista, dal gruppo .Forma Uno. nel dopoguerra, a oggi. La prima grande retrospettiva di Domenico Gnoli 1933-1970 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, è corredata da un accurato catalogo De LucaMondadori a cura di Bruno Mantura, con testi di Eraldo Gaudioso e Mario Quesada. Il breve arco di attività dell'artista romano, che ha avuto ampi ricono¬ FALLANI fiorentino, o la risposta italiana all'informale e al gestualismo americani. Dalle prime opere sul finire degli anni '50 ad oggi, il primo catalogo interamente dedicato alla figura di Mario Fallarli viene pubblicato dall'editrice Grafis di Bologna con scritti di Pier Carlo Santini e Claudio Savonuzzi (pp. 100, L. 30.000, con le traduzioni dei testi in francese e inglese). Palloni vive e lavora a Firenze dopo aver soggiornato, durante gli anni 'SO, negli Stati Uniti dove ha insegnato a Chicago e New York. La sua produzione, come docu- i ' Mirella Bandini no cosi, di «Felllnl-Fallani le gelide e barocche lenzuola della scena d'Urie, i corallini e crostacei rococò nel balletto della Mantide, una gran tempesta verso l'Antartide di Murano», ricorda Savonuzzi nel suo breve ma partecipe intervento. Dall'83 ad oggi si è quasi esclusivamente dedicato alle nature morte dopo una lunga intimità con la figura e il paesaggio. Il catalogo riproduce in gran parte a colori le opere; peccato non sia rimasta memoria, se non scritta, dei magici bozzetti e dipinti per Casanova. m. d. c.