Reviglio: l'Occidente senza guida

Reviglio: l90€€idente senza guida Reviglio: l90€€idente senza guida 'Ecco il punto. Questa è l'enunciazione del loro contributo al riequilibrio dei rapporti commerciali e valutari internazionali. Ma che si realizzi non ci crede nessuno; neppure loro. Si capisce allora che anche gli altri si arrocchino sulle loro posizioni.. — Cosa dovrebbero fare, allora? •Rendere credibile quel taglio al loro disavanzo federa¬ Tutti gli scambi commerciali dello zio Sam Miliardi di dollari □ Esportazioni versò gli Usa Importazioni dagli Usa £ & # & / f •/ # •/ *r vero, tuttavia, ciò che sostengono a proposito degli scarsi margini di manovra che in Paesi a elevato livello di vita può offrire l'espansione della domanda interna. Non si può in effetti pensare che il surplus commerciale del Giappone possa essere sanato con un aumento delle importazioni.. — Ma allora non c'è via di uscita? La via di uscita c'è, solo che non può essere individuata soltanto nel rapporto tra Stati Uniti e Giappone. Nessuna strategia di aggiustamento può prescindere dai Paesi del Terzo Mondo.. — Ma questi Paesi, chi per un eccesso di indebitamento, chi per avere perso larga parte della rendita del petrolio, sono tutti economicamente allo stremo. .Ma sono gli unici nei quali la domanda può aumentare nella consistente misura che è necessaria per mantenere un accettabile ritmo di crescita dell'economia mondiale. Anzi, non solo può, ma deve aumentare se si vogliono evitare tensioni politiche assai rischiose quali potrebbero insorgere anche nel Mediterraneo, alle porte di casa nostra.. — Tuttavia, con il pagamento degli interessi sui debiti o con la riduzione del prezzo del petrolio, 1 Paesi industrializzati stanno Imponendo loro di stringere la cinghia. «Ed è proprio questo l'errore che sta spingendo l'intera economia mondiale verso una nuova stagnazione. Quando, invece, esistono ampie possibilità di investimento in quei Paesi attraverso forme di collaborazione e joint-venture tali da poter favorire, tra l'altro, il consolidamento di una classe manageriale locale. In questo modo otterremmo non solo la riattivazione del volano degli scambi commerciali, ma anche una maggiore stabilità della collocazione internazionale di molte regioni nelle quali oggi — non dimentichiamolo — il principale problema politico è quello di fronteggiare una riduzione del reddito prò capite.. Alfredo Recanatesi ROMA — Fani ani sta sondando 1 sei partners più industrializzati dell'Occidente che il mese prossimo si riuniranno a Venezia. Lo scopo è quello di Individuare un'area di accordo di ampiezza sufficiente per appagare l'ambizione, più che legittima per il Paese organizzatore, di assicurare un esito costruttivo all'Incontro del sette grandi. Ma 11 compito è quanto mai arduo. Le prospettive economiche Internazionali sono grigie; 11 mondo sembra avviato verso uno stallo; e di U alla recessione il passo potrebbe essere molto breve. Una consistente vena di pessimismo caratterizza anche le valutazioni del prof. Re vigilo, un economista il quale, come presidente dell'Eni, ha la possibilità di verificare le proprie analisi sia sul campo operativo, sia nel frequenti contatti che, un po' In tutto 11 mondo, ha modo di avere con 1 maggiori esponenti politici ed economici dei Paesi che contano. •Il mondo — dice Reviglio — soffre della mancanza di una leadership, ossia di un Paese capace di imporre una strategia economica mondiale in grado di risolvere gli squilibri che insidiano il lungo periodo di espansione del quale abbiamo goduto». — Lei, dunque, è tra quelli che vedono un declino della potenza americana? 'No, quello degli Stati Uniti è sempre il sistema economico strutturalmente più forte. Non bisogna confondere la farsa intrinseca dell'economia di un Paese con le difficoltà contingenti che questa può attraversare: — Tuttavia, lei dice, non svolgono più la funzione di leadership. •Nel aenso, principalmente, che non offrono la necessaria credibilità alle strategie che prospettano e in base alle quali avanzano richieste nei confronti degli altri. Insomma, chiedono al Giappone e all'Europa di espandere i consumi e, comunque, di aumentare le importazioni; ma loro cosa mettono?'. — Mettono il contenimento della spesa federale di 50 miliardi di dollari. le con un aumento delle imposte. Ma questo non lo fanno un po' per motivi politici e un po' per motivi ideologici.. — Anche oltre Atlantico la campagna elettorale è partita assai lunga. «Lo so. Ma non si può pretendere che gli squilibri del mondo si aggiustino senza la disponibilità a sopportare gli oneri politici oltre che economici. Tanto meno da parte di un Paese che tuttora ambisce a una funzione di leadership.. — Ma non crede che anche Giappone e Germania stanno venendo meno alle loro responsabilità internazionali? •In qualche misura si. Anche loro sembrano bloccati da questioni più ideologiche che economiche in tema di finanza pubblica e di contenimento dell'inflazione. E

Persone citate: Alfredo Recanatesi, Fani, Reviglio