«Le grandi non colmeranno il distacco in un anno»

«Le grondi non colmeranno il distacco in un anno Al raduno degli allenatori a Coverciano (assente Bianchi) giudizi entusiasti e preoccupati sulla storica impresa dei partenopei «Le grondi non colmeranno il distacco in un anno DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — Ottavio Bianchi ha dribblato il raduno dei tecnici a Coverciano. Non ama questi incontri, tanto meno ora. Sapeva che tra applausi e strette di mano sarebbe stato al centro della giornata fiorentina. Si è sottratto personalmente, ma non ha potuto evitare che il Napoli fosse il tema prevalente, unico. Un fiume di parole e di giudizi sulla squadra campione. Da perdere il filo del discorso. Più semplice, sicuramente più chiaro, riunire le risposte per argomenti. Intanto, come ha vinto lo scudetto la squadra azzurra? «Con pieno merito» è la replica corale. Più importanti alcuni giudizi particolareggiati. Trapattoni, sino a domenica, l'avversario più irriducibile: «il Napoli ha vinto grazie alla programmazione che ha portato alla qualità. Ma il bello, e il difficile, arrivano adesso. Solo la continuità ad alto livello offre la misura esatta di una società e di una squadra. Voti non mi place darne, diciamo un Napoli ottimo». Vicini: «Voto tra nove e nove e mezzo, un grande girone d'andata, dopo qualche flessione secondo logica. Lo stress pesa». Marchesi: «Oli azzurri resteranno in corsa, ne sono certo. Voto nove e mezzo». Radice è il più entusiasta: «Se si potesse, direi undici. Ha vinto 11 campionato soprattutto in trasferta, un merito che la dice lunga sul realismo di Bianchi e della squadra». Vinicio, con no- stalgia: «Grosso Napoli, ma grossa soprattutto la società. Nessuna squadra vince uno scudetto senza la base». Maradona, adesso. Trapattoni: «Dal Mundial messicano ad oggi ha confermato di essere al vertici massimi». 72 commissario tecnico azzurro: «B giudizio su Diego non è legato allo scudetto, non ce n'era bisogno. Purtroppo nel calcio scopriamo 1 grandi solo dopo un risultato. A me* era bastato il campionato del mondo, ed anche quanto il giocatore aveva fatto prima ancora». Marchesi, deciso: «Nessuno al mondo come Maradona, oggi». Radice: «In questo momento è al massimo, e non solo da oggi». Vinicio: «Un unico rimpianto, non aver giocato al suo fianco». Trapattoni ha annunciato che per la squadra campione il difficile arriva adesso. Ferlaino ha già risposto con la carta Careca. Il brasiliano farà compiere agli azzurri un altro salto di qualità, li aiuterà nella Coppa dei Campioni? Per Trapattoni non ci sono dubbi; «L'ho seguito In qualche occasione, ha grosse qualità da punta moderna». Vicini sfiora l'entusiasmo, e non ha paura di dare un'amarezza a Bearzot: «Con Careca il Brasile '82 avrebbe vinto 11 Mundial. La squadra carioca In Messico era meno solida. Il brasiliano l'ho visto di persona in tre occasioni. Ha tutto per emergere anche da noi». Rino Marchesi va sul revival: «L'avevo fatto seguire nell"82 quando ero all'Inter, già mi piaceva. Poi ha avuto un infortunio, poi...». Come dire che all'Inter non basta dare consigli (gli piaceva anche Stielike. è noto). Radice fa il realista: «Careca l'aveva contattato anche il Toro, ma non lo conosco a fondo. Nella base del Napoli però farà senz'altro bene». Vinicio; «E* il miglior brasiliano attuale». Piccola parentesi italiana. Domenica sera in tv l'aw. Agnelli ha consigliato a Ferlaino (che ha ringraziato: •Vedremo, se sarà possibile...») di acquistare Francini. Ecco Trapattoni, in risposta: «Un buonissimo consiglio, ma vorrei tanto che Francini restasse al mio amico Ra¬ dice che ne ha bisogno». Il tecnico nerazzurro evidentemente teme che il Napoli si rafforzi troppo. E Radice stesso che pensa? «Mi fa piacere una consacrazione del ragazzo da parte di un uomo come l'avvocato. Aumenta il valore di Francini. Ma lo non sono un manager. Come tecnico un giocatore tale non vorrei perderlo». Careca, Francini o chi altro? Il Napoli va verso un ciclo al vertice? Come possono le altre .grandi* mettergli * bastoni tra le ruote? Una risposta per tutte, quella di Trapattoni che, alla Juve, ha capito bene come si può continuare un ciclo: «Oli azzurri possono restare in alto. Nel calcio non s'Improvvisa più, si programma. Anche l'Inter dovrà fare cosi. Non bastano due uomini a far grande una squadra, a proporre un rilancio. Economicamente non è più possibile spendere i trenta miliardi che servirebbero per tre assi. Credo che Inter, Milan, Juve, Roma e la stessa Samp che lo credo già In possesso di un grosso potenziale, non riusciranno in un anno a fare la differenza. Anche se nel nostro football può accadere di tutto. Vedo un campionato '87-88 ancora più lottato al vertice, questo si Sul Napoli un solo handicap, quello della stagione del dopotrionfo». Ma Bagnoli, che si aggiunge in extremis al gruppo dei colleghi, è di parere diverso: «Il Napoli può vincere tre scudetti in cinque anni». Bruno Perucca

Luoghi citati: Brasile, Coverciano, Firenze, Messico, Napoli, Roma