Cory Aquino è in vantaggio

Cory Aquino è in vantaggio Filippine, scrutinio lento dopo la giornata elettorale caratterizzata dalle violenze Cory Aquino è in vantaggio La coalizione del Presidente si aggiudicherebbe già la metà dei seggi del Senato - La destra dell'ex ministro Enrile prima tra i partiti di opposizione - Sedici morti nel giorno del voto MANILA — In una giornata elettorale caratterizzata da una massiccia affluenza alle urne e da una serie di violenze che hanno causato la morte di almeno 16 persone, i filippini sembrano aver confermato le previsioni della vigilia conferendo alla coalizione Lakas Ng Bayan (Potere della Nazione) della presidente Corazòn Aquino la maggioranza dei seggi in Parlamento, almeno per quanto riguarda la composizione del Senato. Secondo i primi dati non ufficiali trasmessi dal Namfrel, l'organismo di controllo . sull'andamento della consultazione — riguardanti poco più dell'I per cento dei suffragi espressi —, il risultato che sembra delinearsi per la Lakas Ng Bayan al Senato è di 17 seggi su 24.1 conteggi relativi al 200 seggi elettivi della Camera di Rappresentanti (altri 50 deputati verranno designati direttamente dalla Presidente) sono ancora più lenti, ed un quadro indicativo non si avrà prima di oggi o nei prossimi giorni. Il miglior risultato tra le opposizioni sarà quasi certamente conseguito dalla coalizione di destra Grande Alleanza della Democrazia (Gad), guidata dall'ex ministro della Difesa, Juan Ponce Enrile, che, secondo le stime attuali, potrebbe ottenere dai 5 ai 7 seggi senatoriali. Si tratta però di un risultato di molto inferiore alle aspettative di Enrile: che ancora ieri aveva preventivato per la sua coalizione 14 seggi. Tra i candidati del Gad, Enrile è comunque quello che finora ha ricevuto 11 maggior numero di consensi. Non ci si aspetta invece che riescano ad entrare al Senato le altre due principali coalizioni, quella di sinistra denominata Alleanza per una nuova politica, e l'altra che fa capo all'ex presidente Marcos, il Movimento per una nuova società (Kbl). Sebbene il bilancio delle vittime della campagna elettorale fino alla vigilia della consultazione sia stato, con 65 morti, notevolmente inferiore rispetto a quello di precedenti appuntamenti elettorali durante il regime di Marcos (alle parlamentari dei 1971 i morti furono 155), ieri il numero degli incidenti mortali ha subito una brusca impennata. Il più grave si è verificato nella città di Manaong, dove i guerriglieri comunisti del Nuovo Esercito del Popolo hanno attaccato una stazione di polizia uccidendo 5 civili. Le operazioni di voto, che hanno interessato oltre 26 milioni di elettori, con una affluenza alle urne pari al 90 per cento, si sono svolte senza che nessuna delle opposizioni abbia, almeno finora, denunciato massicci brogli. Enrile ha però accusato la commissione elettorale governativa (Comeree) di aver sospeso immotlvatamente lo spoglio delle schede nell'isola meridionale di Iligan quando, ha detto, si stava delineando una vittoria dei candidati del Gad. Il conteggio del voti è stato sospeso, dopo una serie di violenze, in due province di Mindanao, Lanao del Sur e Lanao del Norte, e in distretti nell'arcipelago di Sulu. La consultazione odierna è la prima del genere da quando nel 1972 Marcos instaurò la legge marziale ponendo fine alla vita democratica del Paese. A meno che non vengano rinviate per motivi di carattere organizzativo, il 30 agosto seguiranno le elezioni amministrative per la scelta di sindaci e governatori. Una volta superato anche queir appuntamento, si sarà concluso il programma della Presidente diretto a completare la «rivoluzione democratica» seguita alla sua ascesa al potere nel febbraio del 1986, dopo la partenza di Marcos. A quel punto, 11 compito del governo si farà ancor più difficile perché occorrerà finalmente affrontare i gravissimi problemi economici del Paese, che nei primi 14 mesi della gestione Aquino non hanno dato apprezzabili segni di miglioramento. Primo fra tutti la riforma agraria che, se venisse attuata, anche se parzialmente, contribuirebbe a togliere spazio di manovra all'insurrezione comunista che dura nelle Filippine da 18 anni, e che si è ulteriormente rafforzata. Resta da vedere, a quanto rilevano gli osservatori, se il nuovo Parlamento costituirà per la Aquino un aiuto, o se non si trasformerà in un ulteriore ostacolo sulla strada del risanamento nazionale. Camera e Senato sono stati in precedenza spesso dominati da rivalità settoriali ed interessi particolari che ne hanno a tutti gli effetti pratici impedito il funzionamento. Uno dei problemi che il nuovo Parlamento potrebbe contribuire a risolvere è la questione del controllo dei civili sulle forze armate, divise ed irrequiete. (Ansa)

Persone citate: Cory Aquino, Enrile, Juan Ponce Enrile

Luoghi citati: Filippine