«L'Aids figlio dell'antivaiolosa»

«L'Aids tìglio dell'antivaiolosa» Lo sostiene il Times - L'Organizzazione Mondiale della Sanità: è falso «L'Aids tìglio dell'antivaiolosa» NOSTRO SERVIZIO LONDRA — L'epidemia di Aids sarebbe stata scatenata dalla campagna di vaccinazioni di massa, in particolare in Africa, che ha sconfitto il vaiolo nel mondo: lo afferma il Times di Londra, secondo il quale l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che per 13 anni ha gestito il programma (conclusosi nell'80), ritiene che sia stato il vaccino antivaioloso Vaccinici a risvegliare il virus Hiv, che era «quiescente». Alcuni esperti, in sostanza, temono che per debellare un morbo — ogni anno sono state salvate due milioni di vite ed è stato scongiurato il contagio di 15 milioni di persone — un altro sia stato trasformato da malattia limitata al Terzo Mondo nell'attuale peste planetaria. Il Times attribuisce le rivelazioni a un anonimo consulente dell'Oros, il quale ha dichiarato: «Pensavamo che si trattasse di una pura coincidenza finché non abbiamo preso in esame le ultime sco¬ perte sulle reazioni che il Vaccinia può provocare'. A Ginevra, un portavoce dell'Oms ha smentito: ■ Tutto ciò è un falso. Sono persone irresponsabili che diffondono false informazioni, e non sappiamo a quale scopo... Non vi è alcuna relazione di causa ed effetto tra V Aids e l'azione per sradicare il vaiolo, nell'ambito della quale sono state compiute vaste campagne di vaccinazione in Asia, più che in Africa'. La teoria, secondo il giornale, è confermata da un recente episodio avvenuto al Walter Reed Army Medicai Center di Washington. Le reclute delle forze armate Usa vengono ancora immunizzate contro il vaiolo, nell'eventualità di una guerra batteriologica. Ebbene, un giovane di 19 anni, sino a quel momento in perfetta salute, nel giro di 15 giorni dalla vaccinazione ebbe attacchi di febbre, emicranie, sudori notturni; dopo tre settimane venne ricoverato per una meningite, in breve manifestò altri sintomi dell'Aids e mori. Non risulta che avesse precedenti omosessuali. La vicenda è riportata sul New England Journal of Medicine. A mano a mano che gli specialisti riuscirono a strappare informazioni sull'Aids ai Paesi centrafricani, piuttosto riluttanti a fornirle, emersero gli indizi. La teoria spiegherebbe non soltanto la situazione dei 7 Stati centrafricani che sono in testa all'elenco del Paesi maggiormente colpiti, ma anche perché 11 Brasile sia la nazione dell'America Latina più devastata, e perché Haiti sia stata il canale di diffusione dell'Aids negli Usa. Durante la campagna di vaccinazione, gli aghi venivano riutilizzati fra 40 e 60 volte; per sterilizzarli venivano passati su una fiamma. I dati in possesso dell'Oms indicano che i Paesi africani •primi in classifica» dell'Aids sono gli stessi in cui si svolsero i programmi di immunizzazione più intensivi: Zaire, Zambia, Tanzania, Uganda, Malawi, Rwanda, Burundi. Il Brasile è stato l'unico Paese sudamericano compreso nella campagna; il programma riguardò anche circa 14 mila haitiani che lavoravano in Africa su iniziativa dell'Onu, e che incominciarono a rimpatriare negli anni in cui l'isola era luogo di vacanza preferito dagli omosessuali di San Francisco. Il dottor Robert Gallo, che per primo individuò il virus dell'Aids in America, ha detto al quotidiano: «71 legame tra il programma dell'Oms e l'epidemia in Africa è un'ipotesi interessante e rilevante. Non sono in grado di dire se realmente questo si sia verificato, ma da anni sostengo che l'uso di vaccini vivi, come quello contro il vaiolo, può attivare un'infezione quiescente, come l'Hit)». e. st. (Altro servizio a pag. 9)

Persone citate: Robert Gallo, Walter Reed Army