Domani il «via» alla corsa per un posto sulla scheda di Marina Cassi

Domani il «via» alla corsa per un posto sulla scheda Elezioni di giugno: le liste vanno presentate entro mercoledì Domani il «via» alla corsa per un posto sulla scheda Luigi Firpo accetta l'invito del pri (Camera e Senato) - Capolista di dp Bianca Guidetti Serra H conto alla rovescia per la definizione delle candidature è agli sgoccioli: da domani alle 8. e fino alle 20 di mercoledì, i partiti potranno depositare le Uste in Tribunale. Intanto, nelle segreterie politiche si completano le formazioni. Dp. L'avvocato Bianca Guidetti Serra, 68 anni, indipendente, apre la testa di lista di democrazia proletaria, che ieri mattina ha presentato 136 candidati per la Camera. Dopo aver partecipato alla Resistenza, Bianca Guidetti Serra ha lavorato fino agli Anni '50 alla Camera del Lavoro di Torino, settore tessili, per cominciare, quindi, la professione dell'avvocato. Ha pubblicato alcuni libri tra cui •Compagne; una raccolta di testimonianze di donne protagoniste della Resistenza e delle lotte operaie: dall'85 è consigliere comunale a Torino. In testa di lista altri 5 nomi: il deputato uscente Franco Calamida, 49 anni (candidato anche a Genova), l'eurodeputato Alberto Tridente, 55 anni, l'ingegnere antinuclearista Loris Coiombati, 39 anni, l'operaio Fiat Rocco Papandrea, 35 anni, della Lcr (Lega comunista rivoluzionaria), e l'avvocato Alida Vitale, 34 armi, che partecipa ai collegi per i ricorsi sulla cassa integrazione in Fiat. Come a livello nazionale anche nella circoscrizione torinese le liste sono frutto dell'accordo tra Dp e Lcr per -il comune impegno nel movimento operaio, sui temi dell'ambiente e della pace, per la difesa dello Stato sociale: Nel presentare la loro •formazione-, 1 dirigenti di dp hanno sottolineato che il ldndp3z•cgspm loro obiettivo è l'alternativa di sinistra. Inoltre, intendono dimostrare la necessita dell'esistenza di formazioni piccole (nell'83 Dp ottenne 39 mila voti nella circoscrizione) per rendere possibile •un modo di fare politica occupandosi dei bisogni della gente e non delle logiche di spartizione del potere». Tra i candidati anche il prof. Guglielmo Pandolfo fondatore di Medicina democratica (candidato anche al Senato), Carlo Ottino del comitato per la laicità della scuola, Piergiorgio Maggiorotti del Coordinamento sanità e assistenza. Fausto Cristofaro operaio Fiat di Lcr e Pier Domenico Bonino del Movimento Interconfessionale per la riconciliazione. Per il Senato sono probabili, tra gU altri, Elda Mancini, del Cogidas, e lo storico Cesare Bermani. Pri. Luigi Firpo, storico e consigliere di amministrazione della Rai, ha sciolto la riserva: sarà candidato alla Camera e in due collegi senatoriali (Torino Dora e Cuneo). In lista anche il colonnello Stefano Inghilleri comandante del Distretto militare Vercelli-Novara e Claudio Bertone sindaco di Pino Pli. Le novità sono rappresentate dall'ex direttore di Stampa Sera Michele Torre e dall'agente immobiliare Giovanni Manunta, aderente al Movimento per la liberazione fiscale, che si candidano per la Camera. Per il Senato, nel collegio di Pinerolo, si presenta Roberto Gervaso. L'aw. Vittorio Chiusano ha, invece, declinato l'offerta di un posto nella lista della Camera per poter continuare a far fronte ai propri impegni professionali. Psdi. In corsa per la Camera l'aw. Mauro Neblolo Vietti, consigliere di amministrazione dei Trasporti. Lista Verde. Sarà presente, oltre alle già annunciate teste di lista, Rita Hassan, una giovane donna di colore, presidente nazionale dell'Associazione 11aio-somala e dirigente del coordinamento stranieri a Torino. Al Senato ci sarà il docente del Politecnico Paolo Mortarino, 72 anni, antinuclearista. Piemont Ripropone il consigliere provinciale (e fondatore del movimento autonomista che quest'anno si presenterà da solo e non, come nell'83, unitamente alla Liga Veneta) Roberto Gremmo; in lista anche 11 poeta dialettale Antonio Bodrero, detto «Barba Toni». Radicali. Ieri mattina, dopo aver offerto un mazzo di rose rosse ai militanti del pel, che stanno presidiando il Tribunale, hanno abbandonato il presidio davanti alla Corte d'Appello dove da domani si presenteranno le liste. 'Eravamo i primi di fronte al Tribunale non per essere i primi in lista — hanno detto — ma per costringere i partiti, in primo luogo il pei, ad arrivare a un accordo per il sorteggio dei simboli-. I radicali sostengono che •dopo il fallimneto dei contatti con il pei' preferiscono abbandonare il presidio «per evitare il rischio di subire atti di violenza durante la corsa al primo posto». Marina Cassi

Luoghi citati: Genova, Novara, Pinerolo, Torino