Troppe vittime d'incidenti sotto i 18 anni di Fabio Galvano

Troppe vittime d'iiuidenti sotto i 18 anni Bruxelles: nella Cee ventimila giovani muoiono ogni anno per disgrazie «domestiche» Troppe vittime d'iiuidenti sotto i 18 anni DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Ogni anno muoiono in Europa, in seguito a incidenti domestici, 20 mila fra bambini e adolescenti sotto i 18 anni; e sono 20 milioni — uno su cinque, un numero pari all'intera popolazione del Belgio e della Grecia — 1 minorenni che, per tali incidenti, devono essere ricoverati in ospedale. Si tratta di dati raccapriccianti, che hanno spinto la Commissione Cee a varare una campagna per accrescere la sicurezza domestica dei bambini. L'iniziativa, annunciata ieri, sarà attuata a partire da ottobre; e si inscrive in una serie di misure varate dall'Esecutivo comunitario nel quadro della sua politica di protezione dei consumatori. Due altri provvedimenti sono stati infatti annunciati ieri a Bruxelles: il primo è volto a garantire la sicurezza dei beni di consumo, il secondo ad avviare un programma per consentire ai consumatori di far valere il loro diritto, facilitandone in definitiva l'accesso al tribunali, quando si ritengano danneggiati da servizi o prodotti inadeguati. Quella per la sicurezza del bambini è, formalmente, una «campagna d'Informazione e sensibilizzazione», destinata a durare tre anni e a raggiungere ogni strato della popolazione dei Dodici. Al di là dell'impegno morale, di fronte ai 20 mila che muoiono ogni anno e ai 30 mila che rimangono handicappati, la Cee affronta il problema nel quadro che più direttamente le compete, cioè quello economico. Ebbene, le spese mediche relative a quegli Incidenti ammonta¬ no a 15 miliardi di Ecu l'anno, circa 22 mila miliardi di lire; obiettivo quantificabile della Commissione Cee è perciò la riduzione di tale spesa — quindi degli incidenti che la determinano — del 10-20 per cento. L'azione comunitaria si concentrerà, per evitare dl- spersione di sforzi, sui quattro tipi d'incidenti dei quali sono più frequentemente vittime bambini e adolescenti: nell'ordine cadute, avvelenamenti, ustioni e annegamenti. Sono i casi nei quali, fra le cause dell'incidente, un ruolo preponderante ha il comportamento dei bambini stessi e dei loro genitori; casi, quindi, particolarmente intaccabili dalle iniziative d'informazione. Al tempo stesso, precisa l'Esecutivo comunitario, l'azione 'informativa sarà rivolta verso taluni gruppi prioritari, per coinvolgerli nella campagna: per esemplo i genitori di bambini sotto i quattro anni, gli adolescenti che abbiano responsabilità di controllo di bambini piccoli (fratelli maggiori, baby-sitter, sorveglianti di campi di vacanze), gli insegnanti e tutti coloro che hanno contatto con 1 giardini d'infanzia. «Una campagna d'informazione europea ha tra l'altro il merito di sensibilizzare i Paesi finora meno attenti a questa problematica», ha commentato 11 commissario italiano Carlo Ripa di Meana, quale responsabile delr.Europa del cittadini». E' proprio in Italia e In Grecia che l'attività d'informazione e prevenzione è più modesta; mentre gli sforzi maggiori sono, in questo delicato settore, dell'Olanda, della Germania e della Gran Bre¬ tagna. Sempre di sicurezza, ma per ciò che riguarda i generi di consumo, si occupa una direttiva Cee in elaborazione: imporrà ai produttori, ai distributori e agli importatori di introdurre sul mercato soltanto prodotti sicuri, con obblighi d'informazione e sorveglianza, ma concederà anche poteri d'intervento alle autorità in tema di sospensione temporanea o definitiva, tanto sul plano nazionale quanto su quello comunitario, di prodotti che si rivelassero pericolosi. Tale direttiva, considerata di primaria importanza in vista dell'obiettivo di un mercato unico entro il 1992. assume le caratteristiche di una nuova sfida sociale: circa l'80 per cento degli incidenti che richiedono intervento medico — 45 milioni l'anno — avvengono infatti nella sfera del privato (a casa, a scuola, nello sport) e provocano fra 50 e 80 mila morti Quattro Paesi della Cee — Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna — dispongono già di una legislazione protettiva; l'iniziativa Cee è quindi rivolta al sei (fra 1 quali l'Italia) che hanno già avviato il relativo iter legislativo e soprattutto ai due (Grecia e Lussemburgo) che non hanno ancora compiuto alcun passo in quella direzione. Fabio Galvano

Persone citate: Carlo Ripa