E' una festa o una manovra militare?

E9 una festa o una manovra militare? E9 una festa o una manovra militare? CANNES — Divi, musica, omaggi, trofei, pranzo di gala: spettacolo ideato e curato pensando moltissimo alla trasmissione televisiva in diretta, la serata inaugurale del Megafestival dei Quarant'anni è una composta cerimonia geometrica, regolata secondo piani da grandi manovre militari, controllata da un numero strepitoso di guardie private, detectives in borghese, poliziotti, gorilla, agenti motociclisti e automobilisti, vigili urbani. La paura dei terroristi, che lo scorso anno paralizzava il festival e teneva lontana Hollywood, sembra chissà perché scomparsa di colpo: la sorveglianza perà resta strettissima. Al crepuscolo, sfilata di Guardie Repubblicane a caf.wdlo. Al Palazzo deleinema, con Jean-Claude Brialy come maestro di cerimonie, con le ingessate autorità francesi, omaggio a Ingmar Eergman che non c'è, proiezione di 63 secondi del suo Flauto magico; consegna, da parte di Jean-Luc Godard, di un trofeo al regista americano Richard Brooks, 75 anni; omaggio a Bernardo Bertolucci, proiezione di 9 minuti del suo nuovo film L'ultimo imperatore (il produttore, Jeremy Thomas, fa parte della giuria). In platea. Isabella e Renzo Rossellinl insieme con tutti i cineasti italiani che attribuiranno domani il Premio Rossellini, Ànouk Aimée, Jeanne Moreau, JeanPierre Cassel, gli interpreti del film, magari Ornella Muti e Rupert Everett. Il pranzo di gala, dopo il film inaugurale Un hpmme I amoureux di Dia ne Kurys,- è organizzato in un salone all'interno del Palazzo del cinema: più sicurezza e meno eleganza. Tutta fiorita e tutta transennata, nel sole incerto anche la città festeggia. Tra infiniti gadget celebrativi (manifesti storici, magliette, stringhe da scarpe, medaglie, penne biro, autoadesivi, bambole, tutto), nella vetrina d'un negozio c'è pure un panda-cineasta che gira con una macchina da presa storica Oli ultimi giorni di Pompei, riprendendo con l'aiuto di un panda-assistente un panda-attore appena atterrato dalla lava. Il meno nervoso pare Yves Montand, presidente della giuria. Naturalmente, fa i soliti discorsi d'occasione: «La responsabilità mi Intimidisce', dare la Palma d'oro a Uri cèrto film o a Un altro è una decisione seria, sempre delicata da prendere, sempre arbitraria: sai benissimo che per forza finirai per scontentare 1 più... Alla fine, ho accettato la proposta come una testimonianza di simpatia del miei colleghi: e per avere la possibilità di vedere film per tredici giorni, senza fare altro». Ma sembra stargli più a cuore la nuova vita che si è inventato: a SaintPaul-de-Vence, dove adesso abita spessissimo in un appartamento sulla piazza insieme con Carole Amlel, la sua ragazza, che è del posto, figlia di un negoziante di mobili, che Montand ha conosciuto lì, che qualche tempo dopo la morte di sua moglie Simone Signoret ha presentato ufficialmente con una frase cosi ben detta: •Non ci si rifa una vita. 81 continua a vivere ■. ... -, : | g.

Luoghi citati: Hollywood, Pompei, Uri