Emergenza? C'è il 118

Emergenza? Ce il 118 Presto potenziati i servizi di soccorso urgente Emergenza? Ce il 118 H numero darà accesso, in ogni provincia, a un centro operativo sempre in funzione - Da U si coordineranno gli interventi dei gruppi medici ospedalieri Ma le riserve di sangue bastano per un giorno solo: necessarie più donazioni TORINO — In un futuro prossimo sarà sufficiente comporre al telefono il «118» per far scattare i servizi di soccorso sanitario. Sarà un numero unico per tutta l'Italia, istituito sull'esempio del «113», appena si concluderà l'esperimento pilota in corso in Umbria. Lo ha detto ieri il dottor Giuseppe Capriulo, prefetto, funzionario della direzione nazionale della Protezione Civile, intervenendo al convegno su «Emergenza e sangue», organizzato nell'ambito delle Giornate mediche internazionali In corso a Torino. Il «118» verrà collegato con i dipartimenti di emergenza degli ospedali e farà capo ad una sala operativa, funzionante 24 ore su 24, in grado di coordinare gli interventi sanitari a livello provinciale. L'annuncio ufficiale dell'istituzione del nuovo servizio verrà dato nelle prossime settimane, ma già domani a Cagliari, nel corso del congresso nazionale sulla chirurgia d'urgenza, sarà illustrato assieme ad altri provvedimenti che presto verranno adottati per mettere a punto la macchina dei soccorsi della Protezione Civile, compresa una task force di pronto intervento medico. In pratica, dopo tre anni di studio, (il Consiglio superiore della Sanità ha già approvato 11 progetto tecnicoscientifico) sta per essere ristrutturato su tutto il territorio nazionale 11 servizio per coordinare '.'emergenza sanitaria di fronte a ogni tipo di evenienza: dal piccolo incidente alla catastrofe naturale o nucleare, con la creazione di enti dotati di centrali operative a livello comunale, provinciale e regionale. Saranno strutture permanenti con l'incarico di identificare i rischi sanitari esistenti nei territori di loro competenza, adottare misure concrete per neutralizzarli e predisporre interventi di soccorso in caso di necessità, creando presso ogni Usi gruppi di medici e di paramedici addestrati ad operare in qualsiasi condizione e scenario. In questo contesto rientra anche l'organizzazione dell'approvvigionamento del sangue, del plasmoderivati e del medicinali da utilizzare in caso di calamità Adesso le scorte sono sufficienti per un giorno, presto lo saranno per cinque e adeguate per assicurare l'assistenza medica ad almeno 100 mila persone. L'incarico di provvedere alla custodia è stato affidato alla Sanità multare, la distribuzione alla Croce Rossa Italiana. Ha detto l'ammiraglio Domenico Natale, vice direttore generale della Sanità interior;» (Nato) che «te gestione delle riserve strategiche di sangue e di medicinali deve essere fatta con prudenea». E in proposito ha ricordato l'esperienza dell'ultimo terremoto quando «sotto l'incalzare delle telefonate abbiamo mandato tutto il plasma disponibile nelle caserme italiane. Duemila flaconi di cui solo una decina impiegati. Il resto si è disperso negli scantinati'. Scorte di sangue e di emoderivatl per cinque giorni: nei giorni successivi, di fronte a necessità massicce, il problema potrebbe diventare drammatico se non si svi¬ lupperà presto una cultura della donazione. Il prof. Darlo Cravero, presidente nazionale della Fidas ha Infatti specificato che solo con un'Inversione di rotta è possibile 'affrontare ogni evenieneam: .In Italia i donatori rappresentano il 2 per cento della popolazione, mentre per raggiungere l'autosufficienza è necessario arrivare al 5 per cento. Inoltre la media delle donazioni per ogni soggetto, ora di 1,5-1,7 l'anno, deve passare a due con l'attivazione di programmi per la produzione di plasmoderivati, gli unici necessari in caso di emergenza». Durante il convegno a cui ha partecipato anche il fisico Tullio Regge, si è parlato a lungo dell'emergenza nucleare, sulla scorta delle esperienze maturate dopo l'incidente di Cernobil, e sulle misure da adottare per affrontarla. Purtroppo nel nostro Paese non esiste un piano nazionale di pronto intervento che ipotizzi non soltanto incidenti alle centrali italiane, ma anche a quelle estere. Emanuele Monta

Persone citate: Cravero, Domenico Natale, Giuseppe Capriulo, Tullio Regge

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Torino, Umbria